Capitolo 47

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"Jeremy" La voce baritonale di Dylan lo richiama in un saluto cordiale ma allo stesso serio e distaccato

"Ciao, ho interrotto qualcosa? Posso tornare più tardi" non si fa attendere la risposta del ragazzo avvolto dalla medesima divisa del maggiore al mio fianco con un tono imbarazzato e remissivo

Non avevo ancora capito cosa avesse portato i due ragazzi ad allontanarsi permanentemente. Alla cena con Jeremy e anche parlando con Dylan la volta in cui mi aveva raccontato cosa fosse successo a Jay, avevo capito che non ci fosse lo stesso astio che scorreva nelle vene degli altri due ragazzi che erano in sua compagnia alla festa di Andrew, eppure non si parlavano da quando Jackson era morto.

Per la seconda volta Dylan prende parola per primo non permettendomi di proferire sillaba

"Non hai interrotto niente che non possa essere ripreso più tardi, oltretutto stavo per andarmene comunque. Sei qui per il problema del computer immagino" alza un sopracciglio mentre pronuncia l'ultima frase, quasi come se lo stesse mettendo alla prova per essere sicuro che non ci siano doppi fini a giustificare la sua presenza di fronte a noi

Mi ritrovo ad imbarazzarmi leggermente all'allusione iniziale del maggiore, rendendomi conto che sia il suo modo di difendere il suo territorio come un leone nella savana

Probabilmente avessi dovuto definire Dylan accostandolo ad un animale sarebbe stato il leone: regale, immenso, feroce, dominante...

Jeremy che fino a quel momento aveva evitato di guardarmi, trova il coraggio di posare le sue pozze scure e infinite sulla mia figura, lasciandosi sfuggire un ghigno divertito

"Si, mi hanno detto che non funziona da un po'" è tutto ciò che dice con un'alzata di spalle tornando a guardare dritto negli occhi di Dylan

Ho detto fosse remissivo? Beh, ho detto una stronzata. Jeremy lo guarda a mo' di sfida attendendo chissà cosa che però non arriverà, perché Dylan dopo aver accennato con un assenso della testa, si volta nella mia direzione abbassando la testa per guardarmi, ignorando deliberatamente il ragazzo davanti a noi. Gli occhi verdi scuro seri, si sciolgono pregni di amore nel momento in cui trova i miei già puntati su di lui

Ho imparato a conoscere tutte le sfumature di verde che costellano le iridi dell'uomo che ho capito avere occhi solo per me. Le sfumature che assumono i suoi occhi rispecchiano il suo umore con estrema chiarezza ed è diventato il mio gioco preferito vedere come si scuriscono quando è arrabbiato, come gli luccicano quando è emozionato o dopo che mi ha baciato, e come le pagliuzze dorate si fondono con il verde militare quando si incontra con il mio marrone

Allunga quindi la sua mano posandola dietro la mia testa in una presa ferrea ma avvolgente ed estremamente dolce e possessiva, e mi avvicina a sé per lasciarmi un bacio a stampo sulla fronte scendendo poi a sfiorare il suo naso con il mio in un gesto che mi fa sorridere

"Ci vediamo più tardi" sussurra staccandosi e facendomi annuire

Dopo di che torna a guardare Jeremy ancora fermo nella sua posizione iniziale, ma con un velo di curiosità e stupore in più ad attraversargli gli occhi

Dylan poi sorprende entrambi e avvicinandosi al suo ex compagno di missioni gli lascia una pacca amichevole sulla spalla, senza dire nulla e privando quindi anche Jeremy della possibilità di dire qualcosa

Jeremy quindi si scosta frastornato lasciando passare il maggiore e permettergli così di superarci per addentrarsi lungo il corridoio e sparire dalla nostra visuale

Mi ritrovo a sorridere nel notare lo stupore intriso nell'espressione di Jeremy che sembra scosso e boccheggiante, completamente impreparato ad un gesto solidale come quello da parte di Dylan.

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