00:17

795 56 12
                                    


"Ho perso me stesso, oppure ho conquistato te?
Dimmi, se nemmeno questo dolore è vero, cosa avrei dovuto fare allora?"


Di te, Taehyung. Sono innamorato di te.

Di te, Taehyung. Sono innamorato di te.

Sono innamorato di te. Di te. Di te...

Taehyung stava seguendo attentamente ogni movimento del maknae. Jungkook sembrava essersi tolto un gran peso dal petto, e ora stava eseguendo la coreografia perfettamente, l'intero corpo che roteava fluidamente a ritmo di musica.

Per il maggiore era motivo di invidia, e persino di frustrazione, quando pensò a come si era conclusa la loro discussione. Da allora, non avevano ancora fatto a tempo a parlare davvero, ma quelle poche volte che si erano incrociati, niente pareva cambiato, a parte il fatto che ora i due non si evitavano più, per la gioia dei loro hyung.

Come faceva a sembrare così tranquillo e riposato dopo ciò che gli aveva detto?

Aveva voglia di tirarlo per un braccio e buttarlo a terra, e poi saltargli addosso, per osservare meglio come le goccioline di sudore stavano correndo sul suo collo latteo, e posarci sopra le sue labbra, saggiandone la pelle, così magari sarebbe riuscito a tirar fuori dal più piccolo una reazione, o l'avrebbe reso agitato almeno quasi quanto lo era lui.

Quando Jungkook si voltò, e gli sorrise timidamente, il suo cuore saltò un battito. Si morse un labbro, cercando di trattenersi dal ricambiarlo. Era così arrabbiato!

Ti farò vedere io, Jungkookie. Preparati.

Anche se le prove erano terminate a mezzanotte passata, la giornata non era finita. Dovevano ancora discutere per capire quali passi andavano bene e quali mosse erano più difficili per ciascuno dei membri, in modo da riuscire ad organizzarsi per le prossime giornate di lavoro. In parte era anche una scusa per bersi una cosa in compagnia e stare insieme, per cui nessuno voleva veramente andare a letto, nonostante la stanchezza. Anche lo staff accettava di buon grado queste piccole "riunioni" del gruppo, sebbene questo significasse prolungare anche il loro orario lavorativo.

Taehyung approfittò della lentezza dei suoi hyung per scivolare sulla sedia accanto a quella del minore, che si voltò solo un secondo a guardarlo, perplesso. Gli sorrise e basta, tirandosi più sotto al tavolo con le gambe.

Era curioso. Da quanto Jungkook era innamorato di lui? Come se n'era accorto?
La loro azienda gli aveva chiesto di non dirglielo, per cui lo sapevano anche loro. Era l'unico che non si era accorto dei sentimenti del maknae? Il resto dei Bangtan ne erano a conoscenza? Sicuramente Yoongi sì, si disse ripensando al comportamento del maggiore. E Taehyung, che cosa provava per Jungkook? Ne era innamorato anche lui? Non aveva mai provato qualcosa di così profondo per qualcuno, al massimo aveva avuto un paio di cotte ma niente di serio.

Jungkook, invece... Era un'altra cosa.
Era speciale per lui. Lo adorava, e avrebbe voluto stare sempre col più piccolo. Ma se Jungkook non l'avesse evitato, probabilmente non sarebbero mai affiorate quelle sensazioni che adesso infuriavano in lui come una tempesta. Per questo motivo non poteva fare a meno di domandarsi se lo ricambiasse davvero o no. Non avrebbe potuto rispondere alla dichiarazione del minore, non con quei sentimenti incerti e a metà.

"Anche io sono innamorato di te, Jungkookie". Sarebbe stato sincero, o l'avrebbe detto solo per non allontanare il compagno da lui? Finché non l'avesse capito, non avrebbe parlato.
Di certo c'era che, ora che sapeva quali fossero i veri pensieri del suo dongsaeng, non l'avrebbe lasciato andare.

