00:45

692 49 17
                                    

"Per te provo troppi sentimenti per lasciarti andare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Per te provo troppi sentimenti per lasciarti andare."



«Cosa vuol dire "sono desolato"? Voglio sapere dov'è Jungkook, ora» replicò Yoongi, il tono di voce basso e minaccioso. Si capiva benissimo quanto stesse cercando di trattenersi dal saltare alla gola di quell'uomo, più o meno come avrebbe voluto fare Jimin poco prima.

«M-mi dispiace, siamo entrati appena ci è stato possibile, ma è rimasto dentro per troppo tempo e-»

«Voglio vederlo» disse soltanto il rapper.

«Non credo sia il caso, mi dispiace veramente. Sono presenti ustioni su tutto il corpo» spiegò costernato il capo dei soccorsi. «Sarebbe irriconoscibile» concluse.

Yoongi tremò impercettibilmente mentre stringeva i pugni lungo i fianchi, le nocche diventate bianche più del solito. «Se davvero è irriconoscibile, allora potrebbe non essere lui.»

«Era l'unica persona dentro, e con lui c'era un...» Non terminò la frase. Non ce n'era bisogno.

«Hyung, basta così» mormorò Jimin, prendendogli una mano tra le sue, mentre le lacrime iniziavano a scendergli furiosamente sul volto pieno di dolore. «Basta così, ti prego...»

«Uh...» Il maggiore presto si ritrovò abbracciato all'altro, mentre una lacrima esitante rigava il suo viso incredulo. Si girò a guardare Taehyung, che fino a quel momento non aveva aperto bocca, e fu allora che smise di insistere.

Le gambe del castano avevano ceduto, e lui era inginocchiato a terra, lo sguardo spento fisso sull'asfalto.

Non era possibile. Jungkook era con lui solo pochi minuti prima, aveva sentito la sua voce calda, il suo tocco leggero mentre gli sfiorava la pelle sporca di cenere...
L'aveva toccato delicatamente, come se avesse avuto paura di romperlo. E ora Taehyung non desiderava altro che essere distrutto dalle sue mani.
Mani che non avrebbe mai più potuto baciare. Non avrebbe più potuto dirgli quanto lo amava, e scusarsi per averlo respinto. Ormai non-

Taehyung si tirò su, un misto di pianto e sudore gli impiastricciava la faccia. Guardò di lato, affondando le dita sulle lenzuola stropicciate. Jimin si era già alzato.

Dal suo rientro dall'ospedale, qualche giorno prima, il suo migliore amico non aveva mai lasciato il suo fianco, dormendo con lui ogni notte come un fedele compagno.
Come avrebbe fatto Yeontan, se fosse stato lì.

Di nuovo quel maledettissimo incubo...

Si alzò dal letto, e si diresse verso la porta della stanza dell'hotel.
Quando la aprì, il volto della sua anima gemella saettò in sua direzione.

«Jiminie» mormorò lui, la voce arrochita, cercando di darsi una sistemata al viso coi palmi delle mani.

«Taehyungie! Scusami se non ti ho svegliato, pensavo avessi bisogno di riposare. Hai fatto ancora quel sogno?» domandò l'amico, alzandosi in fretta dalla poltrona e avvicinandosi a lui.

trivia: love [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora