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Ancora non riesco a crederci, le soluzioni sono due:
- o sto sognando e tra poco suona la sveglia e mi sveglio
- oppure tutto questo è reale e non sto sognando.
Credo proprio la seconda.
Salgo le scale con le mie due valigie (che per una ragazza sono essenziali) e apro la porta della famosa casetta.
L'aria è del tutto confortante e piacevole, il caldo ti accoglie appena entri, mi sento già a casa, in un certo senso.
Prendo uno spavento quando sento la voce di Maria rimbombarmi nelle orecchie, mi dimenticavo di questi suoi attacchi improvvisi, 5 secondi che sono qui dentro ed è già attiva.
" Ciao Nicole tutto bene?" domanda la conduttrice appena viene messa in linea con la casa.
" Ciao Maria, io tutto bene tu?" chiedo un po' accaldata da tutta la situazione, infatti inizio a toccarmi le guance che a momenti non vanno a fuoco.
" Sto bene grazie, volevo solo sapere come hai preso la notizia sulla parità della sfida"
" Sicuramente non me lo sarei mai aspettata di entrare con un pareggio, ma sono molto felice, quello sì " dico appoggiando a terra la valigia che prima tenevo sulla spalla.
" Sono molto contenta per te Nicky, come ti sembra la casa invece?" sorrido per il fatto che mi abbia chiamato Nicky.
" Grande" mi limito a dire ricevendo una risatina da parte della donna.
" A parte gli scherzi per il momento non ho ancora avuto la possibilità di guardarla bene ma sembra molto bella" dico ridendo.
" Sono felice, allora ti auguro un buon proseguimento nella scuola, le regole ti sono già state dette" mi tranquillizza.
" Si si mi hanno già informata
di tutto "
" Bene allora detto questo ti saluto, in bocca al lupo Nicole"
" Grazie Maria" queste furono le sue ultime parole prima di attaccare la chiamata.

Sento lo sguardo di tutti i miei nuovi compagni su di me, e come biasimarli stavo praticamente parlando in mezzo alla sala.
Uno di loro si alza dal divano e viene subito verso di me, è abbastanza alto, capelli di un marrone chiaro ma non mi ricordo di aver già visto.
" Ciao io sono Luca, benvenuta in casetta, spero che ti ambienti in fretta" mi da una piccolo abbraccio e successivamente tutti gli altri seguono il suo esempio infatti vengono a salutarmi e a presentarsi, cosa molto inutile perché non mi ricorderò mai tutti i loro nomi, non in così poco tempo.
Una ragazza piccoletta e molto magra mi prende la mano e mi porta con lei.
" Vieni ti faccio vedere la tua camera" dice facendomi strada verso le camerate, molto diverse da come le avevo viste nell'edizione dell'anno scorso.
" Piacere io sono Carola" dice la ragazza appena entrate in camera.
" Nicole" dico accennando un mezzo sorriso.
" Scusa se è un po' in disordine la camera ma ogni volta prima della puntata facciamo sempre un sacco di casino, adesso rimettiamo a posto tutto"
" Tranquilla anche camera mia è sempre un disordine, non sono una ragazza maniaca dell'ordine questo è sicuro"
Inizio ad aprire la prima valigia così da poterla svuotare e mettere a posto tutto, vedo le mani della ragazza adagiarsi sulla cerniera della valigia, così per aiutarmi ad aprirla dato che si era incastrata nel tessuto.
" Ma va faccio io tranquilla " la incito a fermarsi ma lei mi sembra contraria.
" Voglio aiutare " dice Carola sorridendo, quindi ci mettiamo a disfare tutte e due le valigie.
" Ti piacciono proprio le felpe a te" sorride prendendo una delle mie felpe portafortuna e guardarla con attenzione.
" Ne ho una per ogni occasione" dico per poi piegare quella che dovrebbe essere l'ultima maglia.
Nel mentre ci hanno raggiunto altre due ragazze di cui non ricordo minimamente il nome.
" Ciao tu devi essere Nicole giusto? io sono Serena " a parlare è una ragazza dai capelli biondi abbastanza mossi, il suo viso mi piace un sacco, è davvero bella.
" Si sono io piacere" il mio sguardo passa invece alla ragazza di fianco a lei, capelli rasati e occhi azzurri del tutto diversa da Serena.
" Io mi chiamo Nicol, senza e però" dice facendomi ricordare quando nella mia presentazione ho specificato il fatto che il mio nome deve essere scritto con la e.
Entrambe scoppiamo a ridere come due sceme e iniziamo a parlare del più e del meno, e per una volta non mi sento quella ragazza esclusa che sono sempre.
" Ragazze credo che vado a chiamare mio padre, torno subito" dico congedandomi dalla conversazione che stavamo avendo pochi secondi fa. Prendo il mio cellulare che ancora si trovava nella tasca anteriore del mio zaino e cerco nella rubrica il nome "papà", lo clicco sperando vivamente in una sua risposta.
" Ciao tesoro!" vedere mio padre da uno schermo e non poterlo avere qui con me è veramente triste.
Mi sposto nel giardino sul resto così da avere un po' di privacy, dato che siamo controllati 24 ore su 24 da delle telecamere.
" Mi hanno presa" sventolo la maglia con la scritta di amici a caratteri cubitali, a momenti non lo vedo svenire davanti ai miei occhi.
" Nicole non sai quanto io sia orgoglioso di te, proprio non puoi capire, pure tua nonna sta festeggiando" dice facendomi vedere la mia nonna che ha le lacrime agli occhi.
" Ciao nonna!!" la saluto con un sorriso stampato in faccia, ma sono sicura al 100% che non ha sentito, questo lo intuisco quando la vedo mettere il telefono all'orecchio come se fosse una chiamata normale.
" Come ti sembra la casa per ora" domanda mio padre prendendole il telefono dalle mani.
" È davvero bella, ma anche molto grande credo che mi servirà un mappa per orientarmi" vedo un sorrisone farsi spazio sul suo volto.
" E i compagni?" domanda dopo, sono sicura che mi farà subito il terzo grado sui ragazzi e vorrà sapere ogni loro particolare.
" Ci sto ancora lavorando, ma per ora ho fatto amicizia con le mie compagnie di stanza, sono davvero simpatiche" termino alzandomi dalla sedia su cui ero seduta.
" Adesso devo proprio andare che devo restituire il telefono alla produzione" dico già con la voce malinconica, mi mancherà sentire la voce di mio padre tutti i giorni.
" Ancora non ci credo, la mia bambina è entrata ad Amici, hai avverato il sogno della mamma" a quelle parole mi scende un lacrime che scaccio subito, perché sono convinta che se non mi fermo, scoppio a piangere.
" Sono qui per lei ricordi?" lo vedo annuire e questa cosa mi scalda il cuore, voglio renderla fiera di me anche da lassù.
" Ora vai, ci sentiamo presto però" dice facendomi un ultimo saluto con la mano.
" Ciao, vi voglio bene" dico per poi attaccare definitivamente.
Sospiro profondamente cercando di non sentire troppo la loro mancanza.
" Potrei fare finta di non aver sentito niente, ma purtroppo non posso" sento qualcuno alle mie spalle ma non riesco a capire chi sia.
Appena mi giro vedo un ragazzo molto ( e dico molto) più alto di me.
Rimango a fissarlo per alcuni secondi
" Heilà terra chiama Nicole" mi passa davanti la mano così da riportarmi alla realtà, dire che era bello era dire poco.
" E tu da dove sei spuntato? Quando sono arrivata non c'era nessuno" dico quasi incredula, molto probabilmente è un ninja.
" Sai com'è ci sono due ingressi che portano qui, uno è dove si trova la mia camera" dice tenendo le mani dentro le tasche dei pantaloni della tuta.
" Stavi origliando per caso?" chiedo portando le mie braccia al petto guardando il ragazzo dai capelli neri davanti a me.
" No, stavo semplicemente rilassandomi dopo aver fatto 4 intense ore di lavoro " rispose con nonchalance standomi al gioco.
" Bene" dico per interrompere il silenzio che si era creato.
" Bene" risponde lui e con un agile passo lo vedo sorpassarmi e andare verso la porta ma poi si ferma e si rigira verso di me.
" Se te lo stessi chiedendo io sono Christian, molto piacere" con un sorrisetto sulla faccia chiude la porta e torna a non so fare cosa.

La parte migliore di me || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora