«Facciamo entrare la sfidante»
Furono queste le parole della conduttrice Maria De Filippi.
Fu questo l'inizio del mio percorso.
La sfidante in categoria ballo, ero io. Fui chiamata in settimana dalla redazione per annunciare che sarei stata messa in sfida contro Matt. A scegliermi fu la maestra Alessandra Celentano, colei che è riuscita a vedere in me una grande preparazione e versatilità.
L'ansia cresceva in me, nonostante fossi consapevole di essere già stata vista e giudicata dai ragazzi della casa nel daytime. Avevo un'idea abbozzata di tutti loro, da quello che ho potuto constatare. Li ho seguiti dall'inizio, sperando di potervi essere anch'io un giorno. Ed eccomi qui.
Oltrepassai il corridoio che mi avrebbe portato sul luogo. Mi sentivo scoperta, al nudo. Osservata da tutti: dal pubblico, dai ragazzi e dagli insegnanti.
«Salve» dissi flebilmente. L'ansia non poteva giocarmi brutti scherzi, non ora.
Ero terribilmente emozionata. Quasi il respiro mi mancava. Ero abituata ad esibirmi in piccoli teatri, con la presenza minima di persone; e quando ero ai provini, ero in sola compagnia di tecnici e fonici. Ma potevo affrontarlo.
«Matt, poggia la maglia lì» disse Maria, indicando col capo lo spazio tra la cattedra degli insegnanti di ballo e quello di canto: spazio che sarebbe stato occupato da un giudice importante.
«A giudicare la sfida è Kledi» proseguì e l'uomo in questione fece il suo ingresso. Salutò i presenti e richiamò Matt per iniziare la sfida.Era bravo, davvero. La sua espressività e leggerezza nel ballare mi aveva colpita.
Ma quando Kledi pronunciò il mio nome, mi sentii sprofondare. Toccava a me.
Mi misi al centro della sala e, sulle note di Experience di Einaudi, iniziai a ballare. Munita delle mie punte, iniziai a manifestare le mie emozioni. Succedeva solo attraverso il ballo.«Siete stati molto bravi entrambi, devo essere sincero» iniziò Kledi, dopo aver messo per appunto qualcosa sul foglio.
«Da un lato abbiamo forza e grinta, dall'altra leggerezza e armonia» disse guardandoci.
«Hai già deciso?» domandò la conduttrice a Kledi, il quale confermò di avere già un voto.
«Mi dispiace tanto, Matt» a queste parole, il mio cuore si fermò per una frazione di secondi.Avevo vinto. Ero dentro.
Non riuscivo a reggermi sulle gambe, ero sicura che sarei cascata da un momento all'altro. Ero felice, fin troppo. Mi portai le mani alla bocca, stupita. Guardai la maestra Celentano sorridere soddisfatta e nel mentre, il giudice fece la sua uscita.
Mi voltai verso il ballerino, era deluso e rassegnato. Alzò lo sguardo verso di me e mi avvicinai piano, aspettando il suo consenso che arrivò con un cenno della testa, lo abbracciai. Speravo una parte di me riuscisse a incoraggiarlo.
Quando si staccò, chiese alla conduttrice se potesse salutare i suoi compagni, e la donna annuì. Mi voltai verso i banchi, non mi sfuggirono le lacrime di alcuni. Sapevo bene che si fossero creati forti legami e mi sentivo quasi in colpa ad averli "spezzati".«Arrivederci a tutti e.. grazie» disse infine, Matt. Lasciò lo studio e mi indirizzai verso il suo banco, o meglio: mio. Era l'ultimo della fila, quello vicino alle scalinate. Accanto a me Giacomo, il quale aveva il capo calato ed ancora piangente.
Sentii una voce alla mia destra e una ragazza bionda, Rea, con un sorriso contagioso, mi diede il benvenuto. La ringraziai, era davvero molto carina.La puntata andò avanti. Ermal Meta entrò in studio, pronto a giudicare le cover dei cantanti. L'ultimo in classifica sarebbe poi stato, di conseguenza, messo in sfida.
Sentirli dal vivo era tutt'altra cosa. Ero un accumulo di emozioni in quel momento. Non vedevo l'ora di raccontare tutto alla mia famiglia. Grazie a loro e al loro supporto io, adesso, sono qui.Sulle note di A te di Giovanotti, si esibì Luca. Lo avevo conosciuto ai casting più di un mese fa e dubito che si ricordi di me. Non ebbe però ricevuto un buon commento da Ermal e questo lo portò in basso alla classifica, così come Tommaso a differenza che, fu proprio quest'ultimo ad andare in sfida. E a proposito di questa, ne venne fatta un'altra: Elisabetta contro Alessandra, in arte Ale. La voce della prima era qualcosa di spettacolare, a parer mio: forte e delicata al tempo stesso. Ma fu l'altra, con il suo inedito, a guadagnarsi il banco. E tra altre lacrime, furono due ad abbandonare Amici oggi.
«Come state voi due lassù?» domandò Maria riferendosi a me e alla mora, che aveva trovato posto sulla mia stessa fila.
«Benissimo» rispose Alessandra, semplicemente. Io stavo più che bene, mi sentivo al settimo cielo. Ma non volevo sembrare patetica e mi limitai a rispondere al suo stesso modo: «Tutto bene, ancora non ci credo!»E la puntata finì lì. I ragazzi si alzarono dal proprio banco e si diressero fuori dagli studios. Mi complimentai con Ale nel tragitto, scambiando poi quattro chiacchiere tra noi. Nessun altro si avvicinò, forse ancora scossi dall'uscita dei loro compagni.
Giunti in casetta, entrai trascinando con fatica la valigia verso l'interno.
«Serve una mano?» domandò un ragazzo. Christian, se non erro.
«No, tranquillo. Non ti preoccupare» gli sorrisi, ma lui insistette e fece da sé, portando il mio bagaglio nella stanza che avrei condiviso con Carola e Serena.
«Grazie» dissi infine e lui, con un sorriso, uscì dalla camerata. Sospirai contenta, gettandomi sul letto che mi ospiterà in questo percorso, che spero duri a lungo.
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DIFFERENT | Alex Wyse
Fanfiction"Il mio stupido cuore aveva scelto, stupidamente, te" Dove il bianco incontra il nero. La fusione di due bolle e mondi diversi tra loro, che creeranno una storia d'amore completamente incasinata. Lei, con solo la danza nella testa. Timida, delica...