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Non avrei mai pensato di passare uno dei compleanni più belli di tutta la mia vita, soprattutto con una delle persone a cui tengo di più.
Non sorridevo così tanto da non so quanto tempo, quella fossetta che si formava sulla mia guancia sinistra non la vedevo da un pezzo. So di provare profondi sentimenti per Christian, l'ho capito non appena sentivo il mio cuore battermi all'impazzata quando era solamente nelle vicinanze, non appena sentivo il fiato mancarmi anche solo ad averlo vicino e l'ho capito non appena l'ho visto voltarsi verso di me il giorno delle sua sfida, lì ho collegato tutto.
Ho sempre cercato di placare le mie emozioni per focalizzarmi solamente sul mio percorso e soprattutto perché le parole di mio padre mi terrorizzavano.

" Tu sei lì per cantare ricorda. Non farti ammaliare da qualche bel giovincello"

Ma più ci provavo e più i miei tentativi sembravano totalmente inutili, nessuno riesce a farmi stare bene come Christian sa fare, nessuno sa farmi ridere anche quando vorrei solamente piangere a dirotto, nessuno sa farmi sentire bene anche solo con qualche battuta idiota e nessuno sa farmi sentire a casa, ma il problema è che è proprio lui la casa.

Mugugno qualcosa di incomprensibile quando sento un calore farsi strada sul mio braccio che è mezzo addormentato e fatico a muoverlo dato che una presenza ormai conosciuta sovrasta il mio corpo.

" Chri mi schiacci così" affermo aprendo di poco gli occhi, ma la luce abbagliante della finestra me li fa richiudere subito, come se potessero accecarmi da un momento all'altro.

" Mm" borbotta aggrottando le sopracciglia rendendolo ancora più buffo, nel mentre si sposta ancora verso di me schiacciandomi maggiormente.

" Ho il braccio bloccato, fammi alzare" sussurro al suo orecchio consapevole del fatto che non stia capendo nulla visto che è ancora immerso nel sonno.

" 5 minuti" dice per poi stringersi ancora più a me facendo presa sul mio fianco, dove ha appoggiato dolcemente la mano.
Appoggia la testa nell'incavo del mio collo impedendomi di fare qualsiasi tipo movimento, intanto le sue gambe si intrecciano insieme alle mie scaldando i miei piedi ormai gelidi.

" Sono comodo così" ammette sfoggiando in piccolo sorriso, ma i suoi occhi continuano ad essere serrati e non ne vogliono sapere di aprirsi.

" Io no però" replico tenendo il tono di voce leggermente basso, consapevole del fatto che nel letto di fianco a me, Mattia e Dario dormono ancora tranquilli, non mi perdonerei mai se dovessi svegliare Mattia in qualche modo, soprattutto perché può essere molto vendicativo su questo aspetto. Quindi eviterei di fare qualsiasi gesto sospetto.

" Dobbiamo alzarci, avanti Christian" lo richiamo quella che ormai è la terza volta in dieci minuti, ma lui sembra far entrare le cose che gli dico nell'orecchio per poi farle uscire dall'altra parte.

" Oggi non abbiamo lezioni, dormi e taci" mi ammonisce il ballerino accoccolandosi per bene, pronto ad addormentarsi di nuovo chissà per quanto tempo ancora, ma di certo non glielo permetterò sta volta. Dunque ho solo un'ultima carta da sfruttare, e so benissimo che con lui non può non funzionare. È come chiedere a Luca se vuole fare merenda con pane e nutella, non dirà mai di no.
Cerco così di girarmi verso la sua direzione, per quanto possibile, e lascio dei piccoli baci su tutta la sua faccia, evitando volontariamente le sue labbra, tanto per farlo rosicare un po', anche perché mi piace stuzzicarlo.
Lo sento sospirare abbastanza da farmi smettere, ma una presa sul mio polso mi impedisce di farlo, e quello che doveva essere il mio compito, viene rubato esattamente da lui, impadronendosi ardamente delle mie labbra, lasciando baci di fuoco su di esse, come se per tutta la notte ne avesse sentito la mancanza.
La mano che precedentemente era sul mio polso si sposta sul mio collo, tenendomi ben salda a lui, così da approfondire il bacio con più facilità, e anche per farmi stendere una seconda volta sul materasso, con il suo corpo che in questo caso torreggia il mio in modo colossale.
Presa dal momento mi lascio andare passando una mano, ormai liberata dal corpo del ragazzo, nei suoi folti capelli mori con ancora qualche residuo di lacca, riguardante la sera prima.

La parte migliore di me || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora