IL SUO SGUARDO//MAFIA

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Pov Julia

<che mal di testa atroce..> mi lamento mentre massaggio la fronte.

<sarà stata la confusione di ieri> mi giro verso il comodino e prendo il telefono.
Oddio sono in ritardo,devo andare all'università.

Prendo il telefono e chiamo Evelyn.

<Evelyn muovitiii siamo in ritardo> urlo mentre corro in bagno.

<miii ma perché!!!>

<muoviti alzati io oggi prendo l'autobus così non arrivi in ritardo>

<ok che palleeeeeee> e chiude la chiamata.

Faccio tutto velocemente e in dieci minuti sono pronta.

esco di casa e corro verso la fermata del bus.
Arrivo con il fiatone ma almeno non ho perso l'autobus.
Metto le cuffie e ascolto un po' di musica per rilassarmi.

<fermata Medicine University > sento il conducente parlare. Raccolgo tutta la mia roba e scendo dall'autobus,mi incammino all'interno dell'università aspettando che arrivi Evelyn.
La lezione comincia ma ancora Evelyn non è arrivata.

Chat fra Evelyn e Julia

<si può sapere dove sei finita?> scrivo.

<sono quasi arrivata,uno scemo si è fermato con la macchina in doppia fila e non riuscivo a passare>

<va bene sbrigati>

Fine chat

Continuo a seguire prendendo più appunti possibile anche se la lezione è registrata.
Da quando sono all'università ci permettono di registrare le lezioni ed è una cosa fantastica.

Sento un boato e sposto lo sguardo verso la porta. Finalmente è arrivata Evelyn.
Saluta educatamente e diventa tutta rossa perché la stanno guardando tutti.

<stupida stai facendo troppo rumore> il professore smette di parlare e la guarda,nel frattempo lei si sta sistemando come se niente fosse.

Faccio un colpo di tosse finto e mi guarda.Faccio segno di guardare il professore. Subito si siede e il professore comincia a parlare.

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Finalmente una piccola pausa,dopo due lunghe ore di anatomia. Abbiamo un'ora di pausa e poi staremo tutto il giorno in obitorio.
La prima volta che sono entrata in obitorio stavo vomitando ma ormai ho preso l'abitudine anche perché passiamo la maggior parte del tempo lì.

<allora ragazzi......> comincia a parlare il professore.

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Pov Alexander

<pagherai per tutto quello che hai fatto a mia madre> continuo a frustare l'uomo davanti a me.Non dovrei perché è mio padre,sangue del mio sangue, l'uomo che mi ha fatto diventare un uomo d'onore. Dovrei onorarlo ma non lo farò,non se lo merita.

<tu ti senti un uomo ma non lo sei,tu ci tieni a tua madre è solo una puttana,merita di morire ha rovinato la nostra vita> dice mentre sputa sangue dalla bocca.

Lo prendo dal colletto e gli urlo in faccia.

<SEI UN PADRE SI MERDA, NON TI VERGOGNI DI CIÒ CHE HAI FATTO AH>

<SCOPI LE ALTRE DAVANTI A LEI,NON HAI UN MINIMO DI UMANITÀ> urlo mentre continuo a colpirlo.

<tu sei come me> tossisce.

<sei sangue del mio sangue,ti ho cresciuto io,scopi le donne che se fossero delle pezze,non te ne fotte una beata minchia delle altre persone,ma tua madre ha sempre rovinato tutto,credeva veramente che ti avrei cresciuto tra baci e bacetti,cuoricini rosa e fiocchetti,la dovevo uccidere quando sei nato tu ma che uomo fossi senza una moglie>

<tu sei uguale a me,un uomo di merda>

<IO NON SONO COME TE> gli urlo.

Scoppia a ridere facendo esaurire completamente la mia pazienza.
Prendo un coltello e glielo punto al collo.

<le tue ultime parole?>lo guardo in faccia e non distolgo lo sguardo.

<buona fortuna Alexander Volkov> scoppia a ridere mentre sputa sangue.

La vena sul collo sta pulsando.

Taglio la gola e tutto il sangue esce, sporcando la camicia.
Cala il silenzio nella stanza,nessuno osa parlare.

<ripulite tutto> mi rivolgo ai miei uomini.

Esco dalla stanza e vado verso la macchina.

Arrivo a casa e mi accoglie mia madre.

Appena vede il sangue si blocca.

<da oggi in poi starai qua al sicuro,con me> dico guardando i suoi occhi lucidi.

<l'hai ucciso?> chiede trattenendo il fiato.

<si> scoppia a piangere,portando una mano sul petto.

<oddio> l'unica cosa che posso fare è abbracciarla mentre continua a singhiozzare.

Non so se è arrabbiata,non mi guarda nemmeno.

<sono così fiera, nonostante la tua cattiveria sei  un vero uomo> mi stringe ancora di più. Non sono abituato a tutto questo ma non posso dirgli di togliersi.

<vatti a fare una doccia adesso>

Annuisco a salgo le scale.

Spazio autore

Ok faccio schifo non pubblico da una settimana,ma è colpa della scuola vi giuro.
Spero di riuscire a pubblicare più spesso.
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina.Ci vediamo al prossimo capitolo.

Un bacio<3