47.

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Il piccolo party organizzato da Luca e serena ha inizio ed è impossibile scansarsi le lamentele di D'Alessio sul fatto che l'alcool fosse indispensabile in queste occasioni, ma inutile dire che non ci è stato dato. Fatto sta che è una serata piacevole: abbiamo ordinato le pizze, mangiato dei dolci che Nicol e Rea hanno preparato e ballato per tutta la casetta praticamente. Sto passando molto tempo con Christian, le ragazze, Luigi e Simone, ma non vi è neanche la minima traccia di Alex. Effettivamente non lo vedo da prima di prepararci e la cosa è alquanto strana visto che di solito per i consigli sul cosa indossare si affida a me e Luigino, i suoi stilisti personali.

<<Albe, hai visto Alex?>> chiedo al primo che mi ritrovo davanti. <<No, in realtà non lo vedo dall'inizio della festa se non prima, non saprei dirti>>. <<Va bene, grazie>>.

Vado in cucina e mi verso un bicchiere di coca cola per rimanere sveglia.

<<Sei già stanca?>> mi prende in giro Luigi raggiungendomi al bancone. <<Diciamo che è stata una giornata carica di cose, ma te mi sembri bello attivo a differenza mia, sbaglio?>>. <<Oh no, hai totalmente ragione. Diciamo che un po' mi mancava fare festa, quindi mi sto scatenando>>. <<Non si era proprio notato...senti, ma con Carola?>> gliela butto lì. I due sono sempre più uniti e la ballerina ormai parla solo di lui, mi sembra giusto tastare il terreno. <<Con Carola cosa?>>. <<Dai Lu, non fare il finto tonto. È palese ci sia qualcosa, ma io voglio sapere precisamente che cosa>>. <<Non lo so neanche io, so solo che qualunque cosa sia mi piace e voglio che continui>>. <<Mi basta sapere che siete entrambi felici ed io sto bene, solo non fatevi del male a Vicenda: nessuno dei due se lo merita>>. <<Sei tanto tanto dolce e tanto tanto speciale piccola Ali>> mi raggiunge al mio lato del bancone e mi abbraccia. Anche io lo stringo forte a me, sento di aver trovato un vero e proprio fratello, che so ci sarà sempre quando ne avrò bisogno. <<Dai, ora vai a cercare il tuo principe azzurro>> ritorna dagli altri a ballare in gradinata ed io faccio ciò che mi ha detto.

Nel giardino all'entrata non c'è, faccio un giro veloce per le camere e neanche lo trovo. Arrivata in camera sua vado a controllare anche il giardino che affaccia all'interno della casetta.

<<Ale, sei qui?>> mi affaccio fuori e lo vedo (finalmente), però non è solo.
<<Hei, sono qui, successo qualcosa?>>. <<Ehm no, semplicemente nessuno ti vedeva in giro da un po' e sono venuta a vedere che fine avevi fatto>> spiego non lasciando la maniglia della porta, quasi fosse un appiglio. <<Capito, ero qui a parlare con Sissi, tutto ok tranquilli>>. <<Va bene>> faccio per andarmene dipingendomi in volto l'espressione più falsa di sempre. <<Guarda che se vuoi restare puoi eh, anzi anche meglio, Alex da solo è insopportabile>> finalmente sento la voce di sissi, che però parla solo per cortesia, alla fine scherzando con ale. <<Ma sta zitta>> controbatte lui dandole una leggera spinta. <<In realtà avevo promesso un ballo a chri, quindi è meglio che vada, si lega le cose al dito e voglio mantenere la parola data>> invento una scusa e poi alla fine rientro. Dubito abbiano anche minimamente sentito ciò che gli ho detto visto che subito tornano a parlare.

Ritorno in salotto e mi siedo sul divano, mentre in gradinata gli altri sono ancora a fare festa.

