40.

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Rientrata in casetta con Alex mangiamo ciò che gli altri ci hanno lasciato e me ne vado in camera sola soletta, lasciando gli altri a parlare. Proprio quando sto per unirmi agli altri sento la voce di Maria in filodiffusione. Ma questa povera donna quando torna a casa?

<<Ragazzi mi sentite?>>. Rispondiamo uno sopra l'altro e non si capisce proprio nulla. <<Si Maria, forte e chiara>> risponde Luigi per tutti alla fine. <<Perfetto, Alice scusami, so che sono quasi le 9 di sera, ma potresti un attimo recarti agli studi in sala 5? C'è una sorpresa per te>> continua la conduttrice del programma. <<Per me?>> domando dubbiosa ed incerta, che sorpresa potrà mai esserci? <<Si, per te scema. Vai, fa in fretta su>>. <<Corro>> prendo il giubbino dall'attaccapanni e vado agli studi in più velocemente possibile, perché si gela. Appena arrivata non tolgo neanche il giubbino e curiosa come non mai mi fiondo in sala 5.

Quando entro nella stanza non noto niente o nessuno di diverso dal solito, almeno non fino a quando non noto che collegato alla TV via Skype c'è qualcuno.

<<Hi, hi Alice, I'm here>> sento una voce maschile che parla in inglese, ma dubito sia qualcuno che conosca personalmente. Mi avvicino con sguardo stranito alla TV e quando vedo chi c'è dall'altra parte mi accascio sulle ginocchia e mi porto le mani davanti alla bocca. <<Non è possibile. No no no, non è possibile>> continuo a ripetermi in italiano mentre il ragazzo ride.

Il ragazzo in questione è Finneas O'Connor, cantautore e produttore di sua sorella: niente poco di meno che Billie Eillish.

Mi siedo a gambe incrociate a terra e mi rendo conto che è ormai il momento di dire qualcosa di sensato e anche in realtà di comprensibile per lui, perché dubito abbia capito cosa intendessi dire con dei continui "Non è possibile".

*Nota autrice: ovviamente il dialogo dovrebbe essere in inglese, ma lo metto in italiano.

<<Ciao Alice, piacere sono Finneas. Fu parli inglese no?>>. <<Oh dio, lo so bene. Piacere mio, sono Alice. E si, si, parlo inglese, tranquillo>>. <<Perfetto. Allora, mi dispiace per l'orario, so che lì avete già cenato, ma le ore di differenza per il fuso orario sono tante: qui sono solo le 11 di mattina! Comunque, ti starai chiedendo il perché di questa chiamata>>. <<Si, effettivamente si. Non ho davvero idea di quale possa essere la motivazione, sono ancora in shock, non credo che realizzerò mai di star parlando con te>> ride alle mie parole ed io mi sento tremendamente emozionata, quasi le parole mi muoiono in gola.

<<Beh, questa chiamata è dovuta al fatto che grazie a vari contatti la produzione del programma di cui fai parte è riuscita a mettersi in contatto con me e a mandarmi il tuo nuovo brano "Hornylovesickmess". L'ho ascoltato e mi è piaciuto davvero un sacco, trovo che sia molto attuale e sicuramente piacerà ai giovani. Avevo quindi pensato, si insomma, di produrlo>> eh? <<È uno scherzo?>> sto sognando, per forza. <<Oh no, non lo è. Anzi se vuoi te lo faccio sentire, ho già iniziato a lavorarci>> semplicemente annuisco ancora in trance e quando la base parte inizio a piangere. Sentire il proprio brano prodotto è sempre un'emozione, ma forse stavolta è un po' più speciale rispetto alla scorsa.

<<Allora? Che ne pensi?>>. <<È perfetto>>. <<Mi fa davvero piacere che ti piaccia. Se c'è qualcosa che non ti convince o che vorresti cambiare non esitare a chiamarmi, non importa che ore sono qui. Voglio che esca qualcosa di bello da questa collaborazione e voglio ci sia massima sincerità. Se c'è un pezzo che non ti piace, se l'arrangiamento non è il Massimo o se l'inciso non ti convince dimmelo. È il tuo pezzo e deve piacere prima di tutto a te, il resto poi si vede>>. <<Ti ringrazio, davvero davvero tanto. È un'opportunità talmente grande che non so ancora come reagirò quando mi renderò conto che è tutto vero e che non è un sogno. Non ti nasconderò che sono fan di tua sorella e di tutti i pezzi che le scrivi o scrivete assieme, averti qui davanti adesso a parlare con me e a lavorare anche al mio di sogno è qualcosa di indescrivibile ed impensabile. Fino a poco fa potevo parlarti solo nei miei sogni. Ed il pezzo è magnifico, inizierò già da domani a registrarlo, voglio mettermi subito a lavoro>>. <<Mi fa davvero piacere. Beh questo è tutto, ti saluto e ti ripeto che se qualcosa non la senti tua al 100% non puoi, devi chiamarmi. Va bene?>>. <<Va bene, ancora grazie, davvero. È un onore>>. <<Anche per me, ci sentiamo. Bye!>>. <<Bye bye>> la chiamata si interrompe ed io resto ferma a fissare il vuoto per un po' probabilmente. Mi rialzo e corro in casetta.

Corro come un razzo in camera e chiamo Maria quasi urlando.

<<Maria? Maria mi senti? Ehilà ehilà, Maria de filippi, sei lì?>> cammino e salto avanti e indietro per la camera e tutti si affacciano per vedere che cosa sta succedendo. <<Ciao stupida, che te ne pare?>> finalmente risponde ed io mi fermo. <<Grazie mille, è la cosa più bella che mi sia mai capitata. Mai e poi mai avrei pensato di poter lavorare con un produttore come lui, è davvero mozzafiato. Sono senza parole, ti giuro>>. <<Ma ti piace il pezzo?>>. <<Il pezzo è una figata atomica! Davvero non ho trovato mezzo difetto>>. <<Domani vai a registrarlo?>>. <<Assolutamente. Va bene, buonanotte Maria, grazie ancora. Sei un angelo>>. <<Non c'è di che, buonanotte a tutti>>.

Anche gli altri salutano la Bionda e poi il collegamento finisce.

<<Allora? Che è successo?>> domanda Ale, la ragazza entrata al posto di Elisabetta. Io mi siedo sul letto e mi giro verso di loro, tutti ammassati vicino alla porta d'ingresso della camera.

<<Mi producono il nuovo pezzo, quello in inglese>> dico senza molti dettagli. <<E chi te lo produce?>> l'accento di Luca è inconfondibile. <<Zef?>> prova Albe, ma scuoto la testa. <<Canova?>>. <<No tommy, niente canova>>. <<Allora di nuovo katoo>> tenta Rea. <<Non ci arriverete mai raga, mai>>. <<Allora diccelo, forza!>> mi incoraggia Dario.
<<Finneas O'Connel, il fratello di Billie Eillish>>. <<Stai scherzando?>> Luigi si fa spazio fra tutti e finisce in piedi davanti a me. Scuoto ancora una volta la testa e dopo qualche secondo gli schiamazzi dei miei compagni si fanno spazio per tutta la casetta. Qualcosa mi dice che stasera si festeggia.

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