fourty-four

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Iniziavo a passare le ore sul cellulare dopo che Mattia e Christian mi costrinsero a twittare l'impossibile e l'immaginabile. Ero sul letto di Dario, mentre scherzavo con il ballerino di hip hop a riguardo di alcuni commenti dei fan. Christian si era ammalato in questi giorni, a causa del freddo. Aveva la febbre alta e cercai di stargli vicino preparandogli pranzo e cena. Ma lui non era l'unico, anche Mattia e Francesco si beccarono un raffreddore. La settimana prossima sarebbe stato Natale e speravo che riuscissero a rimettersi per festeggiarlo insieme.
Mentre scrollavo col dito la Home di Twitter, non mi sfuggirono alcune menzioni su me ed Alex. C'era chi ci voleva insieme, o chi insinuava che tra noi fosse successo qualcosa. D'altra parte, invece, non mancavano commenti su lui e Cosmery. Sulla pagina ufficiale di Amici, vennero postati i vari daytime su loro due e al solo ricordo, sentii un peso al petto.
«Guarda» sentii Christian ridere, mostrandomi il suo telefono. Un video di un piccolo Mattia mi si pose dinanzi e iniziai a ridere per quanto assurdo fosse.
«Non ce la faccio» continuò a ridere, adagiando meglio la testa sul cuscino.
Il mio cellulare vibrò e notai una menzione da parte di Albe sotto un Tweet.

"Più che aria natalizia, io sento aria di limoni nella casetta"

@albelama1 ha commentato:
@vchatillon parlano di te?

@me
Stra vecchia come battuta, Albe.

