*il giorno dopo*
<<No raga mi arrendo, fate voi vi prego>> dico a nessuno in particolare storcendo poi la bocca per il brutto sapore che i palloncini mi hanno lasciato.
Stiamo organizzando una festa per Luca perché ieri in puntata ha raggiunto un traguardo importantissimo, speriamo il primo dei tanti: il disco d'oro.
Inutile dire che non sono capace di gonfiare i palloncini ed hanno lasciato proprio a me questo compito, pur conoscendo le mie scarse abilità.
<<Dai qua impedita, faccio io su su. Carichi per stasera, bisogna festeggiare!>> subito riconosco la voce di Alex al quale porgo il pacchetto di palloncini da gonfiare. È particolarmente elettrizzato e la cosa non può far altro che rendermi felice.
<<Oh stai bello carico eh? Dai raga, Ditemi cos'altro posso fare, i palloncini non mi appartengono>>.
<<Ali aiutami un po' ad appendere questi festoni ai pilastri su>> mi dice Mattia e subito faccio ciò che mi dice.
Dopo qualche minuto arrivano in casetta Dario, Serena, Christian e Carola con vassoi e vassoi pieni di cose da mangiare...mi si illuminano gli occhi.
Subito aiuto i 4 con le varie cose e per prima prendo la torta, per evitare che l'attentissima Carola possa farla cadere a faccia a terra da un momento all'altro.
<<Chissà che bello eh>> penso a voce alta sedendomi accanto a Luigino sul divano.
<<Cosa?>> perspicace.
<<Riceve un disco d'oro. Ceh pensa che soddisfazione. È praticamente il risultato del duro lavoro e la prova del fatto che come artista piaci>> gli spiego ciò che penso stendendomi e poggiando la testa sulle sue gambe.
<<Beh, sicuramente tutti qui aspiriamo a quello. Pian piano, col tempo, ce la faremo tutti, ne sono sicuro>>.
<<Sei propositivo eh? Non ti ci facevo il tipo>>.
<<Infatti generalmente non lo sono, solo che ció che ho detto lo penso davvero>> rimaniamo in silenzio per un po', o meglio fino a quando non sentiamo la porta aprirsi.
Nel panico più totale pensando che fosse Luca a star entrando io e Luigi ci alziamo di scatto per metterci davanti alla porta con gli altri e ad urlare "Sorpresa!" Per il festeggiato.
<<Wow, che succede qui?>> falso allarme, è solamente cosamary appena rientrata dalla prima lezione con la celentano suppongo.
Non ho parlato molto con la ballerina nelle ultime 24 ore onestamente, non mi ispira più di tanto. Al contrario ho cercato di attaccare un po' di più bottone con Aisha, ma è molto timida, quindi non mi va di oltrepassare il suo spazio vitale.
<<Ok ragazzi, era un falso allarme questo qui, ma Luchino ci ha effettivamente messo meno tempo del previsto e sta arrivando per davvero questa volta>> Dario rientra in casetta dopo aver controllato se Luca fosse nei paraggi.
Ci posizioniamo come 2 secondi fa e quando finalmente il cantante entra si scatena il caos più totale.
Subito corro e gli salto addosso, fortunatamente mi prende subito al volo ed avvolgo le mie gambe attorno al suo corpo.
<<Ieri non ho avuto occasione di parlarti e complimentarmi, sono tanto tanto fiera di te Luchi'>>.
<<Ti voglio bene Ali>>.
<<Pure io, tantissimo>>.
<<Si ok, adesso possiamo porre fine a questo incontro fin troppo ravvicinato?>> Alex fa un colpo di tosse e poi pronuncia la frase che ci fa staccare ridendo per la reazione del mio ragazzo.
Subito mi avvicino a quest'ultimo mentre gli altri si complimentato con Luca o iniziano a mettersi del cibo nei piatti.
<<Ehi>> gli rido quasi praticamente in faccia e lui in risposta fa la solita smorfia che fa quando qualcosa gli dà fastidio.
<<La stai facendo di nuovo>> gli faccio notare.
<<Cosa?>> domanda scocciato.
<<Quella smorfia che fai involontariamente quando qualcosa ti infastidisce>> mi avvicino ancora di più al suo viso e porto le sue mani sui miei fianchi. Lui resta impassibile.
<<Tanto non riesci a tenermi il broncio>> lo provoco.
<<Invece si, ma non stasera>> avvicina ancora di più le nostre labbra ma all'ultimo si allontana e capisco che me la farà pagare.
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Fix me up
Fanfiction[COMPLETA] È vero quando dicono che trovi la persona giusta quando non te lo aspetti, quando dicono che aspettare ne varrà la pena, perché poi sarai felice davvero. Eppure io fino a quando non l'ho incontrato non ci ho mai creduto.