"Pronto?" dico aspettando una risposta, che non tarda ad arrivare.
" Ciao Nicole, mi senti?" domanda Monica, la ragazza della produzione dalla parte opposta alla chiamata.
Intanto i miei compagni si riuniscono attorno a me, nel tentativo di origliare qualcosa, ma con scarsi risultati.
Un briciolo di speranza si fa spazio nelle mie vene. L'idea di ritornare qui è di poter disfare tutte le valigie è l'unica cosa che voglio sentirmi dire." Potresti raggiungere la sala quattro, per favore?" mi comunica la donna, e con una faccia del tutto confusa ringrazio gentilmente declinando l'idea di fare domande.
" Allora?" domanda Luca avvicinandosi a me con il cappuccio alzato e gli occhi leggermente rossi.
" Devo andare in sala quattro" ammetto dondolandomi sui miei talloni, mentre tengo le mani rigorosamente rintanate all'interno delle tasche dei miei jeans.
" Adesso?" domanda Serena avvicinandosi maggiormente a noi, seguita successivamente da Carola.
" Si, adesso" affermo puntando lo sguardo verso le stringhe bianche delle mie scarpe.
" Se non dovessi tornare io-" cerco di dire ma la vocina acuta di Mattia mi interrompe improvvisamente spuntando nella stanza affiancato da Christian, che cammina con il capo leggermente abbassato, come se si vergognasse a guardarmi in faccia, incapace di avere qualsiasi contatto visivo con la sottoscritta.
" Tu non te ne andrai! Tu tornerai e avrai di nuovo quella maglia in mano. Hai capito?" sentenzia Mattia avvicinandosi un poco a me, abbastanza da guardarmi dritta negli occhi, l'azzurro delle sue iridi contro il verde delle mie sembrano quasi due meteoriti che si scontrano uno con l'altro.
" Se te ne vai chi me lo fa addormentare la notte?" domanda retorico il ballerino di latino americano indicando il migliore amico alle sue spalle che, come se fosse stato toccato alla sprovvista, alza il viso dal parquet della casetta per fissare sia me che lui.
Sorrido ripensando a tutte le volte che mi dirigevo verso la camera di Christian solo per dargli il bacio della buonanotte, che era un bacio stampo, sulla guancia o un semplice abbraccio non ho mai smesso di fare quel gesto.
Lo vedo rimurginare in modo molto buffo ma poi, come se avesse appena rotto il ghiaccio, lo vedo avvicinarsi a me sotto gli sguardi attenti di tutti quanti.Prima che il ragazzo abbia il tempo di spiccicare parola lo squillare del telefono interrompe qualsiasi mio pensiero, facendomi capire che la produzione sta aspettando solamente che io mi rechi nel luogo prestabilito.
Bastano due sguardi per far capire al ragazzo che è il momento di andare, dunque, saluto tutti prima di raggiungere la porta d'entrata della casetta.
Ma la sensazione di star andando via mi fa provare un vuoto nello stomaco impedendomi di proseguire ulteriormente, come se mi avessero legato le caviglie ad un tavolo per impedirmi di oltrepassare quella dannata soglia. Mi giro di scatto, cercando disperatamente gli occhi del mio ragazzo, non mi stupisco non appena lo vedo con lo sguardo già incollato al mio.
Corro immediatamente verso di lui e non ci penso due volte ad appoggiare le mani sulle sue guance per far schiantare le nostre labbra e non mi interessa se tutti quanti ci stanno guardando, che si godano la scena.
Avete presente quando dovete disperatamente fare qualcosa? Ecco, adesso è proprio uno di quei momenti.
Christian mi afferra la vita, sfiorando con i palmi delle dita le punte dei miei capelli che arrivano più o meno a metà schiena.
Mi godo questo momento il più possibile, assaporando il sapore delle sue labbra e inalando il suo profumo." Devo andare Chri" annuncio a pochi centimetri dalle sue labbra, e il suo respiro caldo mi riscalda la pelle, provocandomi i brividi ovunque.
" Fammi venire con te. Solo per accompagnarti" esordisce il ballerino restando comunque molto vicino a me. Nella sua voce riesco a sentire la tristezza che sta provando in questo momento, e non è l'unico tra l'altro. Vorrei dirgli di no, urlargli che è maledettamente sbagliato perché una volta arrivata non riuscirò a guardarlo tornare indietro, farebbe solo che male.
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La parte migliore di me || Christian Stefanelli
Roman d'amourIn due è tutto lì Si ama in due, si ha voglia in due, ci si ritrova in due. Se non è reciproco che senso ha? Chi ama resta. O almeno questo è quello che dicono nei libri...