No more tears.

24 0 0
                                    

"Sasha è possibile che siamo arrivati in questa casa da più di due settimane e in camera tua ci sono ancora gli scatoloni del trasloco?"
Mi chiede mamma buttandosi sul divano
"Sono cose che non so dove mettere, ci sono gli album di famiglia, i pupazzetti che mi comprava pap-Federico e tutte le sue robe, preferisco tenerle chiuse negli scatoli, non voglio cose che mi ricordino lui in questa cosa, già sapere di averlo a 500 metri è abbastanza devastante..."
Sputo fuori innervosita e seccata, quasi con il magone alla gola. Ti odio Fede.
Simi nota la mia faccia triste e si avvicina
"Ricordare lui? Perché tu riusciresti a dimenticare tuo padre? Hai il suo sangue, il suo cognome, sei la sua identica copia, non dire cavolate amore" Il tono dolce in cui lo dice mi rasserena tantissimo, ma come fa una persone così giovane a essere così saggia.
"Non è il modo giusto di affrontare la situazione, non è uno sconosciuto, è parte di te"
Mi accarezza la guancia e mi bacia la fronte
"È stato lui a dimenticarsi di me, perché io non dovrei farlo?"
"Ragazzi chiudiamo il discorso, Sasha fai quello che voi con gli scatoloni, ma cerca di aggiustare la camera"
Mamma ogni volta taglia corto, la capisco. Simo mi sorride complice e mi invita silenziosamente e seguirlo in camera.
Mi alzo dalla sedia e andiamo in camera.
"Dai cosa vuoi farci con questi?"
Dice indicando le scatole
"Penso di buttarli"
"Sai anche tu in realtà che non lo vorresti fare perché altrimenti questi scatoloni non sarebbero arrivati fin qui"
Mi capisce troppo bene
"Mettiamoci a letto per adesso, domani si penserà al futuro luogo di questi scatoloni"

***

Vengo svegliata dal campanelli che suona ininterrottamente, chi diavolo è alle 08:30 di mattina
Mi alzo dal letto dirigendomi dietro lo stipite e sento la porta aprirsi
"Che ci fai tu qui?"
Sento la voce di mamma quasi innervosita
"Sei venuta a vivere con mia figlia a meno di 500 metri da me e io sono venuto a conoscenza di ciò da parte di terzi, è normale?"
Sento la sua voce e mi si blocca il respiro.
"Federico non mi sembra il caso di tutto ciò"
"Dov'è Sasha?"
Dice con un tono diabolico, vorrei uscire e dargli due sberle. Maleducato.
"Dorme di la con il suo fidanzato"
"Sei riuscita a mettermi contro mia figlia, mi hai distrutto Ale"
"Tua figlia ti odia e la colpa è solo ed esclusivamente tua, se avessi evitato di fare lo splendido nelle tue interviste adesso Sasha non si comporterebbe così, non è colpa mia"
"I giornali scrivono quello che vogliono, le mie parole vengono trascritte male, voi non mi avete neanche mai dato la possibilità di spiegare"
"La possibilità di spiegare cosa? Voi che ti legga l'articolo?"
"Gli ho letti anche io, ma cazzo voi credete a tutto quello che scrivono..."
Cala il silenzio
"Cosa ti serve Fede?"
"Come stai? Ti vedo sempre più bella"
Ma cosa sta facendo
"Federico ti ringrazio, sei venuto per cosa?"
"Sasha ha cambiato numero, sono mesi che provo a chiamare sul tuo cellulare ma nessuno risponde, voglio vedere mia figlia"
"Tua figlia sta bene, le dirò che sei passato a cercarla, se vorrà ti chiamerà lei"
"Alessia dov'è Sasha?"
Il tono di voce cambia e torna di nuovo arrabbiato.
"Ti ripeto che Sasha è in camera sua, sta dormendo, penso tu stia esagerando. Modera i toni o sono costretta a prendere provvedimenti"
Torno in camera mia e mi metto anche i pantaloni del pigiama, i miei fantastici pantaloni di plaid blu a stelle bianche.
Scendo quasi di corsa come se non avessi assistito a tutto questo.
"Buongiorno mamma... ah ciao"
"Sasha, come stai?"
Mi chiede F, ormai non lo chiamo neanche più per nome. F gli si addice.
"Sto bene a differenza tua, cos'è sta puzza di erba?"
Dico sventolando la mano davanti al naso, è veramente indecoroso e indecente presentarsi così. E non capisco veramente il significato di questa visita passiva aggressiva.
"Volevo chiederti se..."
Silenzio, non dice più nulla. Continuo a non comprendere.
"Quindi?"
"Se stavi bene e se volevi venire a pranzo con me, possiamo andarci tutti!"
Io e mamma ci guardiamo, lei quasi sta per ridere istericamente.
"Mi dispiace ma.. non mi pare il caso Fede, perché non ci vai con la tua famiglia invece? Noi tutti abbiamo degli impegni, io in particolare..."
"Ho saputo che lui vive qua, un po' troppo presto per una convivenza!"
Ora basta, prendo mia mamma per il polso e la sposto con la forza, poi con un gesto rapido chiudo la porta in faccia. Ma come si permette di venire qua a farmi questa patetica ramanzina? Pensa ancora di avere un minimo di potere su di me? Beh si sbaglia e anche di grosso, non è mai stato presente e ora pensa che venendo qua e sgridandomi io lo riconosca come padre. Doveva pensarci quando era il momento di farlo, invece ha preferito farsi una nuova vita, dei nuovi figli, una nuova moglie. E noi siamo state accantonate in un angolo come spazzatura. Non solo io la mamma, ma tutti... Il nonno, la crew, i suoi amici. Ma lui di veri amici non ne ha mai avuti, questa cosa l'ho presa da lui.
"Che succede?"
Scende simo assonnato, gli raccontiamo tutto per filo e per segno. Rimane basito dalla situazione che si è creata.
"Ma se neanche ci ha ringraziato quando lo abbiamo salvato, se lo ricorda che abbiamo pulito il suo vomito dalla macchina? La mia per di più, povera la mia macchina!"
"Pensavo dicessi qualcosa tipo se si ricordava che ho pulito il culetto di suo figlio dalle montagne di cacca che faceva ogni venti minuti?"
"Si anche"
Dice mangiando la sua fetta biscottata alla marmellata
"Ma la mia macchina..."
"SIMO!"

Di base dopo quella mattina quasi infernale quello che all'anagrafe risulta mio padre è di nuovo sparito, come al solito .. Sembra che venga a cercarci solo quando è in condizioni pietose o poco presentabili
È lunedì sera qui a Milano il sole è tramontato da poco, regalandoci uno di quei tramonti super instagrammabili ma io Simo e la mamma ci siamo rintanati in casa a vedere Netflix e divorare patatine, abbiamo ordinato la pizza, ma il nostro glovo ritarda, sentiamo suonare il citofono
"Vado io, saranno le pizze" 
Ho super fame
Alzo il citofono e riconosco subito la figura che mi appare dalla telecamera
EHI MA QUELLO È MIO NONNO!!!! Al diavolo la mia dannata fame di pizza, dietro il portone di casa mia c'è J-Ax.
Schiaccio il bottone per aprire e dico
"Sta salendo il nonno"
Mamma nota la mia enfasi e il sorriso a settantamila denti e di conseguenza sorride anche lei. Il nonno dopo il viaggio in America diciamo che è un po' sparito, ma non lo biasimo sarà pieno di lavoro, attenzione attenzione, Aleotti e l'unico uomo che giustifico e non riesco ad odiare... Fortunato lui.
Mamma si precipita entusiasta alla porta, è incredibile come quell'uomo riesca a riportare sempre il sereno.
La porta si apre e Ale fa il suo ingresso...
Mamma si butta al suo collo e lo abbraccia forte, vorrei immortale questo momento solo per farglielo rivedere quando mi sfotte ogni volta che torna Simo a casa e io mi attacco a lui come una cozza, anche se magari è mancato solo per mezz'ora.
Okay okay, siamo delle cozze di famiglia... Il nonno guarda Simo e dice sorridendo
"Con te facciamo i conti più tardi"
Poi mi guarda e spalanca le braccia, vado verso di lui e d'istinto lo abbraccio forte a me, Ale è un misto di fumo e One million, non so spiegare esattamente il suo profumo, ma è qualcosa di bello e sicuro, almeno per me e la mamma.
"Stringimi più forte"
Mi lascio scappare, sembra quasi capire la necessità che ho di un suo abbraccio e mi stringe forte a se
"Mi sei mancata"
Sussurra, quasi non facendosi sentire
Incontro i suoi occhi buoni e sorrido
"Mi sei mancato anche tu vecchiaccio"
Restiamo qualche secondo abbracciati e dopo saluto Elaina.
"Io comunque ogni volta che ti rivedo, la mia autostima va a puttane"
Sorrido e le do un bacio casto sulla guancia
"Ma smettila cretina! Sei sempre la stessa!"
Mi accoccolo Nicolas, oramai grande e dico
"Che ne dici se noi andassimo a giocare di la e lasciamo i grandi a parlare di cose super noiose??"
Tutti sorridono e Nicolas tende la sua mano verso di me
"Sasha ti faccio vedere come sono divento bravo con la Nintendo.." mi dice andando verso la TV

