16. "Prima mi insulti, poi cerchi di sbattermi sulla scrivania"

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Quando arrivai in camera mi sdraiai sul mio letto senza neanche vestirmi, Harry neanche mi aveva rivolto la parola, forse si stava pentendo.

"Riccio" -dissi per richiamarlo, si mise a sedere guardandomi -"che c'è?" -chiese ancora con il fiato corto -"tutto ok? Solitamente non stai mai zitto" -alzò le spalle restando in silenzio -"Hazz, che succede?" -mi alzai, indossai un paio di boxer e dei pantaloncini e andai a sedermi sul suo letto.

Lui era rimasto sdraiato a fissare il soffitto, c'era qualcosa che non andava. Lui non era il tipo che stava zitto, assolutamente no...

"Abbiamo fatto una cazzata" -asserì strofinandosi le mani sul volto -"ci siamo solo fatti una doccia" -tentai di riparare la situazione ma quando incontrai i suoi occhi verdi capii, era terrorizzato -"solo una doccia?! Cazzo, due persone normali non si sarebbero fatti una cazzo di doccia insieme!" -strepitò alzandosi dal letto, iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza. Fino a mettersi davanti alla scrivania, lontano da me.

"Due persone normali?" -chiesi alzando un sopracciglio per giudicare ciò che aveva detto -"non intendevo" -"sì Harry, intendevi dire che questo è sbagliato. Che siamo sbagliati, ma sai cosa ti dico: non ha senso pensarla in questo modo se poi sei gay, non ha senso starti accanto se in un modo o nell'altro non te ne frega un cazzo di me!" -questa volta fui io ad alzarmi e urlare.

Vaffanculo Harry Styles. Vaffanculo la confusione che avevo in testa. Vaffanculo a tutto e tutti...

"Ma sai che ti dico Styles?! Menomale, perché neanche a me frega un cazzo di te" -in un attimo mi ritrovai stretto contro la scrivania, le mani di Harry sui miei fianchi e il suo viso a pochi centimetri dal mio -"m'importa di te, m'importa più di te che di chiunque altro" -lo guardai come se mi avesse stregato.

"Perché non ammetti che anche a te interessa?" -oramai mi fissava con due fessure al posto degli occhi, la pupilla era talmente dilatata da non lasciare posto all'iride verde -"perché tutto questo é... Nuovo, e rischioso e..." -"ti fa paura" -dedusse il riccio costringendomi ad alzare il capo -"fa paura anche a me Lou" -portai una gamba in mezzo alle sue e mi avvicinai tanto da premere le labbra sulla sua guancia.

"Mi dispiace per aver delirato prima" -ammise circondandomi la vita con le braccia -"sei un cazzo di incoerente sai? Prima mi insulti e poi cerchi di sbattermi sulla scrivania" -sbuffai rumorosamente ghignando -"come se ti dispiacesse" -Harry s'impossessò delle mie labbra in un secondo, la sua lingua cercò la mia bocca e lasciò che le sue mani arrivassero sopra ai miei boxer -"frena gli ormoni Styles, abbiamo esagerato abbastanza per oggi" -lo ammonii allontanandomi da lui...

Mi prese di nuovo per i fianchi e mi spinse contro il suo bacino, sospirai -"sarai la mia rovina sai?" -dissi contrariato -"lo so, e ci conto" -catturò le mie labbra dolcemente, mentre con le mani tracciava tutto il percorso della mia colonna vertebrale -"questo è un gioco pericoloso Hazz, ci faremo solo del male" -provai a fermarlo, era tardi, mi stava già lasciando baci sul collo e sulle scapole -"è troppo tardi Lou, abbiamo iniziato a farci male da quando ci conosciamo".

Questa volta fui io ad alzargli la testa e baciarlo, tutto quello che mi faceva provare era confuso, eppure non mi sarei fermato davanti a nulla.

Fu in quel momento che bussarono alla porta -"forse dovresti andare ad aprire" -disse Harry sorridendo -"perché? Non se ne parla, sono anche mezzo nudo" -gli ricordai mostrandogli che indossavo solo i boxer -"muoviti" -il riccio sparì in bagno e dopo essermi messo un pantaloncino aprii la porta...

