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"La persona più speciale per me sei tu - hai sentito?"

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"La persona più speciale per me sei tu - hai sentito?"

IU, IU, IU.

Certo, Taehyung concordava sul fatto che l'idol fosse fantastica, non lo metteva in dubbio. Ma per qualche motivo, ogni volta che Jungkook parlava di lei, gli veniva da vomitare. Fino a che punto era suo fan? Gli piaceva così tanto quella ragazza?

Da qualche giorno si parlava del fatto che il programma a cui avrebbero dovuto partecipare sarebbe stato presentato da Lee Jieun - in arte IU, la cantante preferita del maknae. Da quel momento, il minore del gruppo non aveva fatto altro che agitarsi come un ragazzino delle medie. Ormai sembrava non avere nemmeno più problemi a conversare con Taehyung, anzi. Era come se non fosse più importante, era troppo preso da lei. La sera dell'evento, Jungkook aveva preso parola più degli altri ed aveva risposto con zelo a buona parte delle domande dell'idol, scatenando l'ilarità dei maggiori, tranne di uno in particolare.

«Abbiamo capito che è figa» borbottò il giovane tra sé e sé.

«È anche brava e gentile, Tae» gli sussurrò all'orecchio Jimin, stuzzicando il suo migliore amico. Taehyung sbuffò. Aveva ragione. E onestamente non capiva perché la cosa gli desse sui nervi.

Il gruppo salutò la ragazza che li aveva raggiunti nel backstage per congratularsi con loro, e Jungkook si inchinò qualche volta di troppo, cosa che non sfuggì allo sguardo attento di Taehyung.

«Dobbiamo andare da questa parte, Jungkook-ah» disse sbrigativo, afferrando in malo modo il polso del maknae, che lo seguì inebetito.

«Hyung? S-sei arrabbiato o qualcosa?» domandò il più giovane, preoccupato, allungando il passo per raggiungere il compagno e guardarlo in faccia.

«No, perché dovrei?» Il broncio di Taehyung raccontava una storia diversa. Si voltò dall'altra parte, ma non si premurò di staccare la mano dal braccio di Jungkook, che sfruttò il contatto per far girare di nuovo il maggiore verso di lui. Ora erano uno di fronte all'altro, il più grande intrappolato tra il muro alle sue spalle e il corpo muscoloso del minore. Quest'ultimo portò due dita sotto al mento dell'altro, alzandogli il viso e scrutandolo. «Bugiardo» disse, soffocando una risata, mentre Taehyung sbuffava.

«E tu?» chiese poi il maggiore, con un tono di finta indifferenza. «Sei contento? Hai visto la tua cotta, sarai emozionato.»

Jungkook rimase due secondi immobile, come se stesse cercando di capire le parole del più grande. La sua cotta era davanti a lui, proprio in quel momento. E la risposta era sì, ma aveva capito che Taehyung non si stava riferendo a se stesso. A quel punto gli si accese una lampadina.

«Dici IU?» Un sorriso si allargò sul volto del corvino, con l'effetto diretto di creare una smorfia di disappunto su quello di Taehyung.

Prendendo la sua espressione come una risposta positiva, Jungkook riprese a parlare. «Sono contento, ma non mi piace in quel senso» spiegò. Taehyung puntò gli occhi nei suoi. «Chi è il bugiardo, adesso?»

trivia: love [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora