<<Ali, guarda che qualcosa devi mangiare>> Carola si siede difronte a me a tavola, mente io continuo ad arrotolare gli spaghetti al sugo di serena attorno alla forchetta, senza però portarli mai alla bocca.
La somma dei voti (e quindi la media) delle varie classifiche fatte in questi mesi ha portato Nicol all'eliminazione ufficiale da amici.
Ho lo stomaco chiuso e la sola vista del piatto enorme di pasta che la ballerina davanti a me mi ha fatto mi fa solamente venire la nausea.
Non fraintendetemi, Serena cucina bene ed io mangio di tutto, ma ora qualunque cosa (anche la più buona del mondo) Mi farebbe passare l'appetito.
<<Se non vuoi la pasta c'è il suo tiramisù in frigo>> semplicemente annuisco posando la forchetta nel piatto e tirando un sospiro profondo.
<<Immagino come ti senti Ali, Nicol era un po' la mamma di tutti...è brutto da dire, ma prima o poi capiterà a tutti. Passerà>> si alza e mi viene vicino. Io mi volto verso di lei alla mia destra e la abbraccio da seduta.
<<Ti voglio bene Caro, tanto>>.
<<Anche io te ne voglio, ma te ne vorrei di più se mangiassi qualcosa>> mi indica con la testa il piatto davanti a me ancora pieno, ma scuoto la testa staccandomi dall'abbraccio.
Mi alzo e porto il piatto in cucina, butto la pasta ed inizio a lavare il piatto, mentre sento Carola lasciare la stanza.
L'aria in casetta stasera è talmente tesa da poterla tagliare con un coltello.
Come ha detto Carola prima, Nicol era praticamente la mamma di tutti. Non averla più qui in casetta sarà effettivamente strano e mi ci vorrà un po' per abituarmi ed accettare il fatto che sia fuori.
Non parlavo mai a nessuno del mio rapporto con Nicol, quasi come se lei fosse oro da nascondere ai ladri. Sicuramente c'erano persone a lei più legate di me, ma non per questo va sminuito il nostro di rapporto.
Asciugo il piatto e lo metto a posto, poi mi appoggio al bancone e chiudo gli occhi cercando, in modo del tutto fallimentare, di svuotare la mente.
<<Si sente la sua assenza, adesso ci starebbe urlando la buonanotte>> la voce di Alex mi riporta alla realtà.
Resta dall'altro lato del bancone e si siede su uno degli sgabelli.
<<Me lo aspettavo, ma è stato brutto comunque. Odio quando qualcuno se ne va e lascia questi vuoto qui in tutta la casa. Una cosa è che io ci rimanga male perché avevo un particolare rapporto con una persona, un'altra è se invece questa persona era talmente legata a tutti che è come se una piccola parte del tuo cuore andasse via con lei...come con Tommy, guido, elisabetta>> penso ad alta voce.
<<Carola mi ha detto che non hai mangiato niente>> azzarda.
<<Carola è una spia e dovrebbe pensare alle sue galline>> urlo l'ultima parte della frase per farla sentire alla diretta interessata.
<<Devi mettere qualcosa in pancia, se no svieni!>> controbatte urlando dall'altra stanza.
<<Ma mica svengo se per una sera non mangio!>> continuo ed Alex se la ride sotto i baffi.
<<Ascolta Carola e mangia>> entra in cucina Luigi con in mano un pacchetto di sigarette e il solito accendino.
<<Ecco l'avvocato del diavolo>> commento e lui mi fa (scherzando) la faccia storta prima di uscire.
<<Dai, ti va un po' di tiramisù? Nicol ha detto di mangiarlo e, se non lo fai ora, sai bene che domani Christian se lo spazzola tutto. Quanto ti conviene perderti l'ultimo tiramisù?>> il cantante prende il fatidico dolce dal frigo e due cucchiaini, poi me ne porge uno e si risiede al suo posto.
Sospiro ancora una volta e affondo il cucchiaino nel tiramisù migliore che io abbia mai assaggiato.
<<Devo farmi dare la ricetta, è troppo buono>> dice lui mangiandone un po'.
<<Non riusciresti mai a rifarlo uguale, è ineguagliabile>>.
<<Fu buono quando lei e sere misero quel cucchiaino di nutella sul fondo dei monoporzione. La svolta>> mi ricorda di qualche settimana fa.
<<Mamma mia si>>.
<<Ah, allora ce l'ha fatta a convincerti eh? Ho scelto la persona giusta. Bravo soldato>> la ballerina della celentano ritorna in cucina, dando poi una pacca sulla spalla al cantante della cuccarini.
<<Ne voglio un po' anche io>> continua poi sempre lei. Prende un cucchiaino dal cassetto dove sono riposte le posate e tutti e tre mangiamo il dolce.
<<Che ne pensate della New entry?>> chiede Caro riferendosi ad un nuovo cantante che ha voluto far entrare Rudy, Calma.
<<C'è di meglio>> commentiamo sia io che alex in coro senza volerlo. Ci guardiamo e ridiamo, mentre Carola alza gli occhi al cielo e sospira.
<<Credo di abbandonarvi, ho bisogno di dormire>> poso il mio cucchiaino nel lavello e sbadiglio involontariamente.
<<Ti accompagno>> dice alé e onestamente non me la sento di controbattere.
In questi giorni mi sto sciogliendo un po' di più con lui. Ho visto che si è effettivamente allontanato da cosmary e sta cercando di riprendere tutte le nostre vecchie abitudini: tornare dalle lezioni assieme, ripetere i pezzi l'uno con l'altra, darsi una mano per la spesa.
Sono tante piccole cose da fuori insignificanti, ma per me sono la quotidianità che caratterizza una coppia.
Arrivati nella mia camera noto che serena non c'è, quindi invito Alex a restare un po'.
Si butta a peso morto sul mio letto e si toglie le scarpe.
<<Vieni qui dai>> sbatte la mano ad posto libero accanto a sé.
<<Vado a mettere prima il pigiama e ti raggiungo, aspetta due minuti, voglio stare comoda>> prendo il pigiama da sotto il cuscino e mi avvio in bagno.
Mi cambio, mi strucco, lavo i denti e dopo aver diviso le cose pulite da quelle sporche ritorno in camera.
Poso gli abiti nell'armadio e quando mi volto verso il letto vedo Alex dormire. Sarà crollato. In una mano ha la pallina antistress che aveva regalato a Nicol a natale, lei l'avrà sicuramente dimenticata qui.
Alex non lo mostra, ma Nicol gli manca da morire. Loro due avevano probabilmente uno dei legami più belli qui dentro e vederla andar via così velocemente non è stato affatto bello: il tempo di vedere la classifica e Nicol aveva già abbandonato lo studio.
Per lui poi vige la regola "NON piangere in pubblico", scritta nella sua mente in grassetto maiuscolo nero e sottolineato per bene, giusto per tenere vivo il concetto.
Non sia mai che mostra le sue fragilità.
Prendo una coperta piegata e posta sul letto di Serena e la metto addosso ad Alex, visto che mi sarebbe impossibile alzarlo e metterlo sotto le lenzuola. Mi stendo accanto a lui e mi allungo poi verso il comodino per spegnere la luce.
Resto ad osservarlo per un po' nella sua calma e nel suo silenzio, cose che lo caratterizzano così tanto da non sorprendermi neanche più come un tempo.
Agli inizi, essendo un'eterna logorroica, non capivo come facesse a starsene sempre nelle sue, ma adesso si.
Sento la sua mano sul mio fianco, poi pian piano mi avvicina a se.
Non so se è una cosa voluta o no, ma non mi ritraggo ed anzi, mi accoccolo ancora di più.
Stasera ho bisogno di affetto in più e devo mettere da parte l'orgoglio, anche solo per un po'.
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Fix me up
Fanfiction[COMPLETA] È vero quando dicono che trovi la persona giusta quando non te lo aspetti, quando dicono che aspettare ne varrà la pena, perché poi sarai felice davvero. Eppure io fino a quando non l'ho incontrato non ci ho mai creduto.