Neanche il tempo di mangiare qualcosa in cucina che noto Simone sulle gradinate con la testa fra le mani, sicuramente starà piangendo.
Anche per lui non è stata una puntata difficile, anzi oserei dire che è stata una settimana (se non 2) bella difficile. Non ho capito il comportamento di zerbi, nonché suo prof, verso di lui: prima gli piace e lo fa entrare al posto di giacomo, poi gli piace, poi no, poi no, poi ancora no.
Adesso ha una sfida arretrata da affrontare perché arrivò ultimo in non ricordo neanche quale classifica, poi se la vincerà zerbi gli sospenderà la maglia.
È assurdo come lo stanno trattando, lo strattonano a destra e a sinistra, come una di quelle bomboniere che hai conservato giusto perché siete parenti, altrimenti già sarebbe nella pattumiera.
<<Hei, che succede?>> mi siedo accanto a lui e subito si fionda fra le mie braccia. Lo stringo forte a me e lo lascio sfogare, è ciò di cui ha più bisogno in questo momento.
Sento le sue lacrime sul collo ed il cuore mi si spezza, ancora una volta, nel vedere anche lui come Andre in questo stato.
<<Ceh in un modo o in un altro io settimana prossima me ne vado a casa, per forza>> singhiozza sempre col viso nell'incavo del mio collo ed io gli accarezzo i capelli.
È strano, ricordo come era il nostro rapporto prima, mentre adesso davvero lo considero un vero amico...chi l'avrebbe mai pensato.
<<Non dire così simo, non è vero. Hai tutte le capacità per stare qui dentro, altrimenti non ci staresti da quasi un mese. Hai una sfida? Caccia le palle e fa il culo all'avversario. Zerbi ti sospende la maglia? Bene, lavorerai per una settimana intera e gli porterai la puntata seguente un pezzo che deve spettinarlo nonostante sia calvo. Non partire già sconfitto, non ti porterà da nessuna parte, o ancor peggio di porterà al disastro prima ancora di agire>> gli faccio alzare il viso per guardarlo in faccia mentre gli dico ste cose, cose che ovviamente penso davvero.
<<Si, ma se dovessi uscire?>>.
<<La gente sa chi sei, conosce ed apprezza la tua musica, perché mai dovresti vederla come una cosa del tutto negativa? Certo non mi vedresti per un po', ma non è che senza questo programma la tua vita arriva al capolinea, anzi: amici è solo un trampolino di lancio per la vita vera che ci aspetta fuori>> ride per la battuta che ho fatto su di me ed io faccio lo stesso.
<<Seppure in qualche modo uscissi dovresti vederne il lato positivo. So che sarebbe difficile, ma sarebbe la realtà dei fatti. Non potrai chiuderti nella tua cameretta per sempre perché non rivedrai più le 4 mura di questa casetta. Ci saranno altre opportunità fuori, e per quanto amici risulti essere la più bella non è l'unica>>.
<<Grazie ali, ti voglio bene>>.
<<Anche io te ne voglio, un sacco>>.
<<Non avresti mai pensato di dirlo eh?>>.
<<No ma infatti, sto scioccata proprio>> ridendo ci rialziamo ed entrambi andiamo in cucina, stavolta sperando di mangiare davvero qualcosa senza essere interrotta.
*un'ora dopo*
<<Salve dottoressa, posso avere anche io un colloquio con lei o c'è bisogno di prendere appuntamento>> stesa sul mio letto noto Alex comparire e poggiarsi accanto allo stipite della porta.Mi prende in giro perché da quando siamo tornati in casetta non faccio altro che da supporto morale agli altri.
<<Guardi, le direi di rivolgersi alla mia segretaria, ma visto che è lei potrei fare un'eccezione ed iniziare sin da subito con la seduta>> mi siedo per bene sul letto e lui ride sedendosi accanto a me.
<<Che onore>> si stende a pancia in su e mi giro a guardarlo.
<<Quanto sei scemo>> mi abbasso verso il suo viso e gli lascio un bacio sulle labbra.
Poggia la mano destra sul mio viso tenendo ancora in contatto le nostre labbra, occupate in un bacio che inizialmente sembrava alquanto casto, ma che ora è molto più passionale, quasi desiderato da un po'.
<<Potrei denunciarla signore>> scherzo staccandomi leggermente dal bacio, che lui però subito riprende.
<<E perché mai?>>.
<<Sono la sua psicologa, non si potrebbe>>.
<<E chi l'ha detto che non si potrebbe? Lei onestamente mi sembra alquanto consenziente>> mi provoca ed io sorrido sulle sue labbra.
Ad interromperci è la mia compagna di stanza Carola, che per farci staccare e per attirare la nostra attenzione fa finta di tossire.
<<Ecco la mia segretaria, prendete appuntamento con lei>> continuo a scherzare con Alex e lui sorride facendomi sciogliere.
<<Oh, non credo proprio che qui in mezzo ci sia bisogno dell'intervento di una segretaria, mi sembra che l'appuntamento fosse già in corso>> risponde la ballerina recuperando una felpa da sopra al suo letto e poi andandosene lasciandoci di nuovo da soli.
<<Dove eravamo rimasti?>> mi domanda il moro, io sorrido e unisco di nuovo le nostre labbra.
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Fix me up
Fanfiction[COMPLETA] È vero quando dicono che trovi la persona giusta quando non te lo aspetti, quando dicono che aspettare ne varrà la pena, perché poi sarai felice davvero. Eppure io fino a quando non l'ho incontrato non ci ho mai creduto.