mi hai mentito!

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Sono incazzata,sto andando a casa di Alessandro con le lacrime agli occhi. Perché?
Mia mamma mi ha mostrato la sua foto di matrimonio così le ho tolto la foto di mano e ora sono qui. Oh ma ora mi sente,eccome se mi sente! Non è la prima volta che vengo illusa e ora mi sono davvero stancata,sono al limite di tutto. L'ultima goccia ha fatto traboccare il vaso!
La porta di sotto è aperta così ne approfitto e salgo cercando nei campanelli il suo,il nostro cognome e quando lo trovo suono tre volte.
Mi apre notando la foto che ho in mano.
A:cazzo di Budda...
Io:grazie dell'amicizia,stronzone!
Scendo i gradini rapidamente e una volta fuori l'aria fredda prende il sopravvento sul mio viso ma le lacrime lo mantengono caldo,mi afferra il polso ma con uno strattone mi scanso.
Io:non mi toccare!
Urlo esasperata.
A:mi dispiace okay?!
Mi dice con voce spezzata. Appena entro in casa chiudo la porta di camera mia e inizio a singhiozzare rumorosamente,continuava a bussare alla porta di camera mia chiedendo scusa piangendo,lo sentivo sedersi a fondo porta come me e singhiozzare. Lo odio cazzo. Mi ha mentito per tutto questo tempo,maledetta la mamma che lo ha fatto entrare e io che sono nata da quei due...inizio a prendere quei cazzo di farmaci finché la nausea si fa troppo forte scappo in bagno a vomitare,appena esco dal bagno giro per la cucina ma qualcuno mi fa girare finendo nelle sue braccia.
Io:mollami immediatamente!
Torniamo a singhiozzare entrambi senza sosta,mi stringe sempre di più a sé come se avesse paura che mi potessero portare via da lui. Non può fare così,non sono una sostituzione della play rotta!
A:perdonami ti prego...
Mi riesco a scansare e vado in cucina dove mi faccio una camomilla. Odio anche il tè,mi da alla pazza nausea.
Io:vuoi un tè?
A:si grazie...
verso l'acqua nella tazza e ci metto una bustina di tè alla pesca,lo metto nel microonde e mi siedo sullo sgabello aspettando che finisca di scaldare,mi sono calmata e ora ne voglio parlare.
A:mi dispiace tanto Ale,non era mia intenzione lo sai che per ogni minima cosa sto male..
Io:lo so,ma non è una scusa che ti giustifica.
A:possiamo continuare a vederci?
Annuisco mentre porgo la tazza di tè,penso che dopo questa mi sentirò male moralmente per un pezzo.
Io:domani ho la mostra dei quadri,forse li prendono ci sarai?
A:certo!

Entra Sabrina vestita elegante pronta ad accompagnarla
S:vieni anche tu?
Io:ovvio,andiamo?
Prende i quadri e andiamo,è tutta felice sperando che accettino i suoi quadri e a dirla tutta se lo merita. Non pensavo di rincontrarla dopo anni,pensavo non si facessero più vive ma a quanto pare non è andata così. Svolto la curva cercando parcheggio ma nulla,mi tocca parcheggiare vicino ai marciapiedi...spero che accettino i quadri.

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