Mi ritrovai davanti Zayn, Liam e il biondino amico di Harry, credo si chiamasse Niall -"ma buongiorno" -disse Zayn abbracciandomi -"voi siete qui? Come?" -in quel momento tornò Harry vestito di tutto punto.

Una camicia bianca portata aperta fino al terzo bottone e un jeans nero -"sei stato tu?!" -esclamai sorridendo, annuì e senza pensare gli corsi incontro e lo abbracciai. Mi prese al volo sollevandomi da terra, posando le mani sotto le mie cosce per tenermi.

"Prego" -rise contro il mio collo -"mhm, mhm" -tossì Liam ridendo -"ci siamo persi qualcosa?" -Zayn sembrava divertito, mi guardava come per cercare di capire cosa c'era sotto -"siamo amici" -rispondemmo in fretta io e Harry, in tutto questo: ero ancora in braccio a lui.

"Rimandiamo questo a dopo mhm?" -sussurrai al suo orecchio, prima di rimettermi in piedi -"voi due non me la raccontate giusta" -ammise Niall sedendosi sul letto del riccio, seguito dai miei due migliori amici -"esatto, hai ragione Nialler" -rimasi senza fiato -"cosa ci siamo persi?" -domandò Harry al mio posto -"siamo amici" -risposero tutti e tre...

Ma a differenza nostra: loro non stavano mentendo.

"Allora? Avete intenzione di uscire a fare un giro o volete poltrire a vita?" -domandò il biondino sorridendo, Zayn gli batté una mano sulla spalla e annuì -"almeno lasciatemi vestire" -borbottai alzando le sopracciglia -"ecco, sarà meglio" -commentò Harry ridendo, entrambi i miei amici scoppiarono a ridere -"lo sapevo, tra voi due c'è qualcosa e voglio scoprire cosa" -detto questo, Zayn, Liam e Niall uscirono dalla stanza. Lasciando me e il riccio da soli.

"Allora? Non ti prepari?" -mi chiese Harry sedendosi sul mio letto e guardandomi, ero rimasto incantato a fissare il nulla con lo sguardo perso -"si, s-scusa" -borbottai dirigendomi verso l'armadio -"allora? Piaciuta la sorpresa?" -chiese dietro di me, mi voltai e mi ritrovai stretto contro l'armadio. Tra le ante e il suo petto...

"Perché l'hai fatto?" -domandai confuso -"perché domani è il tuo compleanno" -rispose semplicemente, mi ero quasi dimenticato di quel piccolo particolare. Per me ogni vigilia di natale e ogni compleanno era uguale. Odiavo festeggiare e tutti rispettavano questa mia decisione.

"Non dovevi farlo, odio festeggiare" -ribattei ignorando il sorriso che minacciava di spuntare sul mio volto -"Lou, sei bellissimo" -sospirai e premetti le labbra sulle sue, lasciando che le mie mani scorressero sotto alla camicia, per sbottonarla -"Lou, ci sono i ragazzi che ci aspettano" -sussurrò contro le mie labbra, ma non erano proteste. Sembrava un bambino che deve rinunciare per forza al suo giocattolo preferito.

Aspetta: mi ero appena paragonato ad un giocattolo? Bene...

Continuai a baciarlo, la mia lingua cercava di esplorare la sua bocca, come se non l'avessi fatto già una decina di volte -"Lou, Lou" -mi fermò posandomi l'indice davanti alle labbra, lo guardai accigliato -"ci sono gli altri" -sussurrò ridendo -"oh, già, me ne stavo dimenticando" -misi una felpa nera di Harry e un paio di jeans.

"Fatto, sono pronto" -"nah, manca qualcosa" -mi prese la mano, mi sistemò i capelli alla bene in meglio e mi lasciò un bacio sul collo, dove aveva lasciato un succhiotto quella mattina -"Hazz, grazie per aver chiamato i miei migliori amici" -sussurrai in imbarazzo, tanto che arrossii e mi colpii mentalmente per quella figura di merda -"prego Lou, andiamo?" -"andiamo"...

𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora