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" Wow! " afferma Serena passando le sue mani lungo il vestito che indosso, così da far aderire il tessuto ai miei fianchi. Ovviamente nulla di speciale o di stravagante è un semplicissimo vestito in tulle color pesca, corto ed elegante al punto giusto.
Faccio diversi giri su me stessa incantandomi nel colore pazzesco del vestito che mai avevo indossato, e da un lato mi sembra quasi di essere una di quelle principesse alle prese con il loro primo amore e la loro prima uscita.
Automaticamente sorrido come una bambina.
Sento un leggero calore farsi strada in tutto il corpo e, grazie allo specchio davanti ai miei occhi, posso ben notare che le guance si sono tinte di rosso.
Nel frattempo Serena, appoggiata allo stipide della porta, mi osserva sfoggiando un sorriso a 32 denti, accennando di tanto in tanto qualche sorrisetto malizioso.

" Posso?" domanda una testolina affacciandosi nella stanza facendomi voltare di scatto. È molto più bello di come me lo ricordassi, forse è la prima volta che lo vedo indossare una cravatta e se non facesse il ballerino lo scambierei addirittura per un uomo d'affari, gli manca solamente una valigetta e siamo a cavallo.
La camicia bianca gli fascia alla perfezione il petto, mettendo comunque in risalto la collana dorata che porta al collo, la giacca invece, che secondo è stata rubata a Mattia o a Dario, avvolge le sue grandi spalle, mentre un'ondata di profumo mi invade le narici.
In un batter d'occhio Serena si è materializzata sparendo completamente dalla stanza, lasciandomi sola con Christian che mi guarda da capo a piedi ammiccando gli occhi.

" Sei bellissima" annuncia facendo alcuni passi verso di me e non appena alzo gli occhi sul suo viso riesco a vedere che Mattia è riuscito anche a mettergli quella dannata matita sotto gli occhi, non che mi dispiaccia per carità, solo che lo rende ancora più affascinante.

" Anche tu" dico timida, infatti per la seconda volta, le mie guance si tinteggiano di rosso facendo sorridere il ragazzo. Le lentiggini che gli cospargono il viso sembrano aumentare di un numero indecifrabile ogni volta che incontro il suo sguardo, e i suoi occhi verdi sembrano che mi infilzino l'anima, scavando a fondo per espellere tutti i pensieri negativi che mi picchiettano il cervello.

" Chri hai messo la cravatta tutta storta" dico avvicinandomi a lui così da mettere a posto il casino che ha combinato, più che un nodo per bene sembra un groviglio.

" Non ho mai imparato a metterla" si difende alzando le spalle ghignando come suo solito.

" E poi ci sei tu" strizza l'occhio per la seconda volta e io non posso fare altro che scuotere la testa scoraggiata da questo ragazzo. Da un lato è proprio un bambino.
Slego totalmente il casino che porta al collo, e sinceramente non mi stupirei se venissi a sapere che questo pasticcio sia solo opera di Mattia. Sento il suo sguardo acceso indirizzato verso di me, non alzo nemmeno lo sguardo, potrei solamente cadere nella sua trappola e farmi ammaliare da quel suo fascino così altamente straziante.

" Ecco così sei quasi carino" affermo una volta aver terminato il mio lavoro, passo una mano attorno alle sue spalle così da stirare bene la giacca per eventuali pieghe che si erano formate in precedenza. Una volta ritrovato il suo sguardo lo osservo per quei secondi che sembrano secoli e lui sembra fare lo stesso. Accenna velocemente un risata che contagia anche me e con un'irruenza disumana fa scontrare le sue labbra con le mie quasi con bisogno e desiderio che neanche sarei in grado di descrivere.
Come se avesse paura a farmi male afferra i miei fianchi con una delicatezza assurda avvicinandomi di più a lui. E ormai io, senza più imbarazzo o cose del genere, porto le mie mani minute all'altezza del suo collo stringendo il tessuto della sua giacca. Adesso non devo neanche preoccuparmi dell'altezza, perché le scarpe col tacco che indosso mi fanno arrivare perfettamente al suo viso senza tali sforzi.

" Se... Non andiamo di là in questo esatto momento..." balbetta tra un bacio e l'altro, con il respiro affannato e il petto che fa su e giù a causa del fiato mancato.

La parte migliore di me || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora