00:26

887 52 16
                                        

"Non siamo cambiati da quelli di un tempo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Non siamo cambiati da quelli di un tempo.
Siamo ancora gli stessi, so tutto di te.
Sei la mia anima gemella.
Continua a stare con me, al mio fianco."


«Quello che faremo è molto semplice» sentenziò Yoongi, lanciando un'occhiata ai due ragazzi seduti alle sue spalle.

«Ho già scritto un paio di post su Weverse. Ora basta solo che ci facciamo una foto insieme in quel locale, e la condividiamo aggiungendo in descrizione qualche minchiata tipo "about last night" o qualcosa di simile. Non so chi fosse quella tipa, ma per sicurezza è meglio far credere che fossimo in quattro lì dentro, e non in due.»

I due minori annuirono nervosi, passando lo sguardo da Yoongi, che stava guidando, a Jimin, sul sedile del passeggero, che era rimasto zitto tutto il tempo, occhieggiando ogni tanto la sua anima gemella dallo specchietto retrovisore. Chiaramente, non l'avrebbe lasciato andare tanto facilmente, una volta tornati in dormitorio.

«Siamo fortunati che il pub è aperto anche a pranzo» sospirò il maggiore, prima di girare a destra.

«Siamo fortunati che ci sei tu» lo corresse Jungkook, immaginandosi il suo hyung che si presentava dicendo "Sono il signor Min, risolvo problemi".

Yoongi, che aveva in mente la stessa scena, ridacchiò.

«Suvvia, non avete fatto niente di male. È soltanto per precauzione. Anche io e Chim eravamo fuori, ieri notte, ma di noi non si preoccupano troppo, anche se ci vedono da soli.» Il ragazzo al suo fianco annuì, con un verso di assenso.

Chissà perché, si domandò sarcasticamente Jungkook, prima di strabuzzare gli occhi. Cosa intendeva dire il più grande, esattamente? Spostò il suo sguardo verso Taehyung, che stava a sua volta fissando il suo migliore amico con fare inquisitorio.

Furono rapidi: arrivarono prima di mezzogiorno, ordinarono una birra ciascuno – alla faccia della colazione –, si misero in posa e azionarono la fotocamera, complice la perenne luce soffusa del locale non fu difficile fingere che fosse sera.

«In questo modo non potranno dirvi nulla» disse pacatamente Jimin, premendo invio e condividendo lo scatto sulla piattaforma.
I due più giovani del gruppo tirarono un sospiro di sollievo.

«Grazie, davvero» mormorò Taehyung, sentendosi in colpa.

«Ve l'ho già detto. Non avete fatto nulla di sbagliato. Sono loro che si comportano in maniera troppo apprensiva nei vostri confronti» sputò Yoongi, piccato. Ovviamente si riferiva all'azienda, che avrebbe storto il naso se avesse saputo Taehyung e Jungkook da soli.

Jungkook passò una mano sul braccio del castano, con fare consolatorio, e Taehyung sentì una scossa percorrergli l'arto e arrivare al suo addome. Dopo la nottata passata insieme, era diventato ancora più sensibile al tocco del minore. In quel momento, una consapevolezza precisa tornò a tormentarlo.

trivia: love [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora