Si scrive schiavitù ma si legge libertà

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Le vacanze sono finite e ho ripreso la scuola,oggi ho preso di nuovo nove a italiano e otto a matematica! Finalmente esco da scuola sfinita come non mai,cammino piano,è una bella giornata tanto non ho fretta.
Giro per il vicolo quando qualcosa mi tappa la bocca con un canovaccio,cerco di scappare tirando calci e pugni ma non ci riesco,ho perso i sensi merda.

Sono totalmente stordita e c'è un odore di vecchio in questa stanza,non capisco più nulla ne dove sono ne cosa possa essere successo,ho la vista annebbiata e tutto rimbomba come la mia testa.
F:buongiorno!
Lui. Mi ha rapita! Mio padre,lacrime che scendono senza il mio permesso...ora come faccio.
F:oh non piangere tesoro,vedrai che qui starai bene!
Troppi pensieri per la mente,non ce la faccio più.
Si avvicina velocemente prendendo il telefono,mette il vivavoce. Squilla.
Pa:che vuoi?
Papà.
F:ho qui qualcosa di tuo,stai tranquillo la tratto bene!
Pa:TU COSA? IO TI UCCIDO,SEI SOLO UN PEZZO DI MERDA SENZA CUORE,VENGO A RIPRENDERMELA CIAO STRONZONE!
Qui si mette male,davvero male.
F:tu ora stai qui,col cazzo che vai con lui!
Mi urla addosso,singhiozzo rumorosamente dalla paura,cosa succederà solo dio lo sa...afferra i miei capelli iniziando a trascinarmi fino all'uscita,provo a liberarmi ma la presa è troppo forte,gli mordo la mano ma in cambio ricevo uno schiaffo così forte che cado in terra sbattendo la spalla destra,nessuno mi mette le mani addosso così gli sputo,mi prende di peso portandomi nel retro della casa,ovvero una seconda topaia con un letto stabile,una sedia e una scrivania.
Mi lega alla sedia e infine mi mette al braccio un laccio emostatico.
Cazzo vuole farti questo?!
Io:non mi toccare figlio di buona donna o ti uccido!
Urlo cercando di allontanarlo,non ce lo faccio,la siringa di Eroina è già dentro la mia pelle.

ALESSANDRO'S POV
Perfetto sono più di tre ore che Ale non è tornata,ho chiamato Clara per vedere se era da lei ma nulla...ho chiamato Gionny ma non è neanche con lui,ho paura che possa esserle capitato qualcosa e non lo so ma è un presentimento.
Ho girato mezza Milano per cercarla ma non la trovo...salgo in macchina quando il telefono mi squilla FABIO
Io:che vuoi?
F:ho qui qualcosa di tuo,stai tranquillo la tratto bene!
Di sottofondo la mia bambina che urla disperata pur di tornare a casa. Io lo uccido se la tocca o le torce un capello
Io:TU COSA? IO TI UCCIDO,SEI SOLO UN PEZZO DI MERDA SENZA CUORE,VENGO A RIPRENDERMELA CIAO STRONZONE!
Ho già capito dove si nasconde quel bastardo,guido andando ad una volecità incredibile,appena arrivo scendo dalla macchina sbattendo lo sportello...non la passa liscia!
Con una semplice mossa butto giù la porta ormai marcita.
Cerco in tutte le stanze con la speranza che sia ancora viva,nulla non c'è in nessuna di stanza.
Sento chiamare il mio nome,mi giro di scatto riconoscendo quella voce.
Io:dov'è mia figlia?!
Gli urlo buttando una sedia per terra facendo si che si frantumasse,io lo ammazzo! Raccolgo una gamba di sedia ancora ben solida e la impugno,giuro che lo faccio.
F:la vuoi davvero?
Io:giuro che ti ammazzo!
F:beh diciamocelo Alessandro, tua figlia è il diavolo reincarnato in un'ingenua sedicenne!
Lo guardai negli occhi con rabbia e abbassai lo sguardo,aveva Alessia.
Rivoglio solo mia figlia nulla di più...la rabbia ribolliva dentro me e sinceramente la voglia di prenderlo a legnate era tanta ma mi trattenni altrimenti sarebbe morto sul colpo e la cosa non doveva succedere se volevo mia figlia viva e vegeta
Io:lo so perfettamente e ora,ridammi ciò mi appartiene se non vuoi finire nel girone dei demoni.
Mi guarda con aria da sfida,ora basta.
Io:dove cazzo è Alessia!
Urlo una seconda volta per poi attaccarlo al muro prendendolo per il collo,oh ora me la paga.
F:nel retro...
Dice senza fiato e viola in viso.
Lo metto giù e corro più che posso fino ad arrivare al retro,ho paura di entrare...apro la porta trovando una ragazza per terra senza maglia con i jeans sbottonati e i capelli slegati,lascio andare le lacrime e mi affretto a recuperare lei e la maglia,mio dio cosa le ha fatto!

Non è sveglia,ha la febbre alta ed è ancora sotto effetto della droga. Se dovesse succederle qualcosa potrei anche far scoppiare il fini mondo. Elaina è preoccupatissima...ogni mezz'ora controllo la temperatura e sale,la tentazione di andare giù in cucina è tanta ma Ale è più importante di una sigaretta!
A:papà,dove sono?
Eccola la mia bambina,per me rimarrà sempre così nom ci posso fare nulla.
Io:sei a casa tesoro...ora sei a casa...
Dico con voce flebile e gli occhi lacrimanti
A:è colpa mia...
Ammette per poi chiudere gli occhi,no tesoro non é colpa tua. Se solo sapessi la verità di tutto saresti già da tua mamma ma meglio tenerla per me. Come ha potuto farle questo quel bastardo,una ragazza così dolce e ingenua non merita tutto ciò e per questo gliela farò pagare,ma non solo per questo anche per altre cose. Come quando è venuto sotto casa mia a minacciare me e Sabrina di uccidere la nostra bambina,oppure quando mi prendeva per il culo alle medie e superiori me lo dovevo subire come scassapalle di turno...ora basta non sono più l'Alessandro paziente e tranquillo ora sarò un'Alessandro molto pericoloso con una Revolver nei pantaloni.
Lasciare andare Alessia da sola in giro non se ne parla,ovunque io vada lei sarà con me,se non c'è Elaina a casa che la guarda io da sola non lascio neanche morto. Ora basta. L'ho avvertito due volte non lo avvertirò una terza...oltre perché il terzo avviso è uno sparo di pistola.

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