Epilogo

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Tre mesi dopo...

Mi muovo freneticamente da una parte all'altra della casa sistemando, pulendo e togliendo oggettistica superflua.

Emily oggi torna a casa. La mia Emily torna da me. Ha finito il suo percorso di recupero ed è pronta per tornare alla sua vita.

Sono stati mesi duri per me, per lei...saperci distanti è stata una delle cose più difficili che mi sono ritrovata a fronteggiare e l'allontanamento quasi contemporaneo con Dylan mi ha destabilizzato e non poco.

Per fortuna sono stata molto impegnata a preparare tutti i ragazzi che tra pochi giorni partiranno per la missione, tutti eccetto uno che ho affidato alla sua psicologa personale che lo aveva aiutato nel suo percorso

Mi metto sulle punte cercando di raggiungere il chiodino sull'arco che si affaccia sul salotto per appendere lo striscione di bentornato, ottenendo scarsi risultati. Sbuffo spazientita allungandomi più che posso finché non sento due mani avvolgermi i fianchi e sollevarmi quel tanto che basta per riuscire nel mio intento

Le stesse mani che mi hanno sollevata mi depositano nuovamente a terra e un bacio dolce si posa sul mio collo facendomi ritirare per i brividi che prendono a scorrermi sul corpo

"Aston..." lo ammonisco mentre lo sento ridacchiare dietro di me conscio dell'effetto che mi procurano i baci sul collo

"Sei dispettoso a livelli disumani" proseguo voltandomi tra le sue braccia ed incrociando le mie sotto il seno

Lo guardo con un sopracciglio sollevato mentre lui non riesce a togliersi quel sorriso sornione dal viso

"È più forte di me" si giustifica con un'alzata di spalle facendomi scuotere la testa

Incorreggibile è la parola giusta per descriverlo

Sto per ribattere quando il campanello suona e lanciando un'occhiata rapida all'orologio traggo un sospiro di sollievo rendendomi conto che si tratta solo degli invitati, perché Andrew mi ha mandato un messaggio cinque minuti fa dicendomi che stavano partendo da San Diego per cui non saranno qua prima di altri dieci minuti

Do un rapido sguardo ad Aston che sembra capirmi al volo, perché dopo un cenno di assenso si volta per raggiungere la porta e accogliere i primi invitati

Sarà una festicciola intima con pochi presenti, ma volevo comunque organizzarle qualcosa per sentirsi accolta e desiderata dopo il periodo della sua assenza

Mi è mancata come l'aria, ed è stata la mia roccia anche se distante, perché non mi ha mai abbandonata nonostante la mia riluttanza nell'aprirmi e sfogarmi. Dopo quel momento di debolezza sul prato sotto le stelle con Aston vicino, non ho più lasciato al mio cuore e alla mia mente la possibilità di distruggermi. Come sempre raccolgo il dolore e lo sfogo per il tempo che ritengo necessario ma che non deve superare il quarto d'ora, dopo di che chiudo tutto nel cassetto degli incubi nell'angolo remoto della mia mente e proseguo con la mia vita. So che se dovessi abbandonarmi alla sofferenza non sarei in grado di tornare in superficie

Aston sembra avermi capito meglio di chiunque altro perché non ha mai accennato a nominare la fonte dei miei problemi neppure una volta in questi tre mesi. So che lo vede e lo frequenta, so che è stato presente per entrambi come poteva anche se ha dedicato più tempo a me che a chiunque altro. Ma non ha mai fatto trapelare alcuna informazione e dal canto mio non ho mai fatto domande. Dopo quella notte non ho voluto avere sue notizie e anche lui deve averlo capito perché ha fatto il possibile per non farsi trovare mai neppure a mensa.

Abbiamo vissuto questi tre mesi come due fantasmi evitando di incontrarci e forse un po' il fato ci ha dato una mano in questa impresa questa volta, perché non sono riuscita a scorgere neppure un angolo della sua divisa in questi mesi.

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