Capitolo 20

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4 anni prima...

"Quale diavolo è il tuo problema Norah?"

Mi sollevo dalla sedia sbattendo le mani sul tavolo
"Il mio unico problema sei tu papà! So perfettamente gestirlo e gestire la situazione" urlo contro mio padre posizionato diritto e rigido di fronte a me in divisa militare

Non riesce ad accettare che so quello che faccio

"Mi hai accusato di remarti contro tutto questo tempo e ora guardati...ti sei lasciata coinvolgere nel tuo primo vero caso come tirocinante. Hai idea delle conseguenze che potrebbe comportare  un tale conflitto di interesse?"

"La mia frequentazione con un mio semi cliente non ti riguarda minimante e non sei nessuno per permetterti di giudicare Dave solo perché come al solito hai ficcato il naso in cose che non ti riguardano. Il suo profilo psicologico può essere giudicato solo ed esclusivamente da personale competente in materia e tu non centri assolutamente nulla. Fatti i dannati affari tuoi una volta per tutte!!" Ormai ho completamente perso il senno. Questo è l'effetto che quest'uomo esercita sulla sottoscritta.

Mio padre si massaggia la fronte e sbuffa prima di fulminarmi con lo sguardo e dirigersi a passo felpato alla porta di casa

Si ferma con la mano sulla maniglia e si volta

"Ti farai male figliola e io non ci sarò a raccogliere i pezzi"

Scoppio a ridere

"Tu non ci sei mai stato, non mi aspetto altro da te. Continua ad essere invisibile, i pezzi li raccolgo da sola proprio come ho fatto quando ti scopavi la tua segreteria" il generale Davis sussulta alle mie parole e un po' gongolo quando capisco attraverso i suoi occhi di averlo ferito.

"Quel ragazzo è uno squinternato, e ti devasterà. Col tuo comportamento ostinato ed irresponsabile non fai che confermarmi quanto tu sia sbagliata per questo ruolo. Cambia lavoro Eleonorah"

Un fuoco mi sale da dentro incendiandomi

"Vattene fuori di qui!!! Sparisciiii" urlo come una pazza con tutto il fiato che riesco a racimolare.

Sento il cuore pulsarmi in testa a intermittenza

Mi ha di nuovo distrutta. E per l'ennesima volta mi ritrovo a raccogliere i pezzi di me che lui stessa ha distrutto con la sua cattiveria gratuita.

E poco dopo di me non sarebbe rimasto più nulla intatto...perché mio padre spezzandomi quel giorno, aveva presagito un corretto epilogo di una storia destinata a fallire già in partenza.

Presente...

Alzo lo sguardo dai fascicoli dei profili dei miei pazienti quando sento il suono acuto del tosta pane

Mi sollevo dalla sedia e mi avvicino ad esso per estrarre le due fette di pane tostate e le appoggio sul piano di lavoro per immettere del prosciutto e della maionese su una fetta, poi afferro l'altra per coprire e concludere il mio toast.

"Come mi sta?"

Mi volto con il toast tra le mani e la bocca semi aperta pronta ad accoglierne il sapore

Lascio scorrere gli occhi dall'alto al basso sulla figura elegante e sexy della mia coinquilina. Indossa un tubino nero che in realtà è mio, ma che le ho prestato per la cena con il famoso cugino di Dylan con cui sembra andare bene. Andrew le piace e la fa diventare una persona più tranquilla e più seria ed è uno dei motivi per cui sono così propensa ad aiutarla ad agghindarsi e a prestarle i miei abiti professionali per cercare di farla sentire bella e all'altezza.

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