Hello 💜
Il capitolo precedente non era previsto, l'ho scritto sul momento aggiungendolo all'ultimo, quindi dovrò risistemare tutto ciò che ho già scritto per dargli un po' di continuità 😂
Sono sicura che sarà solo la prima di una lunga serie di "aggiunte" che mi faranno rivedere il lavoro. Mi odio 😫
Bene, vi lascio in pace! Buona lettura, spero vi piaccia ❤️
"É qualcosa di diverso da ciò che suggerisce il destino: il tuo sguardo ferito guarda nella stessa direzione del mio. Per favore, rimarresti nei miei sogni?"
La mattina non portò consiglio, almeno non per Kim Taehyung e Jeon Jungkook.
E nemmeno il resto della settimana: i Bangtan erano presi dalle prove della nuova coreografia, quindi avevano cercato entrambi di tenere fuori dalla mente qualsiasi distrazione, sperando che la "situazione" si sistemasse da sola.
Quando arrivò la domenica, tuttavia, non era cambiato nulla.
Taehyung ancora non si spiegava il motivo di quel sogno un po' spinto che vedeva come protagonisti lui e il maknae, e Jungkook era diventato ancora più schivo nei confronti del maggiore, da quando lo aveva sentito liberarsi nel bagno la stessa notte.
Aveva paura di poter fare qualcosa di cui si sarebbe assolutamente pentito, più tardi; quindi, si era convinto ancora di più a mantenere le distanze, riservando al compagno il minor tempo possibile, sempre cercando di non rimanere da solo con lui. Le probabilità di fare cavolate diminuivano, quando erano in compagnia del resto del gruppo, e si sentiva più a suo agio anche quando doveva interagire con lui.
«Quindi, questa settimana tocca a Taetae e Kookie, giusto?» domandò Hoseok, battendo le mani entusiasta.
I due si girarono di scatto verso il più grande, con un'espressione interrogativa dipinta in volto.
«Ragazzi, non avete visto che giorno è? Date un'occhiata al calendario!» Entrambi lanciarono uno sguardo verso il calendario appeso in cucina, dove erano stati segnati i turni per le faccende domestiche.
Quella data segnava il passaggio di testimone: J-Hope aveva finito il suo turno, ora toccava ai due più piccoli del gruppo.
Taehyung non trattenne una smorfia, anche se sentì il suo cuore fare una capriola nel petto all'idea di dover passare del tempo da solo con Jungkook.
La sua agitazione però si placò e si trasformò in triste delusione nell'udire il sospiro del ragazzo dietro di lui.
Si morse l'interno della guancia, per cercare di trattenere le lacrime. Non gli era mai successo di essere rifiutato in maniera così esplicita da qualcuno, lo faceva stare malissimo. Continuava a non capire il motivo di quell'atteggiamento nei suoi confronti, e ormai il ricordo del calore del corpo di Jungkook contro il suo era svanito, lasciando nel ragazzo una sensazione di vuoto e rassegnazione.
«...Hyung.»
Taehyung non rispose. Non aveva nemmeno sentito quella parola, detta a voce bassa dal ragazzo che stava asciugando le stoviglie affianco a lui.
Continuò a passare la spugna sul piatto, con le mani immerse nel lavandino.
«Hyung, puoi passarmi il piatto? Credo che sia pulito ora...» Jungkook alzò un po' la voce, per farsi sentire meglio, ma Taehyung andò avanti, con occhi vacui.
A quel punto Jungkook stava per perdere la pazienza.
È vero che era colpa sua, se erano in quella situazione, ma per quanto lo volesse evitare – e non per sua scelta, chiaramente –, non l'avrebbe mai ignorato.
Non erano soltanto i sentimenti di Taehyung ad essere feriti, con il comportamento di Jungkook. Era proprio quest'ultimo il primo a starci male.
«Taehyung!» Jungkook afferrò il braccio del ragazzo, che per la sorpresa lasciò cadere spugna e piatto nel lavandino.
«Jungkook, mi fai male...» sussurrò Taehyung, riuscendo appena a non mettersi a piangere.
Finalmente Jungkook lo stava toccando. Non era stato per niente delicato, e le sue dita stavano stringendo troppo forte la pelle bronzea del ragazzo, ma non voleva che lo lasciasse.
«Anche a me» disse soltanto il più giovane, avvicinando pericolosamente il suo volto a quello di Taehyung, finché i loro respiri non si intrecciarono tra loro.
Jungkook appoggiò la fronte aggrottata su quella di Taehyung, socchiudendo gli occhi.
Dio, quanto voleva baciarlo!
Ma sapeva che era sbagliato. Non poteva esporre al pericolo il suo amico.
Non per colpa di un sentimento inconcludente che tra l'altro non era ricambiato.
Strizzò le palpebre e tenne gli occhi chiusi, cercando di resistere in ogni modo al profumo della pelle di Taehyung. Si morse il labbro inferiore, e fece per allontanarsi dal maggiore.
Taehyung non glielo permise. Appoggiò la mano libera dietro al suo collo e lo mantenne fermo in quella posizione, cercando di assaporare, per quanto poteva, il respiro del più giovane contro il suo. Jungkook aprì gli occhi, sorpreso, e trovò quelli di Taehyung a specchiarsi nei suoi.
Il maggiore si passò inconsapevolmente la lingua sulle labbra, e quel gesto fu sufficiente per rendere affannoso il respiro di Jungkook. Allentò la presa sul polso del ragazzo di fronte a lui, ed iniziò a scendere lungo l'avambraccio, accarezzandolo lentamente. Stava per annullare del tutto la distanza minima che li separava.
«Mi dispiace» mormorò, pronto a buttare alle ortiche la ragione, un momento prima che Jimin entrasse di slancio nella stanza, interrompendoli.
«Tae, Kookie! Avete finito di lavare i piatti? Venite a guardare la tv con noi!» Guardò i suoi amici sospettoso, entrambi appoggiati con le mani sul bancone della cucina, immobili. Si avvicinò e lanciò uno sguardo al lavandino. «Chee? Tae, ma sei lentissimo! Volevi che Jungkookie finisse il lavoro da solo, vero? Aspettavi che ti cacciasse dalla cucin-»
Quando alzò lo sguardo, però, la risata gli morì in gola. Taehyung aveva il volto arrossato, e guardava in un punto imprecisato del muro davanti a sé, le dita piantate sul bordo del lavello. Anche Jungkook aveva le guance leggermente colorate, e non smetteva di mordicchiarsi il labbro inferiore, nervoso.
«Allora, vi lascio a finire qua...» cominciò a dire, indietreggiando, ma all'improvviso Jungkook si girò verso di lui. «Hyung» proruppe.
Non lo chiamava mai hyung – motivo di svariati litigi che avevano affrontato all'inizio del loro rapporto. O aveva bisogno di un favore, oppure doveva essere una cosa seria.
«V-hyung sta poco bene. Potresti accompagnarlo in camera? Qua mi arrangio io, ma lascia che lui vada a riposarsi.»
Le parole erano uscite affettate, fredde. Jimin non disse nulla, prese Taehyung – che ora guardava Jungkook basito – per le spalle e lo accompagnò fuori.
STAI LEGGENDO
trivia: love [taekook]
Fanfiction«Ora sei mio» disse ridendo appena, coprendosi la bocca con la mano. «Lo sono da sempre» disse Jungkook, appena percettibile. Taehyung e Jungkook sono due membri dei BTS. Jungkook si accorge che ciò che prova per Taehyung va al di là della semplice...