<<Vi prego, ditemi che è uno scherzo>> entrata in sala relax ciò che vedo è una lavagna con su scritto "Compito di solfeggio".
È la fine.
<<Dai è tipo uno scherzo di Maria>> spero piuttosto che credo.
So benissimo che sono non importanti, di più, per diventare quello che voglio diventare nella mia vita, ma non ho mai amato le lezioni di solfeggio. Ciò nonostante il fatto che il nostro insegnante Giovanni Sciabarrasi sia davvero bravo in quello che fa, dal suonare il piano all'insegnare.
Mi siedo sulla gradinata accanto a Luigi e gli frego i suoi amati occhiali bianchi dalle lenti nere che sta indossando anche adesso. Credo sia affranto quanto me, perché non mi prende neanche a parole come fa di solito quando gli rubo sti cosi qua.
Dopo quale minuto la mia stessa scena si ripete e tutti entrano sorridenti e poi si siedono col muso lungo. La produzione ci chiama e tutti ci dirigiamo nella seconda palestra dove dall'inizio dell'anno si sono tenute le lezioni di solfeggio.
<<Buonasera ragazzi, sono felice siate tutti di buon umore>> come se questi sorrisi fossero frutto di divertimento e non di nervosismo giova, sicuramente.
Ci sediamo ognuno al proprio posto mentre il prof inizia a parlare.
<<Allora, facciamo una verifica di tutto quello che abbiamo fatto fin oggi, ok?>>.
<<Dal day 1 fino ad oggi?>> chiede stupidamente Luca e il nostro insegnante semplicemente annuisce.
<<Io comunque darò dei voti alle vostre interrogazioni e quindi poi farò una classifica in base alle vostre valutazioni. Poi da questa classifica nasceranno delle conseguenze>> bene, grazie per la poca ansia aggiunta a quella già presente.
Inizia con Simone, poi ancora Luca, Nicol, Albe e alla fine rimaniamo solo io e Luigi.
<<Alice, in piedi per favore>> sto pregando nella mia mente, giuro lo sto facendo.
<<Allora, dimmi chi è che ha dato il nome alle note?>> ok la so, la so.
<<È stato Guido D'Arezzo, basandosi sulle sillabe iniziali contenute nella prima strofa dell'inno a San Giovanni Battista di Paolo Diacono>> spiego.
<<Molto bene. Quanto è un ottava diviso due?>>.
<<Un sedicesimo>>.
<<Mi dici due figure per riempire la battuta di sei ottave?>>.
<<No, non la ricordo>> arriccio il naso leggermente dispiaciuta.
<<Sono due semiminime puntate. Va bene, ultima domanda e poi passiamo al solfeggio. Di quante semicrome ho bisogno per riempire una battuta di quattro quarti?>>.
<<Uh...ehm 16 semicrome?>>.
<<Corretto. Allora prendi gli spartiti, facciamo il numero 33>> prendo il foglio dalla sedia di Rea che è stata interrogata prima di me e cerco l'esercizio numero 33.
<<Ok, allora: un re, do, re, si, re la>> dico solfeggiando accompagnandomi col movimento delle mani che ci ha insegnato sciabarrasi.
<<Perfetto, hai finito, passiamo a Luigi. Resta qui e non andare ancora che mi serve un testimone>>.
<<Certo>> sbircio il voto che scrive alla lavagna accanto al mio nome: 7½. Mi risiedo e aspetto l'interrogazione di lu, al quale ridò gli occhiali da sole come se fossero un portafortuna.
STAI LEGGENDO
Fix me up
Fanfiction[COMPLETA] È vero quando dicono che trovi la persona giusta quando non te lo aspetti, quando dicono che aspettare ne varrà la pena, perché poi sarai felice davvero. Eppure io fino a quando non l'ho incontrato non ci ho mai creduto.