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" Alessandra"

Quella è l'unica cosa che sento prima di vedere il ragazzo lanciarmi un ultimo sguardo come se fosse dispiaciuto e si sentisse in colpa per quello che ha appena detto, poi lo vedo alzarsi dal divano seguito dalla cantante, dove al contrario di me, si fa spazio sul suo viso un sorriso soddisfatto quasi vittorioso, un sorriso che avrei voluto avere io ma che non ho avuto possibilità di mostrare.
Nella stanza il silenzio regna sovrano percepisco solo il rumore della serratura aprirsi e chiudersi subito dopo cosa che mi fa capire che i due sono entrati nello sgabuzzino.
Non reagisco, sto ferma con lo sguardo puntato su quella dannata porta.
Non mi alzo, questo crerebbe solo più sospetti anche se la voglia di prendere e andarmene è davvero tanta.

Mi sono illusa da sola ecco cosa è successo.

Vedo Luigi tornare verso la nostra direzione una volta chiusi i due ragazzi ed è ora che un groppo di saliva mi si forma in gola.
Christian per me è sempre stato un amico anzi, con lui ho qualcosa che con gli altri non ho, mi fa ridere, mi fa stare bene, mi stuzzica, mi sta vicino e soprattutto mi capisce, capisce me e i miei problemi quando mai è stato obbligato a farlo.
Non ho mai pensato a lui come qualcosa di più, anzi, non mi è mai passata per la testa e se solo me lo avreste chiesto una settimana fa molto probabilmente avrei risposto un no secco.
Ma ora...
Ora non so neanche io come stiano andando le cose in questo momento, voglio solo che tutti questi miei pensieri se ne vadano definitivamente dalla mia testa, perché io sono venuta qui per una cosa, il canto. Perché è questo che voglio fare e di certo andare dietro ad un ragazzo non aiuterà di certo la situazione.

Il gioco continua animatamente ma non ascolto neanche una parola di quello che viene detto, anzi, è un continuo a passare i miei turni a Rea e non mi reputo neanche più un vero e proprio giocatore.

" 5 minuti" annuncia Mattia controllando l'orologio che porta al polso e giuro che questi minuti sembrano interminabili anche se ne sono passati solo due.

" Che ne dite se facciamo una pausa mentre li aspettiamo?" domanda Serena notando il mio faccino mogio mogio, così una volta che tutti si sono alzati dal divano subito lei e Carola si posizionano davanti a me.

" Ehi" dice la ballerina di danza classica inginocchiandosi davanti a me poggiando una mano sul mio ginocchio.

" Credo che andrò fuori a prendere un po' aria" non do neanche il tempo a loro di dire qualcosa o replicare perché mi alzo e mi dirigo verso la porta più vicina a me.

" Christian... bacerei Christian"

Le parole di poco fa continuano a tartassarmi il cervello come ho potuto fare un'azione così ingenua, dovevo ascoltare il mio cervello e capire prima che quello che stavo per fare era una cazzata.

Andiamo
gliel'ho praticamente sbattuto in faccia, cosa ho ricavato? assolutamente nulla.

Sono le 21.00 e la temperatura qui a Roma sta iniziando ad alzarsi, ma poco importa, oggi c'è la luna piena e rimango ferma qualche secondo ad ammirarne la bellezza.
Essendo buio di fuori solo i raggi di luna illuminano il mio viso e la cosa non mi creare fastidi o cose del genere.

" Se vuoi rientrare noi siamo in camera di Albe e Tommy" la testolina di Alex sbuca fuori dalla porta non invadendo troppo il mio piccolo spazio.

" Va bene, dopo arrivo" so già che non manterrò questa promessa e starò qui fino a stasera tardi.

" Sicura di stare bene Nicky?" domanda preoccupato notando la mia espressione facciale non cambiare di una virgola alle sue parole.

" Mai stata meglio" mento spudoratamente.

La parte migliore di me || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora