Capitolo 29

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Sono le dieci quando parcheggio nel vialetto della casa che mi ha vista crescere, ridere piangere, maturare e diventare quella che sono ora.

Scendo dall'auto chiudendo con un tonfo sordo lo sportello e chiudendola con la sicura della chiave. Supero la mia auto e mi avvicino al cancelletto di ferro battuto

Scavalco senza aprirlo ridacchiando al pensiero di tutte le volte che ho fatto lo stesso da adolescente nel cuore della notte quando tornavo dalle feste con Emily.  Per evitare di fare rumore e farmi beccare da mia madre, scavalcavo sempre il cancelletto che altrimenti avrebbe cigolato senza dubbio, e mi arrampicavo sulla finestra della mia camera.

Sono state più le volte in cui sono stata beccata che quelle in cui l'ho fatta franca, ma era divertente.

"Vedo che lo trovi ancora divertente e che continui a farti beccare in flagrante"

Sollevo subito lo sguardo per incontrare la figura di mia madre in piedi sul portico che con le mani conserte mi osserva divertita e per nulla stupita.

Scoppio a ridere quasi correndo nella sua direzione per avvolgerla in un abbraccio intenso, uno di quelli da spacca ossa

Mi era mancata

"Ma come siamo di buon umore! Credo che tu abbia un po' di cose da raccontarmi signorina, a partire dal perché sei qui" si stacca dall'abbraccio prendendomi per le braccia e osservandomi a fondo

Le mamme sanno sempre quando qualcosa non va. La mia è sempre stata brava a leggermi dentro, ed è per questo che non ho avuto bisogno di dirle la ragione della mia visita. Sapevo avrebbe capito

Entriamo poco dopo in casa e subito un profumo di rose e di cioccolato entra nelle mie narici facendomi stare sull'attenti

"Hai fatto la torta di cioccolato?" Domando mentre sono già in prossimità della cucina per affacciarmi e vedere il forno acceso

"Certo...torna la mia bambina a casa e vuoi che non faccia la sua torta preferita?" Mi incalza mia madre superandomi

Bentornata a casa Norah

"Come stai mamma?"

È la domanda che più mi logora da settimane. Dopo averla vista di nuovo sofferente e dopo la fuga da casa mia senza preavviso post festa di mio padre, ho sofferto insieme a lei e soprattutto per lei.

So quanto lei abbia amato mio padre, e so quanto ahimè lei continui ad amarlo con tutta se stessa. E purtroppo questo è uno dei motivi più veri e profondi per cui odio mio padre.

Come si fa a perdonare la causa della sofferenza perenne della propria madre?

La mamma mi guarda con occhi dolci ma malinconici mentre taglia due fette belle grandi di torta e le mette nei nostri rispettivi piatti

"Mangia" mi incita spingendo il piatto nella mia direzione

Sbuffo rassegnata e mi allungo prendendo il piatto ed immergendo subito la forchettina nel Pan di Spagna soffice e scuro

Mi porto il pezzo in bocca e subito mi tornano in mente tutti i ricordi di infanzia più belli che custodisco gelosamente

Io ed Emily passavamo le giornate a rubacchiare pezzi di torta che sistematicamente non arrivava all'ora di cena

"Premetto che la madre sono io e la figlia tu"

Sollevo gli occhi al cielo portandomi un altro pezzo di torta alle labbra

"Ma visto che so che non mi racconterai nulla senza che io risponda a questa domanda che ti logora, voglio tu sappia che non c'è assolutamente nulla di cui tu debba preoccuparti. Non ti negherò che la notizia mi ha alquanto lasciata senza parole e che non sia stata proprio la serata più bella della mia vita, ma sono una donna adulta ed ho accettato la fine del mio matrimonio molto tempo fa Norah"

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