Coraggioso o codardo?

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5 dicembre 2018

Flynn fendeva la lieve luce di un nuovo giorno con quelle iridi di giada, incastonate nel suo volto roseo. Quegli occhi limpidi, ingenui e colmi di un dolore celato fra le sue sfumature verdi, spostarono la propria attenzione sul calendario dei Lakers appeso alla parete della camera: era quasi un sollievo per lui svegliarsi e rendersi conto che i giorni di quella sua vita, che lui sentiva di non vivere affatto, stavano passando fin troppo velocemente. E anche se restava lì, al sicuro dietro a mura di cinta che minacciavano di crollare, a guardare un mondo che andava avanti senza di lui, non si dispiaceva poiché il pensiero che quella sofferenza che da anni continuava a seguirlo stava per giungere al termine in qualche modo lo rassicurava. Un pensiero fin troppo oscuro e triste per la mente di un ragazzino di soli diciotto anni.

Quel bambino fragile che aveva il timore di andare a scuola e nutriva la vana speranza di rivedere un giorno sua madre varcare la porta di casa per salvarlo, era cresciuto e oramai frequentava il quarto anno di liceo. Flynn era diventato più alto, la voce gli era mutata, divenendo più roca e profonda, e il corpo gli si era irrobustito. Degli occhiali dalla montatura rotonda coprivano il suo volto dai tratti marcati e mascolini, nascondendo dietro spesse lenti le sue iridi così simili ai prati curati di Central Park.

La sua passione per la lettura era diventata un'ancora di salvezza, l'unico modo che conosceva per fuggire dalla realtà e raggiungere mondi lontani, migliori di quello in cui viveva. Difatti trascorreva ore, sere, giornate sui libri, fino a che gli occhi non si appesantivano tanto da costringerlo a fermarsi. Era anche uno dei migliori studenti della sua scuola e confidava un giorno di entrare a Yale o a Harvard.

Ma a parte ciò, con il cuore a dolergli nel petto, Flynn dovette ammettere che nulla nella sua vita era cambiato con il passare degli anni. Era costretto a osservare e a coprire suo padre mentre continuava a tradire Monica con una donna diversa ogni giorno. La promessa di portarlo a vedere le partite dei Lakers fu solo una vile bugia detta a un bambino, cresciuto troppo in fretta sotto l'influenza delle malelingue e con quel loro piccolo segreto da custodire, che per sempre rimarrà segnato dal suo passato.

Non gli era rimasto che sperare di non incontrare più Francis e Gabriel in seguito alla fine delle scuole elementari, gli sarebbe bastato seppur si trattasse solo di una magra consolazione. Ma quell'ultimo spiraglio di speranza nella sua vita si spense quando quei due ragazzi si iscrissero nelle sue stesse scuole, insieme frequentarono le medie e quei quattro anni di liceo.

Il suo fragile cuore, racchiuso in un costato martoriato dai pugni e dai calci ricevuti negli anni, aveva aspettato e sperato che negli anni Francis e Gabriel sarebbero maturati e cambiati; ma come il tempo aveva forgiato il suo animo da preda, il loro da predatore venne reso ancor più aspro e pungente.

Con un flebile sospiro Flynn spinse via le coperte di cotone, si alzò dal letto e cominciò a prepararsi. Dare subito inizio a quel nuovo giorno significava porre fine al più presto all'inferno che avrebbe attraversato durante quella giornata, alla dura e lunga camminata sui carboni ardenti e alla cenere che gli avrebbe inondato i polmoni fino al suono dell'ultima campanella, il segnale uditivo che poneva fine a tutte le sue sofferenze.

«Flynn vuoi muoverti? Devi accompagnare anche tua sorella a scuola.»

«Sorellastra.» precisò Flynn in un borbottio mentre sistemava il colletto del suo maglione, raccolse poi il suo zaino da terra prima di uscire dalla stanza.

Quella dolce bambina dal volto di porcellana e una miriade di riccioli, la stessa che lo abbracciava e si rifugiava sotto le sue coperte nelle notti in cui il cielo piangeva tristezza, aveva lasciato spazio a una giovane donna viziata, arrogante e colma di vergogna nel farsi vedere con lui a scuola.

𝔒𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔢𝔡 - Rose sfioriteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora