Thalia
A svegliarmi fu il trillo provocato dalla sveglia. Era arrivato il giorno della partenza, e non sapevo se essere felice di rivedere la mia terra o se essere turbata per via della presenza di Chistian in quella casa. Sarebbe partita anche Kaylee con noi, speravo dunque che sarebbe filato tutto liscio.
Aprii gli occhi, mentre un grugnito infastidito mi sfuggiva dalle labbra. Allungai una mano e spensi la sveglia, poggiata sul comodino.
I raggi di sole che filtravano dalle finestre, le cui tende erano scostate, mi costrinsero a socchiudere gli occhi, impiegai qualche secondo per abituarmi alla luce di quel nuovo giorno.
Non parlavo con Flynn dalla mattina in cui mi ero svegliata a casa sua, dopo un'intensa notte di passione in cui avevamo fatto sesso più e più volte in luoghi diversi di quell'attico che era casa Cosgrove.
Non era venuto a scuola nei giorni successivi e non mi aveva scritto, non volevo essere io la prima a farlo dopo ciò che era successo fra di noi. Roxy invece era ancora negli Hamptons e riuscii a sentirla di rado, ma chiederle di Flynn era fuori discussione.
Scostai le lenzuola rosa di cotone dal mio corpo e mi alzai dal letto. Lanciai uno sguardo veloce alla mia valigia, che mi attendeva in un angolo della stanza.
Posati sullo schienale della sedia dietro la scrivania, invece, vi erano un jeans e un maglione azzurro che aspettavano soltanto di essere indossati.
Andai in bagno, mi feci una doccia veloce e lavai i denti. Tornai poi nella mia stanza che addosso avevo solo l'intimo di cotone. Fu allora che lo sguardo cadde sulla mia figura riflessa nello specchio.
Storsi le labbra e squadrai il mio corpo, troppo magro e privo di forme. Posai una mano sulla coscia, tracciai con le dita i segni lasciati dalle smagliature e risalii fino alle ossa del bacino e dell'anca, che andavano a formare dei fianchi a violino.
Flynn mi aveva detto che fossi bella, sembrava sincero e io gli avevo creduto lì per lì, sul momento. Ma poi mi guardavo allo specchio e non riuscivo a fare altro se non detestare il mio corpo.
Come potevo piacergli? Dopotutto era stato con Amanda, lei era perfetta malgrado mi costasse ammetterlo.
Con uno sbuffo diedi un piccolo calcio allo specchio, che si spostò soltanto di qualche centimetro, e poi cominciai a vestirmi.
Per quanto riguardava me e Drake, non avevamo chiarito in seguito alla nostra discussione. Ero ancora dell'idea che mi avesse tradito, che non sarei riuscita a perdonarlo tanto facilmente quella volta.
E non avrebbe più abitato in questo appartamento una volta ritornati dal Messico, se voleva stare a Manhattan sarebbe andato a vivere da Zack, chiunque esso sia.
Non appena fui pronta, afferrai la mia valigia per il manico e la trascinai fino al salotto. Dalla cucina proveniva un dolce profumo di pancake, riuscii persino a udire lo sfrigolio dell'impasto che entrava in contatto con la padella calda, così come il rumore provocato dalla moka.
Scossi il capo e mi accomodai sul divano del salotto, cominciando a sgranocchiare una barretta che avevo scordato dentro lo zaino di scuola il giorno prima. Lì attendevo soltanto l'arrivo di Kaylee.
Quando le lancette rintoccarono le dieci, il campanello del nostro appartamento prese a trillare. Mi alzai dal divano e raggiunsi il piccolo andito che conduceva alla porta d'ingresso, anche Drake uscì dalla cucina con un mestolo fra le mani.
«E' la mia amica Kaylee, vado io ad aprire.» borbottai freddamente.
«Non rompermi le palle, potrebbe essere Zack. Ho invitato anche lui.»
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𝔒𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔢𝔡 - Rose sfiorite
RomanceDAL 20 MARZO 2023 DISPONIBILE IN VERSIONE EBOOK E CARTACEO SU AMAZON ~ VOLUME 1 - Dirty Dark Serie Questa storia NON è autoconclusiva, il finale è aperto e il secondo libro è in fase di lavorazione, ma non ancora disponibile né su Amazon né qui su W...