Scossi la testa divertita, nonostante tutto il cantate della Pettinelli era un supporter di me ed Alex. E non era l'unico. Questo suo commento ha fatto scatenare la curiosità di tante persone e nel leggere i commenti rimasi sorpresa nel vedere quanti di loro avessero azzeccato il nome di Alex. Ma dopotutto, non potevano saperne niente. Oltre al video di me e del cantante che balliamo sull'inedito di Nicol, e delle numerose riprese reciproche durante le esibizioni in puntata, non venne mostrato nient'altro.
Mi alzai dal letto di Dario e mi recai in cucina, dove alcuni erano persi nei loro cellulari e altri, come Alex e Luigi, erano intenti a cantare nella stanza delle gradinate.
Mi appoggiai coi gomiti sul pianoforte, mentre osservavo Alex pigiare piano i tasti bianchi e neri. Feci un piccolo applauso che fece sorridere Luigi, mentre l'altro restò a guardarmi senza dire niente.
La voce di Maria tuonò nella casetta e mi mossi di poco per sedermi sul primo scalino. Carola e Cristiano vennero a sedersi accanto a me, mentre aspettammo gli altri raggiungerci.
«Come sapete, la settima prossima è Natale e vi sarà concesso scambiarvi dei regali che chiederete direttamente alla produzione» spiegò Maria, e vidi il ragazzo al mio fianco battere le mani sulle ginocchia euforico. Lui era il mio spirito guida.
«Poi, dato che la trasmissione in onda verrà sospesa, ho organizzato una puntata speciale dove potrete esibirvi attraverso il gioco della tombola. Ad ogni esibizione ci sarà qualcuno a presentarvi e vi lascio le coppie, le canzoni, le coreografie e i nominativi sul tabellone digitale in cucina»
Alzai le sopracciglia sorpresa. Era davvero bella come cosa, e fui curiosa di sapere cosa aspettava a me. Iniziò ad innalzarsi un vociare tra i miei compagni, che venne arrestato da un'ultima notizia.
«Ora passiamo ad una busta blu» disse poi.
«Cantanti o ballerini?» chiese Luca.
«Ballerine» disse, facendo riferimento a due ragazze.
«È per me?» chiese subito Cosmary, che si trovava in fondo alla parte opposta alla mia. Ricevette conferma dalla conduttrice e andò fuori a recuperare la busta e quando rientrò, notai come Alex non le staccasse gli occhi di dosso.
«Te la leggo?» disse Maria, mentre la ballerina restò in piedi e annuì.
«Ciao Cosmary, è da quando sei entrata che porto dei dubbi su di te. So di averti sospeso la maglia, ma credo che allenarti e prepararti in nuove coreografie non ti faccia del male. Ho voluto assegnarti un passo a due con Valeria» si fermò Maria a causa di un risolino, che fece ridacchiare beffardamente anche me; «e sappiamo bene quanta differenza ci sia tra l'una e l'altra. In puntata verrai richiamata, per la riconferma della maglia, e spero che l'aiuto di Valeria possa servirti umanamente. Firmato, Alessandra Celentano» finì.
Sentii Dario, Sissi e Luigi ridacchiare e quando mi voltai a guardarli scossi la testa rassegnata. Pensavamo alla stessa cosa: su quanto folle sia questa situazione. La coincidenza di avere un passo a due proprio con me, nemmeno con Carola. Sembrava fatto apposta.
«Pareri?» chiese Maria.
«Niente, Maria- lavoreremo insieme, sperando di trovare dei punti di incontro, cercando di riuscire a farcela» disse lei, guardandomi scocciata.
Trovare dei punti di incontro, eh? Contaci, Cosmary.
«Possiamo vedere la coreografia?» domandai io, non dando peso al suo commento.
Sul televisore apparvero Elena e Giulia Stabile in un modern. Era abbastanza semplice, quindi in un modo o nell'altro l'avremmo fatta bene, speravo.
La conduttrice chiuse il collegamento e sospirai, portandomi una mano nei capelli.
«Tutto bene?» mi passò una mano sulla schiena, Cristiano. Lo guardai e annuii, nonostante una parte di me fosse turbata da questa assegnazione. Passare del tempo con la stessa ragazza che aveva attirato l'attenzione di Alex, mi dava su i nervi.
La mia vita sembrava un film, un film comico.
Per non pensarci troppo, andai nella stanza arancione e mi posi dinanzi allo specchio. L'ultima puntata prima delle festività si sarebbe tenuta tra tre giorni e avevo la mente in confusione per tutte queste coreografie.
Presi il cellulare e feci partire la canzone di Ariana Grande, iniziai a muovermi ricordando i passi della professionista. Quando ero sola mi riusciva meglio, forse perché essere osservata mi destabilizzava.
Tolsi la felpa, restando in reggiseno sportivo, con il mio pantalone largo grigio.
«Posso entrare?» sentii dire da una voce dietro la porta bianca. Mi accostai e la aprii, la figura di Crytical mi si piazzò davanti.
«Certo» dissi, facendolo passare.
Lasciai la porta aperta in questo caso, mentre il ragazzo andò a sedersi sul divanetto.
«Provavi?» domandò.
«Sì, mh, ci stavo provando» risposi.
«Ti ho disturbata, se vuoi vado via-»
«No, tranquillo» mi affrettai a dire e lui ritornò a sedersi, giacché si era alzato.
Iniziai a fare un breve stretching alle braccia, dato che non mi andava di ballare solo dinanzi a lui. E poi fortunatamente, Sissi entrò iniziando a canticchiare la canzone che continuava a ripetersi.
Finse di avere un microfono tra le mani e fece alcuni passi che mi fecero ridacchiare. Francesco si alzò e fece per venirmi incontro, prese la mia mano e tentò di ballare con me. Non volendo risultare fredda e antipatica, lo assecondai. Cosmery si unì e dietro la sua figura spuntò quella di Alex. Erano sempre insieme ormai.
