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"In questo momento mi trovo tra il tuo passato e futuro

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"In questo momento mi trovo tra il tuo passato e futuro.
Non importa quanto profondamente possa essere annientato dall'oscurità, io verrò a salvarti senza dubbio, non sei solo.
Non devi preoccuparti di nulla, ora tocca a me andare. Se potessi riavvolgere il tempo, e ricominciare tutto dall'inizio..."





Temeva che non avrebbe mai risposto, ma fortunatamente dopo un paio di squilli la chiamata fu accettata.

«J-Jungkook?»

«Hyung. È bello sentirti» disse il maknae, chiudendo gli occhi per assaporare il suono della voce di Taehyung.

«Anche per me. Ti stavo giusto pensando» ammise il castano, sentendo le guance tingersi di rosso.

«Davvero?» indagò l'altro.

«N-no! Cioè, sì» confermò Taehyung imbarazzato. Forse il fatto di essere lontani lo aveva reso coraggioso, o forse la voce del ragazzo che amava dritta nel suo orecchio gli aveva reso impossibile mentire.

«Cosa stai facendo?» domandò Jungkook, guardandosi intorno cercando di capire come muoversi.

«Sono in giro con Tannie» rispose il più grande, gli occhi abbassati verso la palla di pelo che trotterellava al suo fianco. «Sto aspettando Jiminie...»

«Hai fatto pace con Jimin-hyung?» domandò allo stesso tempo incerto e speranzoso Jungkook. Era lui la causa dell'alterco tra i due amici, quindi forse non avrebbe dovuto intromettersi.

«N-non ancora, l'ho invitato qui proprio per parlargli» spiegò impacciato Taehyung.

Quindi forse sarebbe meglio se io non mi presentassi, pensò il minore. No, era solo una scusa per nascondere la paura che aveva di affrontare il castano. Avrebbe lasciato loro il tempo per chiarire, ma aveva aspettato abbastanza. Doveva farlo oggi.

«Dove sei?»

«Al centro commerciale, volevo fare un po' di shopping prima-»

«In quale centro commerciale?» lo interruppe il minore, impaziente. Quando Taehyung ebbe risposto, un po' titubante, lo salutò e riattaccò. Ora sapeva esattamente dove andare, e non avrebbe perso nemmeno un minuto.

Avrebbe parlato con il suo hyung, si sarebbe dichiarato nuovamente e gli avrebbe dimostrato di essere degno di lui. Non voleva costringerlo a confessargli i suoi sentimenti, gli bastava stargli accanto.

«Ha messo giù» mormorò Taehyung, accucciatosi per accarezzare Yeontan, che aveva inclinato la testolina incuriosito. «Tannie, non hai idea di quanto mi mancasse la sua voce!»

Prese in braccio il cagnolino e lo strinse a sé, riempiendolo di baci. «Chissà se mi ama ancora...»
Fece per rialzarsi, ma sentì la testa girargli. Cos'è questo odore...?

🌫🌫🌫

Quando fu nei paraggi del centro, Jungkook iniziò a sentire le sirene delle ambulanze e delle autopompe dappertutto. Non fu difficile capire dove fossero dirette: una colonna di fumo si ergeva minacciosa a poche centinaia di metri da lui, anche se per via degli edifici non riusciva a vedere dove fosse precisamente l'incendio.

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