48. "Voglio fare la proposta ad Harry"

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*Tre anni dopo*
Ventotto dicembre, oramai io ed Harry stavamo insieme da oramai tre anni. Quella mattina ero uscito di casa molto presto, con l'intenzione di incontrare Niall, Liam e Zayn.

"Buongiorno LouLou!" -il biondino entrò nel mio ufficio, gettandosi a capofitto sulla poltrona davanti alla mia scrivania -"dovete aiutarmi" -dissi mentre i miei amici si accomodavano nello studio -"per fare cosa?" -chiese Liam -"voglio fare la proposta ad Harry" -ammisi mordicchiandomi il labbro nervosamente, oramai ci pensavo da mesi ma non avevo mai trovato il momento giusto -"la proposta? Quella di matrimonio?!" -Niall si mise in piedi di scatto, facendo ridere tutti -"certo! Quella! Allora? Mi aiutate?!" -sbottai accennando un sorriso nervoso -"spiegaci il piano".

"Niall, tu devi tenere Harry impegnato tutto il giorno. Non deve nemmeno sentire la mia assenza, io non lo chiamerò e non lo vedrò fino a sta sera" -esordii -"lo farai stare male" -"lo so Nello, ma non posso fare altrimenti. Rischierei di mandare tutto a puttane" -"d'accordo, poi sta sera dove lo devo portare?" -chiese annuendo come se l'avessi convinto -"ti mando l'indirizzo per messaggio" -dissi semplicemente -"perfetto, vado da lui" -concluse correndo fuori dalla porta.

Zayn restò un secondo a guardarmi, mantenni il contatto visivo qualche istante. Poi mi alterai -"che c'è?" -sbottai cercando di leggere l'espressione dipinta sul suo viso -"non ci credo che ti sposi" -risi scuotendo la testa -"prima deve dire di sì" -ribattei spostandomi i capelli all'indietro con fare nervoso -"oh avanti! È ovvio che dirà di sì!" -commentò Liam sorridendo -"ho bisogno di una mano per la cena di sta sera, devo far presenziare gli invitati, allestire la tavola e la casa" -spiegai massaggiandomi il mento -"le portate? Immagino tu ci abbia pensato" -esordì Zayn.

"Sì, certo, ho già chiesto all'addetto catering della società. Ho già anche invitato tutti ma devo sapere se verranno" -ammisi iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza -"bene, cosa dobbiamo fare?" -"dovreste chiamare la famiglia Styles, la mia famiglia e presentarvi alla cena" -mormorai sperando che riuscissero ad aiutarmi -"facciamo così: io chiamo tutti quanti e mi assicuro che vengano e che non facciamo parola con nessuno. Tu e Liam gestite l'organizzazione della sala" -concluse Zayn lasciando un bacio a stampo al suo ragazzo e andandosene. Proprio come aveva fatto Niall minuti prima...

Scrissi un breve messaggio al biondino per indicargli l'indirizzo e poi mi rivolsi a Liam -"andiamo?" -"certo, coraggio dai" -il viaggio in macchina fu veloce, ci mettemmo solo una ventina di minuti -"dove siamo?" -chiese il mio migliore amico guardandosi intorno -"lo scoprirai, vieni" -parcheggiammo le auto ed entrammo nella proprietà, una villa decisamente grande. Aveva due piani, il giardino e la piscina davanti. Quando l'avevo vista su un annuncio avevo subito pensato a quanto volessi viverci insieme ad Harry.

"È stupenda amico, ma dove siamo esattamente?" -continuò Liam curioso -"spero di poterla considerare casa mia e di Harry" -ammisi, il ragazzo accanto a me mi strinse in un abbraccio -"sono così felice per voi! Coraggio, dobbiamo organizzare la cena" -ci mettemmo all'opera, gonfiammo i palloncini a forma di cuore e li lasciammo sparsi per tutto il salone, apparecchiammo la tavola a ritmo di musica e accogliemmo il catering in cucina.

Dire che l'atmosfera era perfetta mi sembrava un fottutissimo eufemismo, era esattamente come nella mia testa -"perfetto, abbiamo finito" -dissi tranquillamente -"io vado da Zayn e mi assicuro che tutto sia apposto, a che ora dobbiamo essere qui sta sera?" -chiese abbracciandomi -"per le sette" -"perfetto, saremo qui" -lo strinsi di nuovo -"grazie Ly, sei stato fantastico" -sorrisi lasciandolo libero -"preparati, anche perché saranno tutti qui tra meno di due ore" -concluse dirigendosi verso la sua macchina...

Presi un altro sacchetto della macchina, salii su in camera e camminai lentamente. C'era un letto matrimoniale gigantesco, dei comodini ai lati, una grande libreria e una televisione appesa al muro, davanti al letto. Le pareti erano tendenti al verde pastello, e la camera sembrava un posto tremendamente tranquillo. E infine c'era una porta, che dava sul bagno patronale dove c'era una vasca gigantesca. I miei pensieri stavano divagando perciò decisi di muovermi ad allestire quella stanza.

𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora