«Ora sei mio» disse ridendo appena, coprendosi la bocca con la mano.
«Lo sono da sempre» disse Jungkook, appena percettibile.
Taehyung e Jungkook sono due membri dei BTS. Jungkook si accorge che ciò che prova per Taehyung va al di là della semplice...
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"Condividendo la felicità, essa si moltiplica. Ma allo stesso modo, se condividi la tristezza, anche questa di moltiplica. Quindi ridi sempre, e riposati sulla mia spalla. Potremmo litigare, ogni tanto, ma facciamo pace in fretta."
Erano tutti pronti per l'ISAC - l'Idol Star Athletics Championships, un programma in cui cantanti e idol gareggiano in più sport - e Jungkook non stava più nella pelle. Anche se da una parte questo evento rallentava i loro piani e programmi - e la cosa lo seccava non poco -, adorava le competizioni, gli davano una scarica di adrenalina che si avvicinavano a quella provata quando era sul palco.
Avevano fatto il loro ingresso fingendosi dei cameraman, per poi smascherarsi ed iniziare a cantare in mezzo agli spalti, tra le grida eccitate dei fan.
Una volta terminato lo spettacolino, erano scesi in campo con il resto dei contendenti. Quando Jungkook raggiunse Taehyung, per sedersi accanto a lui, notò alla sua destra un gruppo di idol femminile. Lanciò un'occhiata veloce alle tre ragazze prima di prendere posto sul pavimento, e aspettò. In realtà, non dovette attendere più di tanto, anzi: prima ancora che il minore riuscisse a togliersi il giubbotto, Taehyung infilò una mano sotto al suo gomito e lo afferrò per l'avambraccio, tirandolo verso di sé. Si voltò a guardarlo, sorridendo. Stava tenendo il broncio, ma quando alzò la testa e i loro occhi si incrociarono, gli angoli delle sue labbra si piegarono all'insù. Come fa ad essere così carino? Il maknae avrebbe pagato oro per vederlo geloso tutti i giorni, adorava il fatto che si comportasse in maniera così possessiva alle volte. Per lo meno, lo faceva sentire come se non fosse stato l'unico a provare quelle sensazioni. Perché Jungkook, dal canto suo, era sempre stato un tipo tremendamente possessivo, e il carattere così espansivo del maggiore lo metteva in crisi ogni volta.
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«Wah! Sei stato fantastico, Jungkookie!» urlò Taehyung buttandogli le braccia al collo dopo la gara di tiro con l'arco. Il maknae aveva fatto del suo meglio, lui e Yoongi si erano posizionati bene. Jimin, però, era stato un po' meno preciso e alla fine erano arrivati secondi.
«Suga-hyung è stato più bravo» mormorò Jungkook, leggermente amareggiato. Quel filo di delusione però durò solo qualche secondo, perché Taehyung lo strinse più forte a sé continuando a fargli i complimenti.
«Ti dico che sei stato fenomenale, davvero! Ho quasi sbavato quando ho visto la tua espressione concentrata sul maxischermo» esclamò il maggiore, scherzando per metà. A dir la verità, il suo cuore aveva perso un battito quando improvvisamente il volto serio di Jungkook era comparso. Era così sexy.
Comunque la sua battuta sortì l'effetto sperato, perché il corvino ora stava ridendo compiaciuto.
Lo prese per mano e lo guidò fino al resto del gruppo. Dieci minuti più tardi, Taehyung si stava facendo sistemare i capelli da Jungkook. Dopo poco avrebbero dovuto partecipare alla staffetta di 400 metri, e temeva che la frangia lo avrebbe intralciato.