Flynn
Quello era un giorno un po' più triste degli altri, un po' più oscuro. Per quanto mi riguardava, il sole non era più sorto, aveva subito un'eclissi perenne dalla notte stessa in cui Séline morì.
E la mia mente non riusciva ad abbandonare il suo ricordo, anche se, da quando Thalia si era trasferita a Manhattan, il pensiero di lei era meno persistente, meno soffocante.
Quella ragazzina era entrata a far parte della mia vita, per quanto mi fossi impegnato per impedirglielo, e ormai era troppo tardi per tornare indietro sui miei passi.
Non mi restava che fare in modo che il passato non si ripetesse, dovevo solo proteggerla dai miei errori e da me stesso.
Ma come diamine potevo fare? Ero io il problema, l'antagonista di ogni favola.
«Eccomi qua. Le nostre rose migliori, come sempre Flynn.» il fioraio tornò al bancone, da me, con il mazzo di rose che ogni settimana compravo al suo vivaio.
Osservai quel mazzo solo per un momento, poi annuii e guardai altrove.
Ero persino incapace di mantenere lo sguardo su degli stupidi fiori, dannazione!
Infilai una mano nella tasca del giubbotto e tirai fuori il portafoglio, gli allungai la carta di credito per pagare.
«La tua ragazza è molto fortunata. Credimi se ti dico che sei l'unico nostro cliente abituale.» commentò lui mentre premeva alcuni pulsanti della cassa.
«Talmente fortunata che si trova sottoterra.» borbottai con freddezza.
«Non... non avevo idea, perdonami.» lui tentò di aggiustare il tiro, ma non mi importava affatto delle sue scuse.
Afferrai il mazzo di fiori non appena mi restituì la carta di credito, non aspettai nemmeno lo scontrino. Gli diedi le spalle e mi incamminai verso la porta d'ingresso, che chiusi con forza alle mie spalle.
Il vento freddo di novembre mi sferzò in pieno viso. Inspirai e mi riempii i polmoni di quell'aria ghiacciata fino a che non sentii tanti piccoli aghi nel mio petto, poi espirai e mossi i primi passi lungo il marciapiede.
La moto era parcheggiata lì accanto, sul ciglio della strada, ma il luogo dove stavo andando era piuttosto vicino e decisi di raggiungerlo a piedi. Camminare e osservare le persone attorno a me, era il miglior modo per non pensare.
«Flynn?» mi sentii chiamare da una voce che conoscevo fin troppo bene.
Mi voltai, alle mie spalle vidi Thalia varcare la soglia di una pasticceria. Fra le mani stringeva una confezione di dolcetti e, conoscendola, supposi contenesse dei macaron.
Notai il suo sguardo saettare dritto al mazzo di rose che tenevo in mano. Una smorfia le arricciò le labbra, gli occhi serrati in due fessure. Sembrava nervosa, lo dedussi dal piede che prese a battere velocemente contro l'asfalto.
«Per chi sono quelli?»
Un sorrisetto malizioso mi curvò le labbra, proprio non riuscii a reprimerlo.
Mi avvicinai a lei, i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. «Perché ti interessa saperlo? Sei gelosa?»
Lei scosse il capo con veemenza. Le onde dei suoi capelli castani sprigionarono un'ondata di profumo che mi inebriò le narici, tanto che socchiusi gli occhi e inspirai.
«Non sono gelosa, sono solo... curiosa. Sai, voglio saperlo dopo...»
Sembrava non trovare le parole per terminare la frase, così lo feci io al posto suo.
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𝔒𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔢𝔡 - Rose sfiorite
Roman d'amourDAL 20 MARZO 2023 DISPONIBILE IN VERSIONE EBOOK E CARTACEO SU AMAZON ~ VOLUME 1 - Dirty Dark Serie Questa storia NON è autoconclusiva, il finale è aperto e il secondo libro è in fase di lavorazione, ma non ancora disponibile né su Amazon né qui su W...