Fix me up

60.

Rientrati in casetta noto subito in camera di Rea, Sissi e Nicol il letto di Ale privo di lenzuola e tutte le sue foto e cianfrusaglie completamente assenti. Sorrido tristemente e vado in gradinata stendendomi a pancia in su sull'ultimo gradino in alto.

Resto così ferma a pensare per chissà quanto, quando tutti arrivano qui dicendo che maria deve parlarci. Sfide della settimana e non siamo tornati neanche da un'ora.

Ancora una volta la Pettinelli mette in sfida Tommy, tra l'altro con una ragazza a cui Luca ha scritto un inedito.

Non credo che il più piccolo della casa abbia preso l'ennesima busta rossa con piacere, specie visto e considerato che settimana prossima in sfida ci sarebbe andato lo stesso perché ultimo anche nella classifica di J-Ax oltre che a quelle delle precedenti puntate.

Dopo aver parlato della sua sfida se ne va velocemente in camera ed io lo raggiungo, avendo notato come stesse per scoppiare a piangere.

Non a caso entrata in camera sua lo trovo steso sul letto con il viso affondato nel cuscino.

<<Zio Tommy, hei>> gli faccio sentire che ci sono col soprannome che si fa dare da quando siamo entrati, nonostante sia tra i più piccolini qui dentro.

Mi siedo accanto a lui, che subito si rialza e si lancia fra le mie braccia. Lo stringo forte mentre lo sento singhiozzare e durante il nostro abbraccio fanno il loro ingresso in stanza Luigi, Simo e Luca.

<<Ne hai superate tante di ste sfide oh, perché mo ti stai buttando così giù Tommy?>> ci stacchiamo e ci sediamo tutti e 5 sul letto.

<<Proprio perché è l'ennesima sfida, non ce la faccio più>>.

<<Effettivamente sta quasi diventando un accanimento>> gli da ragione il Simone, seduto dietro di me.

<<Tu mettici te stesso come sempre. Guarda che da quando sei entrato fino ad ora hai fatto dei progressi esagerati, credimi, se non lo pensassi non te lo direi neanche>> continuo mentre gli altri annuiscono dandomi ragione.

Restiamo per un po' a parlare con Tommaso e quando ritorniamo in gradinata Mattia sale sul gradino più alto e mette le mani davanti alla bocca come a formare un megafono in modo da farsi sentire da tutti. Ci mettiamo in cerchio e al centro di tutto mettiamo il biondino che si sta ancora asciugando le lacrime.

<<Forza ragazzi, direi di fare un grosso applauso d'incoraggiamento a Tommy!>> urla il ballerino di latino, e noi lo seguiamo a ruota battendo le mani e schiamazzando.

Abbraccio generale e poi tutti a riposare. Io passo un bel po' di tempo a parlare con Carola Della puntata e delle cose che ci sono piaciute di più e di meno. Dopo mi metto sul divano e passo almeno una mezz'oretta a leggere.

Alquanto annoiata vado in camera di Alex e lo trovo seduto sul letto a fissare il vuoto.

<<Tutto bene?>> domando sedendomi accanto a lui e poggiando la mia testa sulla sua spalla.

<<Abbastanza>> mi risponde intrecciando le nostre mani.

<<Rabbia per il voto, per la sfida o per il bigliettino?>> dico infine riferendomi al continuo del gioco dei bigliettini della scorsa settimana, dove qualcuno (ovviamente anonimo) ha detto che Ale è pesante e dovrebbe prendere la vita con molta più leggerezza.

Non nego che ciò che era scritto su quel pezzettino di carta era (ed è) in realtà vero, ma non ho voglia di discutere.

<<Mi è dispiaciuto il fatto che la performance gli dia piaciuta meno o non tanto quanto le altre. Ci ho lavorato molto, sono uscito completamente dalla mia zona comfort con sta "Believer" degli Imagine Dragons. Boh, probabilmente non ero credibile>>.

<<Sarà, a me sei piaciuto invece>>.

<<Però mi fa piacere fare una sfida, almeno canto di più e mi metto anche in gioco no?>>.

<<Sicuramente, poi a tutti prima o poi capiterà una sfida: sarà solo un ulteriore modo per crescere>>.