***

Io Nico e Simo siamo super concentrati a giocare a super Mario kart, abbiamo attaccato la Nintendo alla TV e stiamo nerdando senza fine, devo dire che Nicolas è davvero tutto suo padre, ci ha battuto due volte!
Nel frattempo sono arrivate le pizze, ma la mamma e Elaina hanno deciso ordinare anche il sushi quindi la cena tarderà ancora e io sto morendo di fame.
Mi alzo dal divano e vado verso la cucina dove ci sono loro per prendere qualcosa da bere, entro e di colpo tutti smettono di parlare. Che avete?
Faccio una faccia stranita e il nonno se ne accorge
"Mica state parlando male di me?" Ironizzo
"Si in realtà spettegoliamo come delle vecchie sciure alle spalle del Duomo" scherza su il nonno
"Dai cosa avete na nascondere?"
Tiro indietro una sedia e mi siedo
"Sono abbastanza matura da affrontare ogni discorso"
Sorrido
"Sei davvero ficcanaso, ha sempre avuto ragione mio padre"
Dice la mamma sorridendo verso di me
"Vuoi davvero saperlo?"
Mi chiede Laine
"È un segreto di stato??"
Alzo le braccia in segno di per scontato e sorridono
"Niente Sasha, stavo solo facendo una ramanzina a tua mamma"
Confessa il nonno
"Ehi cos'hai da riproverare alla mia mamma???"
Dico in tono scherzoso facendo un finto broncio
"Non condivido molto la scelta di venire a vivere qui, non sono tranquillo per lei, vorrei che lasciasse questa casa, potete venire a stare da noi e nel frattempo cercare un'altra casa"
In realtà credo di sapere perché il nonno dice questo quindi evito stupide domande
"Venire tutti e tre da te?"
Domando
"Tre?"
Chiede Elaina perplessa. Ah già, loro non lo sanno. Il nonno mi guarda e fa un sorrisetto sotto i baffi
"Tua madre non ha avuto il tempo di aggiornarci..."
Continua lui guardandomi fissa, sorrido e dico
"Vorresti fare la ramanzina anche a me?"
Esita qualche secondo a rispondere e aggotta la fronte
"Nonno??"
Continuo
"Tu non sei come tua madre, e poi ha l'aria da bravo ragazzo"
Confessa, guardo la mamma e vedo che ha l'aria triste, credo che non le sia piaciuta questa frase. Oddio ma aspetta un secondo, Simo piace anche al nonno, okay è quello giusto! Le vedete le faccine innamorate intorno a me?
"Se vuoi lo faccio venire e ci parli.."
"Magari dopo, stiamo parlando di discorsi un po' importanti"
Mi frena la mamma, va bene nelle faccende familiari è ancora troppo presto.
Mi allontano un momento e vado in salotto dove i miei uomini stanno ancora giocando e a quanto pare Simi ha perso di nuovo.
"Amori miei, io mi soffermo un secondo con i più grandi, voi continuate a giocare, io torno subito e vi faccio vedere chi è la veta regina di Mario kart"
"Tutto okay amore?"
Mi chiede Simi distraendosu qualche secondo lo sguardo dalla TV
"Ti spiego sta sera a letto.."
Mi dileguo e torno in cucina.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 19, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

||ciao papà||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora