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Sono le 6 in punto di mattina e la sveglia suona. Sbadiglio e come al solito ci metto una vita anche solo ad uscire da sotto alle coperte.

<<Poi me lo ripaghi tu il timpano rotto>> dico alla sveglia lamentandomi mentre la spengo allungando il braccio sul comodino.

<<Vedo che ci stiamo svegliando di buon umore>> interviene Carola mentre chiude il suo borsone per la prima lezione di danza. <<Dio ma a che ora ti sei svegliata?>>. <<Più o meno un quarto d'ora fa, ho la prima lezione alle 6.30>>. <<Classico?>> domando mentre mi alzo e mi stropiccio gli occhi. Carola ride al mio gesto. <<Si, classico, ma prima almeno un quarto d'ora di stretching, quindi mi sa che mangio due fette biscottate e corro: è il primo giorno, non voglio essere in ritardo>> prende il borsone sulle spalle e andiamo assieme in cucina, dove già ci sono Albe, Tommaso, Serena, Luigi e Nicol.

<<Fai bene, buon allenamento. Buongiorno gente!>> entro in cucina salutando Carola che se ne va ed unendomi agli altri. Mi verso giusto una tazza di latte e poi mi siedo accanto a Luigi per mangiare giusto qualche biscotto.

La prima lezione di oggi è la palestra alle 7:00 ed onestamente non mi entusiasma per nulla. Non sono mai stata una tipa molto sportiva oltre a quei pochi anni di danza che ho fatto, ergo: è una botta in fronte, specialmente a quest'ora del mattino.

<<Christian, Nunzio e Mirko sono già scesi?>> chiedo a nessuno in particolare alzandomi. <<Si Ali, tipo 10 minuti fa, poco prima di Carola. So andati tutti e 3 a posare le borse in sala relax e poi dritti a lezione con mezz'ora di anticipo>> mi risponde Nicol, poi entrambe posiamo le tazze nel lavello e ci dirigiamo in camera nostra.

Preparo le cose da mettere in palestra e mi faccio una bella doccia. Dopo circa una mezz'oretta sono pronta e torno in salotto con uno zainetto.

<<Ma buongiorno>> sento da dietro due mani sui fianchi e quando mi giro trovo Alex ancora mezzo addormentato. <<Giorno! Ti prego ale me lo fai un sorriso ogni tanto?>> gli sorrido mentre seguo sia lui che Luca a tavola, visto che ancora devono fare colazione, ma già sono vestiti. <<Ma come sei simpatica già di prima mattina>> mi risponde scherzando ed accenna un sorriso, che ricambio vittoriosa. <<Dio già sei pronta?>>. <<Si Lu, in realtà stavo anche per scendere>> gli spiego poggiandomi allo schienale della sua sedia con le braccia. <<Dai ci aspetti?>> continua Alex. <<Muovetevi ja, sto aspettando anche Tommy e Flaza>>. <<Ao ma perché c'hai tutta st'ansia, pare che devi correre, sta serena>> si intromette Inder. <<Tesy sono calma, semplicemente odio il ritardo, quindi non mi va di esserlo, specialmente il primo giorno>> spiego mentre finalmente vedo tommy e flaza entrare in salotto. Luca ed Alex finiscono di mangiare, recuperano anche loro gli zaini e tutti assieme ci dirigiamo agli studi.

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Dopo l'allenamento mi do una sciacquata e dopo qualche minuto mi dirigo in sala 5 dove per la prima volta sto per incontrare faccia a faccia il mio prof Rudy Zerbi.

<<Permesso? Salve>> dico entrando sorridente ma un po' timorosa. Zerbi è seduto dietro il plexiglas ed io mi posiziono sullo sgabello al centro della sala. <<Ma buongiorno, come stai? Tutto bene?>>. <<Per ora si, ho realizzato un po' di più dove mi trovo e sono davvero entusiasta e grata di essere qui. Ceh io guardo amici da quando ho praticamente 2 anni, quindi è veramente surreale ora ritrovarmici, specialmente sapendo quante persone fuori vorrebbero essere qui, è un onore, veramente un'emozione unica>>. <<Allora io non so molto di te sotto l'aspetto musicale oltre alle cose dette in puntata, ovvero che suoni l'ukulele e non hai mai preso lezioni di canto, quindi spiegami un po' come è nata questa passione per la musica>>. <<Volentieri, la mia passione per la musica è nata in realtà con la danza, perché Mia madre ha una scuola di danza, ha sempre ballato e voleva cercare di avvicinarmi alla sua arte, introducendomi però  involontariamente in un altro mondo. Io passavo lì le ore con lei in sala, sia quando insegnava agli altri, sia quando ero io la studentessa e ricordo che nelle ore buca, quando non aveva lezioni o non appena chiudeva la scuola ci mettevamo io e lei in sala con le canzoni dei nostri artisti preferiti e passavamo il tempo a cantare e ballare lì dentro...era come se fosse un po' il nostro piccolo mondo. Quando poi mi sono resa conto che la mia strada non era la danza, ma la musica lei non ha esitato ad appoggiarmi. In un certo senso ero io che sentivo un po' di averla "tradita", ma al tempo avevo a malapena 9 anni e mi sentivo in colpa anche se chiedevo un bicchiere d'acqua al bar, quindi>> mi emoziono un po' parlando e Rudy lo nota e mi chiede se è tutto apposto ed io annuisco. Non sono triste, è solo nostalgia dei vecchi tempi. <<E quali erano gli artisti che ascoltavate?>>. <<Beh mamma ha sempre amato i musical ed il nostro preferito è "Mamma Mia!", quindi sicuramente gli ABBA, i Beatles, di italiano Pino Daniele, Arisa, Emma, Cremonini, Tiziano ferro. Anche con papà ascoltavo un sacco di musica, specialmente siamo entrambi appassionati dei Queen>>. <<Ed anche papà ti ha appoggiato riguardo la scelta della musica?>> ahia, tasto dolente. <<Diciamo che l'ha sempre vista come un hobby più che come un lavoro serio, almeno per quanto riguarda il mio futuro. Lui è avvocato, teoricamente molto oggettivo e razionale, ma ha da sempre quelle sue diciamo "fissazioni" Ecco, non lo smuovi dal suo pensiero. È ovvio che sia contento del fatto che sto realizzando il mio sogno, ma per lui continua ad essere uno "spreco di tempo" il fatto che io sia qui piuttosto che all'università e a fare legge come lui>>. <<Capisco, ma sai meglio di me che devi fare ciò che ti piace e senti tuo, vero?>>. <<Assolutamente, altrimenti ad oggi non sarei qui>>.

Continuiamo a parlare un po' del percorso che affronterò qui con lui al mio fianco, cercheremo di entrare in vari stili e anche magari di imparare a suonare qualcosa di diverso dal mio fidatissimo ukulele.

<<Sarà un percorso di crescita continua, credo davvero Tanto nelle tue potenzialità e spero che non mi deluderai>> termina Zerbi ed io annuisco ad ogni singola cosa che dice.
<<Spero anche io di non deluderla, cercherò di dare il meglio ed assimilare il più possibile, sono qui per questo ed è quello che voglio>>.

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