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<Alexander ma che stai dicendo,ma ti senti quando parli?> dico incazzata.

<perché ti aspetti che io ti faccia lavorare?>

<Alexander io mi sono laureata perché fin da quando ero piccola ho sempre sognato di diventare una dottoressa e ora che ho la possibilità voglio lavorare>

<Julia con il cazzo che vai a lavorare>

<Alexander smettila,non puoi decidere tu che cosa devo o non devo fare>

<io te l'ho detto già che cosa devi fare> si incazza lui,quella incazzata dovrei essere io e si incazza lui.

<lasciami qua,continuo a piedi> slaccio la cintura e lui non ha proprio l'intenzione di fermarsi.

<ti ho detto fermati> lo guardo incazzato.
Lui sta in silenzio e non mi guarda nemmeno.
Arriviamo vicino casa mia.

<tu non puoi decidere sulla mia vita>non osa nemmeno parlarmi e arriviamo davanti casa mia.

<vaffanculo Alexander> scendo di scatto dalla macchina senza girarmi e lui va via.

Stiamo una giornata senza parlarci e io non ho intenzione di scrivergli è lui che si deve scusare con me.Non  può decidere se io devo lavorare o no, è la mia vita non la sua.

<papà io salgo, comincio a preparare la valigia,dopo che finite di mangiare le cose lasciatele lì poi ci penso io a sistemare>

<va bene> li lascio in cucina.

Anche se io e Alexander abbiamo litigato non vuol dire che mi ha cancellato il viaggio perché lo uccido nel vero senso della parola.

Fra due giorni sarò a Parigi.Non vedo l'ora.

Prendo la valigia nascosta sotto il letto e gli do una piccola pulita perché c'è un po' di polvere.

Questa valigia c'è l'ho da tantissimo tempo e ancora è tutta intera. I miei genitori me l'hanno comprata quando ero ancora in terza media e c'era il viaggio di fine anno con la classe.
È una valigia rosa e mi ricordo che per sceglierla stavo diventando pazza.A quei tempi  il mio colore preferito eri il giallo ed ero indecisa per giallo e rosa e alla fine ho scelto rosa.

Le prime cose che metto sicuramente sono i vestiti.Vado verso l'armadio e scelgo cosa portare.
Preparo alcuni outfit e me li provo così sono sicura che sono abbinati.

<JULIA NOI ABBIAMO FINITO> urla mio fratello dal piano di sotto.
La valigia me la faccio con calma domani.

Scendo giù e lavo la cucina,con la musica di sottofondo.

Tin.

Mi arriva un messaggio e mi siedo cinque minuti per fare una pausa.
Mi ha scritto Alex.

<non voglio mandarti a lavorare perché potresti essere in pericolo>

<io ho studiato per anni per raggiungere il mio sogno e adesso che posso lavorare non voglio  buttare nel cesso quest'occasione> sbatto il pugno sul tavolo incazzata.

<cazzo Julia lo capisci che se ti succede qualcosa sono nella merda,non posso vivere senza di te>crede che dopo quello che mi ha detto mi calmo.

<se fare il lavoro dei miei sogni vuol dire essere in pericolo corro il rischio>

<ma che cazzo dici Julia> non gli rispondo e lui comincia a chiamarmi.Non gli rispondo neanche alle chiamate e poi mi arriva un messaggio.

<dopodomani ti viene a prendere Jeremy per portarti all'aeroporto alle 4 del mattino,fatti trovare pronta.Io sarò già all'aeroporto> cambia discorso.

IL SUO SGUARDO//MAFIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora