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L'ultima cosa che riesco a sentire è la serratura della porta chiudersi e la mia schiena appoggiata a quest'ultima.
Purtroppo so benissimo chi è l'artefice di tutto questo, anzi, non è così tanto difficile da capire dato che me lo ritrovo a un metro di distanza da me, con le braccia conserte e il solito ghigno sul suo volto.

" Era necessario fare tutto questo?" domando alzando le mani non capendo questo rapimento improvviso.

" Si" ammette ridacchiando sfoggiando uno dei suoi soliti ghigni. " È stato divertente" continua subito dopo appoggiandosi al bordo del lavandino, mentre io sono nella stessa posizione di prima, ovvero con la schiena appoggiata alla porta del bagno.

" Bhe vuoi ridere ancora un po' o vuoi spiegarmi cosa ci facciamo rinchiusi qui dentro?" mi sembra il minimo da chiedere in questa circostanza.

" Se fossi venuto a chiamarti molto probabilmente mi avresti sparato un'altra cazzata delle tue o avresti inventato qualche scusa per non parlare con me" afferma Christian picchiettando il piede a terra.

si lo avresti fatto, usando Alessandra come cavia

" Quindi rinchiudermi in un bagno era l'unica opzione rimasta?" domando non sapendo se ridere o essere del tutto sconcertata.

" No a dire il vero era la penultima, ma ho voluto evitare"

" Illuminami allora"

" Bhe sarei venuto da te e ti avrei presa in spalla, così non avresti avuto via di fuga ma poi mi sarei dovuto subire la predica di Alex, quindi ho evitato" la scena di Alex che rincorre Christian mi manca, dopo aver visto il cantante in versione omicida con Luca non mi stupirebbe come cosa vederlo nella stessa situazione con il ballerino, che sicuramente sarebbe molto più veloce di lui, non come Luca che dopo due passi è già stanco.

" In pratica ti sei solamente parato il culo?" domando assai divertita, non dopo essermi immaginata la scena.

" In un certo senso sì" afferma quasi imbarazzato.
Ma poi ritorno alla realtà, dunque in questo cavolo di bagno, dove sia i microfoni che le telecamere sono disattivati, nessuno può vederci o sentirci e la cosa mi mette paura, molta anche, perché Christian è un ragazzo imprevedibile.

" Quindi perché siamo qui?" domando di nuovo dato che la prima volta non mi ha risposto.

" Per parlare un po' " ammette con nonchalance e quella frase mi spaventa più del dovuto.

" Possiamo farlo di fuori?" domando cercando di aprire ripetutamente la porta alle mie spalle dando ripetuti calci, ma i miei tentativi si stanno risultando vani.

" È chiusa Nicole" mi fa notare Christian, come se non lo avessi visto.

" No davvero? E io che volevo sfondarla a calci come in quei film americani" dico scuotendo la testa continuando a litigare con la maniglia di quella povera porta che probabilmente a momenti si romperà.

" Ma se riesci a malapena a tirare sù due pesi figurati buttare giù un'intera porta" dice ridendo più con sé stesso che con me.

" Stai sfidando le mie abilità, Christian?" gli chiedo continuando a girare quella maniglia, che si sta rivelando la mia peggior nemica al momento.

" No, sto sfidando te" afferma alzando le spalle ricevendo solamente un sguardo di fuoco da parte mia.
È possibile che riesce a tirare fuori il suo lato ironico anche quando siamo rinchiusi in uno stupido bagno? E non di mio volontà.

tutti sappiamo che vuoi starci qui dentro con lui, quindi taci Nicole

" Comunque se ti interessa le chiavi solo lì, sul mobiletto" mi indica il malloppo di chiavi appoggiate sopra il lavandino, solo una ragazza come me non può arrivarci, stranamente le ha messe lì. Per puro caso vorrei aggiungere.

La parte migliore di me || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora