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"Quello sguardo che mi osserva è così pieno di colore

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"Quello sguardo che mi osserva è così pieno di colore.
I tuoi occhi, lo dicono."


«Hyung... ti piace di più quando sei tu a...» Jungkook non terminò la frase, il maggiore capì lo stesso dove voleva arrivare. Nel rapporto che avevano appena avuto era stato Taehyung a dominare.

Lo prese per la nuca e lo avvicinò in modo da congiungere le loro fronti.

«Mi piace sempre» sussurrò, posando le labbra su quelle del maknae. Il corvino inspirò profondamente dal naso, ricambiando il bacio come sempre, con affetto e bisogno, poi nascose il viso tra il collo e la spalla di Taehyung, che prese a carezzargli quell'intrigo di capelli che tanto amava. L'idea di restare chiusi in camera tutto il giorno lo stuzzicò nuovamente ma, proprio come l'ultima volta, il loro momento intimo fu interrotto da un deciso bussare alla porta.

«Ma che diamine» grugnì, alzandosi dal letto e andando a recuperare la vestaglia da terra, mentre Jungkook si rigirava sotto le coperte. Ebbe appena un attimo per pensare a quanto carino fosse il maknae, prima di aprire la porta e trovarsi davanti un Sejin che lo guardava in un misto tra il dispiaciuto e il preoccupato.

«Posso entrare un momento?» domandò quest'ultimo, sotto lo sguardo mezzo assonnato di Jungkook, che ancora stava sotto alle coperte. Il loro manager era abituato a vedere i membri del gruppo dormire insieme, tanto più che in quella stanza c'era soltanto un letto. Era anche uno dei pochi che non si trovava d'accordo con la decisione di far reprimere a Jungkook i suoi sentimenti.

«Dunque, ci sono stati alcuni imprevisti e a farla breve l'intervista è stata spostata... L'orario si accavallerà con il tuo impegno. Fortunatamente entrambi si terranno nello stesso edificio, quindi, Taehyung, puoi decidere se assentarti a metà del programma radio o non partecipare affatto. A noi va bene in entrambi i casi» spiegò pazientemente il manager. Taehyung si imbronciò per un momento, lanciando un'occhiata al minore che ricambiò apprensivo. Non gli piaceva l'idea di andarsene a metà intervista, ma non partecipare affatto era fuori discussione.
In realtà non era una cosa tanto grave, solo che Taehyung ci teneva un sacco a svolgere le stesse attività del resto del gruppo, in un certo senso aveva paura di sentirsi tagliato fuori. Non che gli altri gli avessero mai fatto provare tali sensazioni, ma era un pensiero che lo terrorizzava.
«Ci sarò, ad entrambi» disse sbrigativo. Sejin gli diede una leggera pacca sulla spalla e uscì dalla stanza.

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«A brevissimo ci lascerai per partecipare come MC ad uno show con la tua ex collega di Hwarang, Go Ara-nim. Sappiamo che siete molto legati, anche con gli altri attori, e vi abbiamo visto insieme poco tempo fa. Quindi ci stavamo chiedendo, la vostra è una semplice amicizia... o c'è qualcosa di più che dovremmo sapere?»

Taehyung scoppiò a ridere, sinceramente divertito. Si aspettava quella domanda, ma il modo un po' timoroso con cui gli era stata posta aveva scatenato la sua ilarità. Se solo sapeste, pensò prima di rispondere.

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