Thalia
Roxy impiegò venti minuti esatti per prepararsi, proprio come aveva detto.
<<Hai visto? Siamo puntualissime!>> disse con entusiasmo, prendendomi a braccetto.
<<Già, ma io non mi tratterrò molto. Parlerò con Henry, come ci eravamo dette, e poi andrò via.>>
Roxy sbuffò mentre entrava nell'ascensore del nostro piano. Premette il pulsante del pianoterra e si appoggio con la schiena alla parete di metallo dell'abitacolo.
<<Sei una guastafeste Thal, lasciatelo dire.>> borbottò lei con un broncio, che subito dopo tramutò in un sorriso.
Mi sporsi e le lasciai un bacio sulla guancia. <<Non sono una guastafeste, solo che tengo particolarmente al mio curriculum scolastico.>>
Le porte dell'ascensore si aprirono, mostrando ai nostri occhi l'accogliente hall dell'hotel.
<<A me non frega niente del mio curriculum, tanto mia madre ha già deciso in quale college andrò. Seguirò le orme di mio padre, così vuole lei.>>
<<Che lavoro fa tuo padre?>> chiesi mentre varcavamo la soglia d'ingresso dell'hotel, dirette alla piscina all'esterno.
<<Faceva. Era un medico comunque, ma non è ciò che voglio diventare anche io. Quindi fanculo il curriculum scolastico, se il mio futuro è già segnato, voglio godermi a pieno il presente.>>
La guardai per qualche istante. Malgrado riuscisse a celarlo magnificamente, ci vidi l'ombra di un qualcosa nel suo sguardo, qualcosa di buio e ombroso.
<<Mi dispiace, non lo sapevo...>>
<<La mia vita perfetta potrebbe finire anche domani, per quanto ne so. Non voglio avere rimpianti, non voglio che il passato mi travolga.>>
Per un attimo, mi parve che non stesse parlando solo del futuro, del suo lavoro o della scuola, ma di qualcos'altro di cui ero certamente all'oscuro.
Volevo porgerle qualche domanda a riguardo, quando fummo travolte dalla musica e dal chiacchiericcio di alcuni nostri compagni. Avrei atteso un altro momento prima di dar voce ai miei dubbi.
<<Credi che Bryan verrà?>> chiese lei, guardandosi attorno.
Ci avvicinammo al bordo della piscina, dove posavano diverse bottiglie di alcolici, alcune già stappate e consumate per metà, altre invece erano ancora nascoste dentro agli zaini.
<<Non ne ho idea, dipende.>>
<<Da cosa?>>
<<Dal suo buonsenso. Magari anche lui tiene al suo curriculum scolastico quanto me.>> scherzai con un sorrisetto, provocando la sua risata.
Roxy riempì un bicchiere rosso di un qualche alcolico sconosciuto e me lo porse. Sorseggiai quel liquido scuro e feci poi una smorfia che lei non riuscì a vedere, poiché era voltata di spalle per versarsi a sua volta da bere.
<<E' amarissimo, ma cos'è?>>
<<Non ne ho idea, ma sembra molto alcolico.>>
Roxy cominciò a ballare, a muovere i fianchi a ritmo di musica. Sembrava le bastasse un drink, un po' di musica ed essere circondata da tante persone per essere felice, per soffocare magari la perdita di un padre, del proprio fidanzato.
Io non riuscivo a lasciarmi scivolare di dosso il dolore tanto facilmente, e dovevo ammettere di invidiarla per questo.
Mi guardai attorno e cercai Henry con lo sguardo. Ero certa fosse lì nei paraggi, dovevo approfittare del momento per parlargli e chiarire ogni fraintendimento.
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𝔒𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔢𝔡 - Rose sfiorite
Roman d'amourDAL 20 MARZO 2023 DISPONIBILE IN VERSIONE EBOOK E CARTACEO SU AMAZON ~ VOLUME 1 - Dirty Dark Serie Questa storia NON è autoconclusiva, il finale è aperto e il secondo libro è in fase di lavorazione, ma non ancora disponibile né su Amazon né qui su W...