Sissi, prese il mio cellulare e iniziò a digitare qualcosa. Partì la base di Loca di Aka7even. Crytical si mise alle mie spalle, appoggiandomi una mano sul fianco scoperto. Feci per togliergliela ma quando vidi Alex infastidito da quel tocco, lasciai perdere. Ringraziai Sissi che mi prese per una mano, staccandomi dal cantante rapper. Odiavo sentire le mani di altri su di me, ma non avrei dato questa soddisfazione ad Alex.
Vidi Cosmery sedersi accanto a lui sul divano, gli posò una gamba in mezzo alle sue e lo guardava intensamente. Alex si voltò a guardarla e quando vidi il suo sguardo vacillare sulle sue labbra, mi sentii di sprofondare in un pozzo senza fondo.
Non ce la facevo più.
«Ho la batteria scarica» dissi, riprendendo il telefono e mettendo fine alla musica. Sissi mi guardò accigliata, sapendo bene che avessi la batteria piena, poi si voltò verso il divano e sembrò capire il perché del mio atteggiamento.
Fecero per uscire tutti, e quando fui all'uscio della porta la voce di Cosmary mi fermò.
«Quando iniziamo a provare?»
«Quando vuoi» risposi, voltandomi. Trattenni un'espressione infastidita, mentre vidi la sua mano appoggiarsi sul petto di Alex.
«Che ne dici se iniziamo domani? Che questa sera non credo di avere tempo» rise sotto i baffi e sperai vivamente che non si riferisse a quel che pensavo. Feci un cenno con la testa, non riuscendo a parlare. Lanciai uno sguardo al ragazzo che guardava fisso immobile un punto dinanzi a sé. Poi andai via, non riuscendo più a respire in quella stanza così oppressa.
«Ehi, ehi, frena. Cos'hai?» mi bloccò Luigi nel corridoio.
«Mh? Niente, sto bene» risposi impassibile.
«Certo, contaci. Andiamo in camera tua» iniziò ad incamminarsi, ma scossi la testa.
«Sto bene, davvero»
«Certo che Alex ha ragione a definirti testarda» sospirò, prendendomi per un braccio. Mi trascinò letteralmente nella camera rossa, e poi mi fece sedere sul mio letto seguita da lui.
«Che ti ha fatto?»
Sapevo si riferisse al suo amico.
«Niente»
«Allora cos'hai visto?» domandò.
«Lui ti parla di lei?» cambiai discorso, calando lo sguardo sui miei piedi.
«Mi parla più di te»
«Non dirlo solo per compassione» ritornai a guardarlo. Ma poi ricordai che avevo dinanzi Luigi, forse una delle persone più oneste che conosca.
«È la verità. Sai che ci tiene a te»
«No» feci una risatina amara; «per niente» dissi.
«È lei a cercarlo continuamente» cercò di spiegarmi ed aveva ragione. Era Cosmary a ricercare Alex e non viceversa.
«Però lui ci sta sotto, regge il suo gioco» dissi.
«Non gli basto più» mormorai, cercando di trattenere le lacrime.
«Non dire così» fece per appoggiarmi la testa al suo petto e solo ora mi resi conto di come mi sia ridotta per un ragazzo.
«Passeranno la notte insieme»
«Che ne sai?» domandò, accarezzandomi i capelli.
«L'ha detto lei» dissi; «avresti dovuto vederla, gli stava così vicino e lui sembrava esserne compiaciuto. Per non parlare di quando li ho beccati a suonare la chitarra in camera sua, mi sentivo di morire» alzai lo sguardo verso di lui.
«Mi affeziono sempre alle persone sbagliate» tirai su col naso.
«Dovresti parlargliene»
«Ci abbiamo provato e sai cosa mi ha proposto? Di restare amici. Amici, capisci?» domandai nervosa.
«E tu non vuoi?» mi chiese.
«Non ne sono capace, non dopo ciò che abbiamo passato insieme» mormorai.
«Fai un passo indietro, fagli sentire la tua mancanza»
«Ha Cosmary, non ha senso. Già non sono più sua» dissi, per poi correggermi subito; «non che io lo sia mai stata. Ma- si, beh- insomma.. siamo stati molto vicini, ci siamo baciati e-»
«Aspetta, aspetta. Cosa? Vi siete baciati?» domandò alzando un sopracciglio. Pensavo che Alex glielo avesse detto e rimasi sorpresa dal fatto che Carola riuscì a mantenere il segreto.
«Sì» sussurrai.
«Ed io ne ero all'oscuro!» si allontanò da me, come se dovesse fare mente locale per la mia confessione.
«Ammetto di aver insinuato un vostro bacio. Ma non pensavo fosse successo davvero» continuò.
«Non eccitarti così tanto, che tanto bastano poche ore e verrà a raccontarti di un altro bacio. Quello con Cosmary» sbuffai.
«Se non gli parli tu, lo faccio io» disse.
«Non concluderemo niente»
«Fai come disse Carola e passa alle maniere forti»
«Vorrei» dissi, facendolo ridacchiare.
«Tanto sappiamo entrambi che quello con lei, non è lo stesso Alex che era con te»
Sorrisi malinconicamente, mentre una parte di me avrebbe voluto piangere lacrime infinite. Non volevo nemmeno immaginare cosa Cosmary intendesse con quella frase, ma se così fosse, Alex mi avrebbe persa definitivamente. Mi assumo la responsabilità di aver viaggiato troppo con la fantasia, di aver sperato in qualcosa che era già un 'no' in partenza. Il nostro rapporto non è mai stato chiaro a nessuno, forse Maria aveva ragione a definirlo complicato. Ma in tutto il suo disordine, questo strano rapporto mi piaceva tanto. E rimpiango ogni momento vissuto insieme, perché io rifarei tutto.
«A me piace» dissi improvvisamente, svegliandomi dai miei sogni.
«Cosa?»
«Alex» sospirai; «mi piace Alex» ripetei.
Luigi sorrise, per poi lasciarsi andare sul mio letto. Mi appoggiai con la testa sulla sua pancia e lo sentii respirare regolarmente.
«Lo so. Gli piaci anche tu» disse.

DIFFERENT | Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora