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Pov Julia

Mi guarda in faccia,per farmi intendere che ci sono altri mafiosi e io rabbrividisco a quello sguardo.

<sta tranquilla non ti possono fare nulla,lo sanno che fanno una brutta fine> mi rassicura.

Non dovrei essere tranquilla perché difronte ho un mafioso ma almeno sono al sicuro.

Si avvicina un cameriere e ci fa accomodare.

<signori arrivo subito e vi porto il menù>annuisce e riprendiamo il discorso di ieri.

<questa volta ti lascio parlare e non parlo solo io> scherzo.

<non mi interessa se non parlo mi piace ascoltarti> sorrido e come una scema arrossisco.

<sei bellissima, però questo vestito mette in mostra il tuo corpo> mi accarezza la mano.

<per una volta che sembro carina e mi vesto bene almeno mi guardano,di solito sembro una scappata di casa>bevo un po' di champagne.

<saresti bellissima anche con un sacco della spazzatura addosso>ci interrompe il cameriere.

<signori qui c'è il menù tra cinque minuti ritorno>

<va bene grazie>ringrazio e sorrido.

<quel cameriere guarda un po' troppo> cambio discorso per non fare notare il mio rossore sulle guance.

<allora che cosa prendi?> apro il menù.

<una bistecca al sangue con contorno> già ha scelto.

<io non so che prendermi di solito vado sul semplice> non posso prendere il menù bambino.Cavolo!

<puoi prendere quello che vuoi>

<ho scelto!Prendo la carne con le patate al forno> appoggio il menù.

Il cameriere ritorna e prende le nostre ordinazioni.

<poi porta del vino rosso irlandese> annuisce portando via tutto.

<allora bambolina stavamo dicendo...>

Sotto lo sguardo attento di tutti continuiamo il discorso di ieri e finiamo di mangiare ma mi sento un po' in soggezione perché la gente ci fissa in continuazione,sembrano dei pali.

<è normale che ti fissino>

<che cos'hanno da guardare,non hanno mai visto un uomo insieme ad una donna> sposto lo sguardo.

<è questo il fatto non mi hanno mai visto con una donna>

<ah non lo sapevo> ci dirigiamo all'uscita senza pagare.

<Alexander ma non paghiamo?> si gira.

<no già è tutto pagato>

<ma com'è possibile? non ci siamo avvicinati alla cassa come hai fatto a pagare?> la curiosità.

<ehhh segreti del mestiere>

<ora sali in macchina,ci facciamo un giro al lungomare e poi ti riaccompagno a casa>

<d'accordo>

Saliamo in macchina ma gli squilla subito il cellulare.

<dimmi Dennis> sento solo una voce ma non riesco a capire cosa si dicono.

<arrivo subito> stacca subito la chiamata.

<Julia devo andare al night club,vieni con me tanto perdo poco tempo starai nel mio ufficio> annuisco ma in realtà volevo che stesse con me.

Cambia strada.

Mi appoggia la mano sulla coscia e giro lo sguardo verso di lui.
Lui fa la stessa cosa e i nostri sguardi si incrociano.Mi sento una sensazione strana sul ventre.

<che c'è piccola? perché sei così pensierosa?>  mi accarezza la coscia.

<no,non sono pensierosa non ho nulla> riporto lo sguardo fuori il finestrino.

Per tutto il tragitto stiamo in silenzio.

Arriviamo e all'entrata ci sono due guardie del corpo che appena vedono Alexander si spostano e abbassano la testa.
Perché?

<Alexander perché appena siamo passati hanno abbassato la testa?> mi incammino avvicinandomi a lui,visto che c'era un po' di gente.

<rispetto,abbassando la testa mi portano rispetto> annuisco ed entriamo in una stanza,penso sia il suo ufficio.

<stai qui,io arrivo subito>
Chiude la porta e mi lascia da sola.
Questo ufficio è stupendo il colore dominante è il nero. C'è una scrivania grande con dietro una poltrona,penso che lì si sieda Alexander e poi di fronte ci sono altre due poltrone.

C'è una parete piena di libri,molti sono in lingue strane.
Prendo un libro e guardo la trama.

Mi piace,visto che Alexander sta perdendo tempo mi siedo sulla sua poltrona e comincio a leggere.Non so quanto tempo perdo immersa nella lettura,ma sono super rilassata.

Spazio autore

Regalinoo ecco a voi un capitolo.
Ci vediamo al prossimo capitolo ragazzi belli.

Un bacione <3

IL SUO SGUARDO//MAFIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora