Era niente ma sembrava tutto

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"Ti odio!ti odio ti odioooooo!!"sbattevo i pugni sul suo petto,continuavo ad urlarglielo,con le guance bagnate di lacrime e gli occhi rossi di rabbia ed il cuore appezzi. "Calmati!"
"Calmati? che cavolo stai dicendo?È solo colpa tua,mi fai schifo!Contento adesso?"
"Molto!"
A quell'affermazione gli tirai uno schiaffo così forte da farmi arrossare anche la mano.
"Lo sai cosa c'è di nuovo?che tutta questa faccenda te la sbrighi da sola,visto che non me ne può fregare un cazzo"
"Non t'importa di perdere un'amico,il tuo migliore amico?"
A quelle parole si bloccò di colpo,si girò e mi guardò come non l'aveva mai fatto ,tutta la rabbia di questo mondo gli si poteva leggere dentro,rabbia che contagiava anche me.
Si girò nuovamente e scomparve tra i corridoi.

"Cazzo cazzo cazzo"
"La vuoi finire,Serena!"
"Beh non capisco perché sei così calma"
"Io calma?che dovrei fare?mettermi a piangere?Se lo vuoi proprio sapere dentro ho la terza guerra mondiale,un ciclone di sentimenti che mi fanno solo male."una lacrima amara scese sulla guancia.
"Scusami piccola,non volevo"disse asciugandomi le lacrime che scendevano come fiume.
"E adesso?cosa faccio?Passerò per una troia,per quella che ha separato due migliori amici!"
"Ma non è stata colpa tua"
"Ah,no? E allora Denny chi cavolo ha baciato?le mie labbra o forse me?"
"Si risolverà tutto,tranquilla"preferii soltanto annuire e basta,non avevo voglia di controbattere,mi sentivo prigioniere di un incubo e avrei voluto solo svegliarmi.
Erano le 17.30 del pomeriggio,le lezioni erano terminate già da un pezzo e dopo la mensa e la presidenza mi toccava anche ripulire le classi.
Dopo tutto quel casino era come se fossero spariti tutti,compreso Scott, per miracolo non l'avevo ancora visto,segno che non sapeva ancora nulla.
Mentre gli altri erano impegnati nelle attività sportive in palestra o in giro per il campo,io ero l'unica rinchiusa tra quelle mura,con un secchio e uno straccio per pavimenti.
Ci avrei messo la mano sul fuoco che mi sarei ritrovata lì sola come un cane,la litigata con Denny era stata la conferma che quel giorno avrei sgobbato per pulire le classi.
Ero arrivata al massimo a pulirne 10,ed era solo il piano terra! Purtroppo erano davvero 120 classe,non immaginavo nemmeno quanto era grande quel l'edificio,me ne resi sconto solo in quel momento.
"Serve una mano?"
Mi girai ed erano le miei amiche,si proprio loro!
"Ragazze,non ce la faremo mai.!Siamo poche"
"È chi ha detto che siamo venute da sole?"rispose sorridendo Ginevra.
Le porte dell'ingresso si spalancarono e da lì uscì l'intero club musicale.
"Sbaglio o adesso questo club lo dirigo io?"disse sorridendomi a 360 gradi.
"Ginevra grazie mille,grazie a tutti voi!"
"Di niente. Adesso ripuliamo questa scuola!"
Non potevo crederci che quelle erano le mie amiche,le uniche persone dal cuore grande,le uniche che per me c'erano sempre,anche nelle situazioni impossibili!
Si erano fatte le 19.30 e avevamo appena finito di ripulire quel l'edificio,compresi i cessi! "Ragazze,sono stanchissima!"
"Solo tu? Io avrò perso qualche 3Kg a forza di scendere e salire le scale"rispose Giuly.
Eravamo tutte sdraiate sull'unica panchina che c'era, sotto una grande quercia.
"Grazie"
"Ancora?Dai il peggio è passato".
"No,Serena!Il peggio deve ancora venire"
"Non ricominciare! E poi ci siamo noi"mi disse,unendoci in un abbraccio di gruppo pieno d'amore,quel l'amore che esisteva nell'amicizia vera,come la nostra(!)
Passammo un bel pezzo a parlare di tutti i casini che avevamo combinato e delle cose che dovevamo fare per le vacanze di Natale.
"Ragazze,ma che ore sono?"
"Oh merda sono le 20.00 e tra mezz'ora abbiamo la cena"rispose Holly.
Ci alzammo da quella panchina per andare in mensa.
"Ragazze"
"Adesso cosa c'è Cooper?"urlò esausta Vanessa.
"Scusate ma devo andare a farmi una doccia"
"Ma sei pazza?"
"Ma se puzzo come una pattumiera" A quel punto mi odorò.
"Oh cavolo,sembri una discarica in pieno centro"
"Ma grazie! Andate a prendere posto, arrivo subito"
"Okay,a dopo"rispose ridendo sotto i baffi.
Arrivai nel dormitorio,nessuno in giro,erano tutti in mensa.
Dopo essermi lavata misi dei semplici pantaloni neri,maglietta larga di lana,nera con una scritta rosa acceso e le Nike dello stesso colore.
Ero in ritardo,ormai le 20.30 erano passate da un pezzo,ma da noi si cenava sempre in ritardo.
Entrai in mensa e con grande stupore trovai tavoli a terra,sedie rotte e una grande folla a forma di cerchio,c'era una rissa,il cuore mi si strinse. "Marissa!"gridò Giuly.
A quelle parole tutti si girarono verso di me,passai tra quelle persone e in mezzo a quel cerchio c'era lui,anzi loro!
Scott continuava a dare pugni in faccia a Denny,mentre lui cercava di deviarli senza risultato.
"Sei un pezzo di merda!mi fai schifo!"gli urlò Scott,continuando a darli pugni,ormai era sopra Denny.
"Hahaha anche la tua fidanzatina me lo urlava. Sai,si è divertita un sacco,amava urlare mentre la sbattevo nel muro!"a quelle parole gli rispose con un altro pugno,gli fece uscire sangue dal naso.
Vidi la faccia di Denny sbattere più forte contro il pavimento,i suoi occhi incominciarono a guardarsi in torno quasi persi nel vuoto,fino a quando non incontrarono i miei,mi vide,vide le miei lacrime,i miei occhi rossi,le mie labbra che tremavano e il mio viso pallido.
-PARLA DENNY
Mi stavo perdendo nel vuoto,non sapevo il perché di tutta quella rabbia,ma in quel momento amavo vedere Scott di merda,sentire quanto gli bruciava il fatto che credeva che mi fossi fatto Marissa,la sua rabbia era la mia forza! Perché mi stavo comportando così? Boh,stavo perdendo un'amico,il mio migliore amico,ma la rabbia ormai faceva capolinea,godevo di quella situazione.
Scott mi stava quasi stordendo e i miei occhi si stavano perdendo o anzi si stavano quasi per chiudere,fino a quando non incrociarono quelli di Marissa,proprio lei.
Era di fronte a me,facevano più male i suoi occhi spenti e allo stesso tempo rossi di rabbia che i pugni di Scott. Tremava,si stava tremando,forse per la paura o forse perché in fondo era troppo fragile.
Stava piangendo,le sue lacrime non erano per Scott,ma per me,ero io quel bastardo per cui piangeva e ne andavo fiero.
Più la guardavo e più capivo che gli stavo facendo solo male,avevo esagerato,l'avevo umiliata alla grande.
Oltre a perdere quel coglione di Scott,avrei perso anche lei,sopratutto lei,l'unica che amavo tormentare,la ragazza dalla risposta pronta,quella che non ha paura di guardarti dritto negli occhi,per dirti quanto fai schifo!
Di colpo mi ritrovai sopra Scott,lo riempii di pugni,tutti quelli che avevo cercato di schivare prima adesso glieli stavo ricambiando.
L'avevo steso,se prima ero a terra sanguinante era perché glielo avevo lasciato fare.
"Basta,basta Denny"era lei,sentii quelle parole uscirle tremante,con quel filo di voce che gli era rimasto in petto.
Mi bloccai,smisi di lottare,smisi di riempire di pugni Scott,lo guardai dritto negli occhi.
"Ricordati che il vero coglione qui sei tu! Ti sei bevuto le stronzate che ti ha raccontato quella sgualdrina della tua ex,senza parlarne prima con me! Hai preferito venirmi incontro e sbattermi contro il muro,solo per farti vedere da gli altri! Lo sai che sono più forte di te e ti conviene farti calmare la rabbia,perché se lo vuoi tanto sapere alla tua ragazza non gli ho toccato neanche le mutandine,gli ho solo stampato un bacio a stampo,uno di quelli che si danno tra i bambini delle elementari,penserai che sono comunque uno stronzo,te l'avrei anche detto,ma se non l'ho fatto e perché volevo fare il tuo stesso gioco,tanto non è la prima volta che bacio una delle tue ragazze e lo sai,ci siamo sempre divertiti "
"adesso è diverso"riuscì a dire sputando sangue dalla bocca.
"Me ne sono accorto"mi diede la mano in segno di tregue e di amicizia,infondo noi eravamo così,eravamo migliori amici e neanche una stronza come Jennifer ci avrebbe diviso.
Gli strinsi la mano e lo rialzai da terra. "L'ho spettacolo è finito gente!"disse aggrappandosi con un braccio al mio collo.
"Invece deve ancora iniziare!"affermai.
Il monitor della mensa si accese e davanti a gli occhi di tutti,si vide Jennifer che lo faceva con il prof di musica,beh si divertivano un casino.
Jennifer ci venne incontro piangendo. "Scott,posso spiegarti"
"Non dire nulla,l'ho sempre saputo,è meglio che te ne vai,almeno vai a fare il tuo lavoro da un'altra parte stronza!"disse ridendo come un pazzo,la mise veramente in ridicolo.

-PARLA MARISSA
Non riuscivo più a credere a nulla,se prima vedevo due ammazzarsi di botte ora vedevo due amici che si abbracciavano e ridevano come niente fosse.
Eppure quello che era successo era niente,ma sembrava tutto!
Un semplice bacio che per me era stato il ciclone dei miei pensieri, per lui era stato solo un gioco.

Io e la mia scommessa! Dove c'è un inizio c'è una fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora