Flynn
Quella mattina il cielo era di un azzurro brillante, non vi era una sola nuvola a impedire al sole di splendere.
Sì, il cielo sembrava esprimere una gioia che faceva a pugni con il mio umore: nero come la pece, ombroso, buio. Quando mai la luce del sole aveva irradiato i meandri della mia mente?
La rabbia mi stava divorando, mi logorava lentamente dentro. Ero come una bomba pronta a esplodere, la cui miccia era pericolosamente vicina alla fiamma di un accendino, tutt'intorno invece vi era solo benzina.
Ero appena sceso dalla moto, che avevo parcheggiato davanti ai cancelli della Marymount. Non avevo lo zaino con me, non lo portavo più a scuola da parecchio tempo, e sotto il braccio stringevo il casco nero e lucido. Con passo sicuro e un'espressione corrucciata sul volto, varcai i grandi cancelli in ferro battuto e giunsi nel cortile della scuola.
Avevo bisogno di parlare con Bryan, di una spalla a cui aggrapparmi dopo l'ennesimo litigio con mio padre. Soltanto lui era a conoscenza di ciò che accadeva a casa nostra, cosa si celasse dietro la maschera di famiglia perfetta che eravamo costretti a indossare, perché non avevo dubbi nell'affermare che Raimond fosse un pessimo marito e padre.
Il mio sguardo si posò sui mille volti che costellavano il cortile, su ogni ragazzo che trascorreva quei pochi minuti prima dell'inizio delle lezioni con i propri amici seduto sul prato o sotto l'ombra di un albero. Di Bryan non vi era traccia e in quella bolla, in cui sembrava stessi soffocando, mancò un po' di più l'ossigeno.
Strinsi la mano tremante in un pugno, le unghie mi penetrarono la pelle del palmo, provocandomi delle sottili ferite a mezzaluna. Le nocche divennero pallide per via della forza impiegata in quel gesto.
La miccia aveva appena preso fuoco, bruciava ogni secondo sempre di più.
Notai anche l'assenza di Amanda, di quella bambola di pezza che allontanavo e richiamavo a mio piacimento quando ne avevo più bisogno.
Forse avrei dovuto sentirmi in colpa a riguardo, provare qualcosa di più simile al rimorso per averla usata per tutto quel tempo, sia per soffocare i miei demoni sia perché era la figlia di un commissario, eppure ero sempre stato impassibile nei suoi confronti.
Non ci pensai più di tanto a cercare qualcun'altra che potesse sostituirla, con l'obiettivo di sfogare quella rabbia che divampava in me prima che la bomba fosse esplosa.
La mia attenzione venne attirata da una ragazza minuta, i capelli erano castani così come gli occhi, la sua pelle pareva di porcellana. E pensai che fosse così simile a Thalia, eppure non la eguagliava affatto: non si avvicinava nemmeno un po' al fascino che emanava quella ragazzina fastidiosa e ammetterlo, anche solo con me stesso, mi costò parecchio.
Dopo averla sognata avevo riflettuto a lungo su di lei, sul perché avesse cominciato a occupare i miei pensieri, e l'avevo osservata. Seppur vestita con un semplice maglione, un paio di jeans e un libro stretto fra le mani, trovai che Thalia fosse l'emblema della sensualità in un modo che mi pareva del tutto nuovo, un modo che mi ricordava una donna del mio passato.
E fu allora che compresi il perché la odiavo. Detestavo pensare a lei, sognarla, desiderarla, proprio perché in lei rivedevo uno dei miei fantasmi, il mio più grande rimpianto e una promessa che mai avrei infranto.
Ma quella ragazza, per quanto le assomigliasse, non era Thalia, quella ragazzina non era ancora arrivata a dir la verità. Decisi quindi di avvicinarmi a lei, mentre era appoggiata con le spalle alla parete dell'edificio, da sola. Sarebbe stata la mia distrazione per quella volta.
«Com'è che ancora non conosco la ragazza più sexy della scuola? Credo di dover rimediare, non pensi anche tu?» con fare ammiccante posai una mano sulla parete, proprio accanto al suo capo, bloccandola contro il muro con il mio corpo.
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𝔒𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔢𝔡 - Rose sfiorite
RomanceDAL 20 MARZO 2023 DISPONIBILE IN VERSIONE EBOOK E CARTACEO SU AMAZON ~ VOLUME 1 - Dirty Dark Serie Questa storia NON è autoconclusiva, il finale è aperto e il secondo libro è in fase di lavorazione, ma non ancora disponibile né su Amazon né qui su W...