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Taehyung camminava calciando un sassolino sul marciapiede, facendolo rimbalzare davanti a sé

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Taehyung camminava calciando un sassolino sul marciapiede, facendolo rimbalzare davanti a sé. Era la prima volta che accettava un invito ad uscire senza essere convinto di volerlo fare sul serio, ma non credeva di avere alternative.

O meglio, era convinto che fosse Jungkook a non avergliene lasciate.

Sì, perché era stato proprio il maknae, con quel suo comportamento distaccato, a guidare Taehyung all'appuntamento con Byung Hun, manco ce l'avesse accompagnato tenendolo per mano.

Avanzava con le mani infilate nelle tasche del cappotto, per ripararsi dal freddo, mentre con la mente ripercorreva i ricordi dell'anno che si erano lasciati alle spalle, e con essi l'altalenarsi del suo rapporto col più piccolo.

Jungkook aveva iniziato ad evitarlo – chissà poi per quale assurdo motivo? – e dopo qualche tempo la cosa si era risolta spontaneamente. O quasi, si disse Taehyung, ripensando all'episodio del suo attacco di panico in bagno, e al tentativo impacciato e fallace del minore di farglielo sparire con quello che era stato il loro primo bacio.

Primo e ultimo, considerando che, nonostante le labbra del maknae sembrassero richiamarlo come il canto di una sirena ogni volta che il suo sguardo vi si posava sopra, non le aveva mai fatte sue per davvero.

Neanche quella volta in cui Jungkook lo aveva spinto contro al muro, canzonandolo per la sua gelosia – perché era di questo che si trattava – e avvicinando pericolosamente i loro volti.

Nemmeno al suo compleanno era riuscito a reclamarle, e quella volta aveva condannato la sua pesante ubriacatura. Come aveva potuto addormentarsi, proprio quando le cose avevano iniziato a prendere la piega giusta? E sì, alla fine aveva ricordato ciò che era successo quella sera, anche se non del tutto. Aveva dimenticato parte dei discorsi affrontati, le esatte parole, ma una vaga immagine dell'accaduto era tornata viva in lui. Certo, aveva agito mosso dall'alcol, ma l'ebbrezza era solo riuscita ad esplicitare in gesti ciò che il maggiore ormai desiderava da molto tempo. E si malediceva per non aver approfittato della situazione la mattina dopo, e malediceva anche Yoongi, perché continuava a ripetersi che forse ci sarebbe riuscito, se soltanto non fosse stato interrotto.

D'altra parte, aveva anche paura. Se all'inizio pensava di voler soltanto baciare il suo dongsaeng, quel giorno, quando si era svegliato e aveva scoperto che un'altra parte di lui bramava il contatto con Jungkook, aveva cominciato a spaventarsi. Che cosa significava? Era chiaramente attratto da lui, ma fino a che punto? In che modo, e in che misura?

Aveva deciso di lasciar perdere i dubbi e vivere alla giornata, come aveva sempre fatto, inseguendo le sensazioni che lo facevano stare meglio.

Per questo aveva assecondato la sua gelosia. Per questo aveva sentito quella scarica di energia quando Jungkook lo aveva spinto sul ring, promettendogli di svelargli un segreto. Per questo aveva vinto. E sempre per questo Byung Hun si era interessato a lui.

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