<< Non vieni a ballare?>> il solito cantate ricciolino si fa notare, poggiato al muro del corridoio che divide gradinata e salotto. <<No Simo, grazie, ma non mi va>> mi appoggio per bene allo schienale ed viene a sedersi accanto a me. <<Tutto ok? Successo qualcosa?>>. <<Si tranquillo, tutto apposto>>. <<Mh, non ti vedo molto convinta, quel broncio dice tutto il contrario. Che hai?>>. <<Alex...bon si vedeva da ore, sono andata a cercarlo ed era fuori a parlare con Sissi>> gli spiego leggermente innervosita e vedo che Lui fa una faccia alquanto stranita. <<Ma chi è sissi scusa?>> rido alla sua schiettezza. <<Quella nuova simo, quella nuova>>. <<Ah, quella a cui hanno dato il banco>>. <<Esattamente>>. <<E che cosa ti ha dato fastidio?>>. <<Che boh, siamo tutti qui a festeggiare assieme e lui si estranea, con lei poi. Stavano tutti e due a ridere e scherzare, manco si conoscessero da una vita...non lo so, mi ha dato fastidio>>. <<E gliel'hai detto?>>. <<Ma no, ho inventato una stronzata e sono ritornata qui. Non volevo rovinarmi l'umore, ma alla fine non ha funzionato e mi si è rovinato lo stesso. Ceh io non dico che deve stare h24 con me, non sono proprio il tipo di ragazza che vuole stargli azzeccata e controllare ogni suo movimento, però boh...non lo so perché sto reagendo così, non è da me>>. <<Dai che te lo rialzo il morale, su vieni con me>> si alza e mi porge la mano per farmi fare lo stesso. Con lo sguardo lo imploro di no, ma lui insiste e alla fine cedo. Nel giro di 5 secondi mi ritrovo in gradinata a ballare con tutti gli altri ed effettivamente il malumore di prima leggermente svanisce.

Verso le 2 la festa finisce e mentre altri vanno dritti spediti a letto io rimango con Christian, Simone, Mattia, Luigi, Tommaso, Albe, Dario e Guido a pulire il macello lasciato, visto che noi non abbiamo aiutato ad addobbare.

<<Dai raga, però ci stava una festicciola del genere>> inizia a parlare Dario mentre impila vari bicchieri sporchi.
<<Ma si, dopo tutte le pressioni di questi giorni effettivamente bisognava respirare un po'>> gli da ragione Albe. <<Secondo me dovremo fare cose del genere più spesso, ci stanno un sacco>> continua ancora Mattia. <<Raga ma Alex non si è visto per tutta la sera, che morte ha fatto?>> la domanda di Christian mi risveglia dai miei pensieri e inconsciamente sospiro scocciata. <<Vero, alla fine lo hai trovato Ali?>> si accoda Luigi. <<Si, era nel giardino che affaccia su camera di Albe e company a parlare con Sissi>> cala il silenzio, forse perché notano il mio tono irritato o forse perché la pensano al mio stesso modo, non lo so, fatto sta che il gelo regna sovrano. <<Guardate che potete parlare eh, non vi mangio mica>> cerco di spezzare la tensione creatasi. Christian mi viene vicino e mi abbraccia, gesto che subito ricambio perché sento di averne bisogno.

Ma come si dice? Quando parli del diavolo spuntano le corna.

<<Hei, allora? Come è andata la festa?>> la voce di Alex si fa spazio in cucina, dove il silenzio continua ad essere parte integrante. <<Esatto, ci avete lasciato qualcosa da mangiare?>> anche la voce squillante di sissi arriva alle nostre orecchie. Io non rispondo a nessuno dei due, mi stacco da Christian e gli lascio un bacio sulla guancia intenzionata ad andarmene il prima possibile per non rispondere male a nessuno.

<<Si è fatto tardi, vado a letto. Buonanotte>> lascio un bacio sulla guancia anche a Simone, che oggi si è dimostrato davvero una persona carina, e a Luigi e poi me ne vado in camera senza degnare di uno sguardo Alex e la sua "compagna di chiacchierate".

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