«Ora sei mio» disse ridendo appena, coprendosi la bocca con la mano.
«Lo sono da sempre» disse Jungkook, appena percettibile.
Taehyung e Jungkook sono due membri dei BTS. Jungkook si accorge che ciò che prova per Taehyung va al di là della semplice...
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"A volte ho paura di tutto questo perché sono arrivato ad avere troppe cose che amo. Ho paura di cadere e deluderti ma, anche se dovessi usare tutta la mia energia, farò in modo di restare al tuo fianco."
L'autista li portò direttamente davanti ad un pub esclusivo, dove sapevano di poter stare tranquilli. Jungkook sapeva anche di non poter flirtare apertamente con il maggiore, ma si accontentò di poter passare la serata con lui. Almeno fino a quando Taehyung non iniziò a strusciare il proprio piede sul suo polpaccio, da sotto al tavolo.
«Che c'è, Jungkookie, il gatto ti ha mangiato la lingua?» domandò il maggiore, passando la lingua attorno alla cannuccia, prima di prenderla tra le labbra per poi succhiarla. Il maknae deglutì.
«N-no, è solo che qua dentro sta iniziando a fare parecchio caldo. Tu non trovi, hyung?»
«Mmh» rispose soltanto l'altro. «Magari è colpa dell'alcol.»
Il corvino annuì freneticamente. «Dev'essere quello. Forse dovrei smetterla di bere...»
All'improvviso, notò Taehyung trascinarsi sul divanetto fino a prendere posto accanto a lui.
«C-che stai facendo?» farfugliò, quando il maggiore iniziò a massaggiargli la coscia con una calma estenuante. «C'è gente, hyung.»
«Non ci guarda nessuno, Jungkookie. Fai il bravo e finisci di bere il tuo drink.»
Il più piccolo annaspò appena le dita del castano si intrufolarono sotto la patta dei pantaloni cargo che indossava, ma afferrò il bicchiere e fece quanto gli era stato ordinato.
Assaporò la sensazione ormai familiare della mano del maggiore che accarezzava il suo membro, da cui era separata solo per il tessuto leggero dei boxer. Si girò a guardare il suo hyung, con un'espressione non più spaventata, ma eccitata.
«Se mi fissi così mi farai venire solo con lo sguardo, JK» disse il maggiore, con un sorriso sbilenco a decorargli il volto.
In tutta risposta, Jungkook posò il suo palmo sul cavallo dei jeans di Taehyung, che sospirò pesantemente, prima di infilarsi anche lui dentro ai pantaloni dell'altro.
«Non stai scherzando» disse compiaciuto, percependo la durezza pulsare sotto ai suoi movimenti. «Sei già bagnato?» gli domandò, ma Taehyung non rispose. Alzò lo sguardo su quello del minore, con occhi supplicanti. Stava venendo stracciato al suo stesso gioco. E la cosa peggiore è che gli stava piacendo da impazzire. Si sarebbe fatto battere da Jungkook in ogni modo possibile, se solo glielo avesse chiesto. Il maknae lo capì, probabilmente, perché al momento stava sperimentando il bisogno esattamente complementare a quello del suo hyung.
«Andiamo via da qui» affermò Jungkook con voce roca. Non era una proposta, glielo stava semplicemente comunicando, così che potesse prenderne atto.