Capitolo 4

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"Questa si che è bella" Emily scoppia a ridere iniziando a rotolarsi sul divano come una foca presa dalle convulsioni sotto il mio sguardo attento che cerca di non far trasparire il leggero divertimento che effettivamente scaturisce in me la vista di questa scena a dir poco indecorosa

"Ricomponiti per l'amor di Dio Em! Sei davvero sguaiata" la ammonisco infatti dandole una sculacciata che la fa urlacchiare

Si ricompone gonfiando le guance diventando tutta rossa in viso per lo sforzo che sta facendo a rimanere seria

Alzo gli occhi al cielo e la  spintono

Non fa che ridere da quando le ho raccontato di tutto quello che è successo stamattina: dall'incontro con il maggiore Bay nel mio ufficio, alla conversazione con mio padre, arrivando alla telefonata di mia madre a cui è conseguito il racconto dell'incidente del viva voce durante l'ennesimo scambio di battute tra me e "l'ufficiale tenebroso" come lo ha denominato Emily. E a quanto pare tutto ciò la diverte moltissimo.

"Gesù amica mia...sei un raccoglitore di figure di merda! Tua madre poi è una grande! Vorrei stringerle la mano davvero" continua imperterrita ridendo ancora, solo più sottilmente asciugandosi nel frattempo le lacrime di divertimento

"Si certo...perché non eri tu quella che ha dovuto sorbirsi una madre in fase ormonale tutta emozionata per una voce gutturale ferma e virile" ribatto io stizzita raccogliendo i capelli in una crocchia disordinata

Vedo la mia amica guardarmi di sottecchi

"Che c'è?"
"Voce gutturale ferma e virile eh? Ma come siamo state attente al timbro di voce del bell'ufficiale..."

Assottiglio gli occhi cercando di incuterle un po' di timore conscia del fatto di non sortire alcun effetto su di lei dato che mi conosce come le sue tasche

"Emy no" dico semplicemente alzandomi dal divano per andare a rifugiarmi in cucina per cercare di evitare l'inevitabile discorso che tirerà fuori. La sento infatti rincorrermi mentre io accelero il passo per farla innervosire e chissà, magari farla anche scapitombolare per terra giusto per il gusto di farla concentrare su altro

"Non approfittare delle tue gambe lunghe per lasciarmi indietro perché il discorso te lo farò lo stesso signorina! E no, non cadrò come stai sperando" risponde acciuffandomi giusto perché glielo lascio fare ridacchiando per quanto conosca a fondo ogni mio pensiero

"Davvero Em...è un tipo complicato, enigmatico, pragmatico, lunatico e psicologicamente instabile oltre che essere oltre modo arrogante e cafone" dico tutto rapidamente prendendo a fare una cioccolata calda per tenere le mani impegnate

Sento lo sguardo di Emily bruciarmi sulla schiena mentre affranta continuo a mescolare la cioccolata nel pentolino

È vero che quel ragazzo è indubbiamente bello e che abbia attirato la mia attenzione anche per la sua indubbia intelligenza ma non posso lasciarmi distrarre da uno che ha bisogno della mia assistenza psicologica più di tutto il resto. Non ho mai permesso a niente e nessuno di sovrapporsi al mio operato ed alla mia professionalità e non posso permettere al bell'imbusto misterioso di rovinare i miei piani.

"Oh piccola Norah...non potrai proteggere il tuo cuore infranto per tutta la vita. Sono passati quanti? Tre anni?"

"Quattro e lui non c'entra nulla..." la mia voce si spezza verso la fine della frase e mi prendo un attimo per appoggiarmi al bancone e fare un respiro profondo posandomi una mano sulla pancia

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