43.

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Ci tengo a precisare che non ho nulla contro Sissi, ma questa storia ha bisogno di un po' di drama che ancora non vi è stato dato. Non facciamo diventare le cose troppo piatte. Poi ci tengo anche a dire che le parole all'interno del testo della canzone le ho cambiate davvero. Ascoltatela, è davvero bella. Grazie dei 40k, davvero non vi merito. Love u.

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La gara tra noi cantanti termina con Rea al primo posto, me al terzo ed Ale (la ragazza che ha preso il posto di elisabetta) ultima. Teoricamente sarebbe dovuta andare in sfida, ma la produzione ha in realtà deciso di aggiungere un banco per la sua sfidante: Sissi. Come artista mi ispira, come persona un po' meno, ma insomma: non si giudica un libro dalla copertina, significa che dovrò leggerlo a fondo...molto a fondo. Continuano le conferme delle maglie, fino a quando non arriva il mio turno.

<<Alice, maglia a rudy>> poso come al solito la felpa davanti al mio coach e poi ritorno al centro dello studio. <<Che cosa le fai cantare oggi?>>. <<Allora, in settimana Alice ha avuto un po' di problemi con una canzone che io le ho assegnato di proposito, ovvero "Scatole" dei Pinguini Tattici Nucleari. Vorrei tanto che cantante quella>> ecco qua la fregatura della puntata, stava andando tutto troppo bene, ma va bene così. Prima o poi avrei dovuto farla, quindi. <<Va bene>> annuisco semplicemente e poi faccio cenno a Simone il fonico di portarmi uno sgabello come programmato durante le prove generali. <<Ehm, questo rudy ancora non lo sa, ma ho cambiato qualche parola, giusto per renderla ancora più...personale, ecco>> sia il mio prof che maria annuiscono, indosso le ear e parte la base.

<<Mio padre ha sempre fatto l'avvocato
Odia chi si lamenta, gli invidiosi e gli ottimisti
Ha sempre poco tempo per l'amore
E tutte le altre cose inventate dai comunisti
Il suo diploma e la sua laurea stanno appesi in soffitta da vent'anni
In una teca polverosa
E da piccola sognavo anch'io di avere una teca
Che dicesse che so fare qualche cosa

Lui avrebbe voluto che facessi gli studi da avvocato Oppure da architetto
Ma io volevo fare la cantante
A suonare la chitarra, passavo le mie sere
Ricordo un giorno mi prese da parte
Mi disse, "Non capisci proprio un cazzo della vita
Perché solo a chi si sporca le mani
È concesso il privilegio di avere una coscienza pulita"

Sì, ma io non sono come te
Di quello che sarò tu che ne sai?
Sì, ma io non sono come te
Vedi di non dimenticarlo mai

Ed un po' come un testimone di Geova
Il mio futuro spesso suonava al campanello
Ed io non ci provai neanche ad aprire
Solo per diventare un avvocato o un architetto
Io volevo far piangere la gente
E davanti a un tribunale nessuno si commuove
E poi le case in fondo sono solo scatole
Dove la gente si rifugia quando fuori piove

E poi un giorno sono andata ad Amici
Era per studiare musica al posto dell'università
E durante i mesi tra una sfida e l'altra
Ho ripensato spesso alle parole di papà

Sì, ma io non sono come te
Di quello che sarò tu che ne sai?
Sì, ma io non sono come te
Vedi di non dimenticarlo mai

E adesso anche io c'ho una soffitta
Ed un pezzo di carta in una teca pulita
E non faccio l'architetto o l'ingegnere
Mio padre in qualche modo ha accettato la mia vita
Gli dicevo, "Io non sono come te
Io sono diversa, io sono migliore"
Ma le canzoni in fondo sono solo scatole
Dove la gente si rifugia quando fuori piove>>.

Finisco di cantare il pezzo con gli occhi un po' lucidi, ma senza versare una lacrima. Sono fiera di come ho cantato, delle nuove cose che ho scritto e di come manderò al diretto interessato questa esibizione per dirgli che è lui a "non capire un cazzo della vita". Lancio uno sguardo a Zerbi che, fortunatamente, vedo entusiasta e la cosa mi mette a mio agio, perché significa che ciò che dovevo fare l'ho fatto bene. Mi alzo dallo sgabello che prontamente Simone viene a riprendere e poi aspetto il giudizio dei prof.

<<Allora rudy? Che dici?>>. <<Brava, brava, brava. Hai superato questa paura, hai raccontato davvero una storia che sentivi dentro e si è visto. Maglia assolutamente confermata>>.

Quando vedo che maria sta per rimandarmi a posto prendo parola.

<<Posso sentire anche il parere delle altre due prof se possibile maria?>> domando dondolandomi sui talloni.

<<Certo, Lorella?>>. <<A me piaci molto Alice, credo si sia capito. Oggi sei stata particolarmente toccante, mi sono commossa. Quindi complimenti>>. <<Grazie mille>>. <<Anche a me oggi hai colpito molto, ti avrei anche io riconfermato la maglia, assolutamente. Senza alcun dubbio una delle esibizioni più belle fino ad ora. Questo è sicuramente quello che farai nella vita> si esprime positivamente anche la pettinelli e non potrei essere più felice. <<Grazie, davvero>>.

<<Come come come? Scusa maria, ho sentito bene?>> si intromette zerbi nel discorso e già so che ci sarà da ridere. <<Cosa vuoi carciofo?>> la pettinelli ribatte. <<Scusa, tu non eri quella che voleva mandarla a casa?>>. <<Si rudy, ma le persone possono anche cambiare idea. Anche settimana scorsa le ho detto che è stata brava, mi sbaglio?>> io semplicemente annuisco ridendo.
<<Sai cosa è successo pettinelli? Secondo me ti sei fatta un giretto sui social, hai visto che Lei piace e adesso ti senti in dovere di dirle solo cose belle, come è successo anche con Alex e luigi d'altronde>>. <<Senti, io non ho aperto proprio nessun social, sto solo giudicando quello che ho visto e ti dico che tutti e tre quelli che hai nominato sono cresciuti molto rispetto all'inizio del programma. Basta>>. <<Ah come sei smemorina, ti ci vorrebbe qualche ripasso di amici. Che ne dici maria, le diamo ripetizioni?>> finito il teatrino tra i due prof torno a posto con la mia amatissima felpa e una grandissima soddisfazione. Piacere a tutti e tre i prof e al pubblico era ciò a cui puntavo e averlo reso realtà mi rende davvero davvero fiera di me, del mio lavoro e anche delle lacrime che ho versato per questo pezzo, perché anche quelle sono servite in fin dei conti.

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