Namjoon fece capolino dietro di loro, con un sacchetto pieno di birre – e soju alla frutta, per Taehyung – che posò sul tavolo, davanti ai due più giovani. A seguire entrarono anche Jimin, che trascinava uno Yoongi mezzo addormentato con l'aiuto di Hoseok, e Seokjin, che reggeva invece una busta di cibo ordinato poco prima.

L'effettiva assemblea durò poco più di quindici minuti, animata soprattutto da Hoseok che dava delle dritte ai compagni, e da Seokjin che protestava contro la difficoltà di alcuni passi, con Namjoon e Yoongi che ridevano ad ogni sua parola, un po' perché pensavano lo stesso ma non l'avrebbero mai ammesso, un po' perché sapevano che il loro hyung alla fine era quello che si impegnava più di tutti nonostante le lamentele.
Jungkook sorseggiava la sua birra in silenzio, ascoltando gli altri. C'erano tante cose che pensava di aver sbagliato nella coreografia, ma ogni volta che sentiva i commenti degli altri, che avevano incontrato delle reali difficoltà a differenza sua, si sentiva in difetto.
Anche quando finirono la discussione, e passarono a temi più frivoli, rimase a bocca chiusa. Gli piaceva sentire i compagni ridere felici: quando loro erano contenti, lui lo era anche di più. La sua testa si fece più leggera, ed iniziò a vagare.

C'era solo una persona che lo avrebbe reso davvero felice, però. Fu molto attento a non spostare lo sguardo su quella persona, accanto a lui, e si concentrò sul suo bicchiere, ormai svuotato per la seconda volta. Forse doveva riempirlo di nuovo.

Taehyung appoggiò una mano sulla coscia coperta dai jeans scuri di Jungkook, le dita che accarezzavano il tessuto fasciante senza sosta. «C-che stai facendo?» balbettò Jungkook con voce strozzata, senza guardare l'altro.

«Sei stato tu a dirmi di fare ciò che volevo, no?» replicò Taehyung con innocenza. «Mi andava di toccare i tuoi muscoli, Kookie» continuò osservando le cosce del più giovane, con un tono di voce talmente sensuale da far perdere la testa a Jungkook, a cui i pantaloni sembrarono improvvisamente stretti.

Con ansia, il giovane alzò la testa, sperando che nessuno si fosse accorto della sua agitazione, ma notò con sollievo che il resto del gruppo non gli stava prestando attenzione, troppo impegnato in un torneo di sasso, carta e forbici per l'ultima porzione di mandu rimasta.

Appoggiò la mano su quella del maggiore, cercando di spostarla, ma fu inutile, Taehyung strinse la sua coscia per poi voltare il palmo e intrecciare le dita con quelle di Jungkook, che deglutì con violenza. Che fosse di nuovo ubriaco? Ma era impossibile, in fondo aveva bevuto soltanto metà del bicchiere di soju che si era versato quando gli avevano passato la bottiglietta. Taehyung era praticamente sobrio.

«E tu, Jungkookie, cosa vorresti che facessi ora?» lo provocò, sfregando il dorso della mano sul tessuto fino a raggiungere il cavallo dei jeans, la mano ancora stretta in quella del ragazzo più giovane.

«Che cosa vuoi?»

Jungkook si lasciò sfuggire un sospiro pesante, e si schiarì la gola.

«T-ti prego, hyung...»

Taehyung alzò un sopracciglio e si passò la lingua sul labbro inferiore, poi si sporse verso il ragazzo accanto a lui, accostando la bocca al suo orecchio.

«Dillo.»

Jungkook strinse più forte la presa sulla mano del compagno e si voltò ad incontrare i suoi occhi, facendolo sussultare per un secondo con l'intensità del suo sguardo.









«Voglio te.»

⏭⏭⏭NEXT ON TRIVIA:Look here«Da qui non si torna indietro

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



⏭⏭⏭
NEXT ON TRIVIA:
Look here
«Da qui non si torna indietro. Io non riuscirò a fermarmi. Se vuoi scappare, fallo ora.»

trivia: love [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora