ALESSANDRO'S POV
Sono nella merda più totale,ho avuto dei problemi con i miei "rivali" se così li possiamo chiamare,questa mattina ho trovato un biglietto nella cassetta della posta con scritto 'controllerei di più la tua piccola Ale,è così bella sarebbe un peccato se qualcuno le facesse male!' e da quanto so il gruppo di Fabio potrebbe fare veramente del male ad entrambi quindi devo proteggere il più possibile Ale,ma la parte più difficile sarà tenergli all'oscuro tutta sta faccenda. Prendo il telefono e digito velocemente il numero di Fabio che dopo due squilli risponde
F:oh Alessandro come ti va la vita?
Io:vediamoci al capannone di Vimercate inmediatamente!
Se solo avrebbe provato a fare un passo falso sarebbe morto.
F:come vuoi,io starei attento a tua figlia!
Punto lo sguardo su di lei,intenta a disegnare le note musicali,incrociamo i nostri sguardi e ci sorridiamo.
Chiudo la chiamata,lasciare Ale a casa da sola neanche morto
Io:dobbiamo andare...niente domande.
Senza fare storie di prepara e sale in macchina
...
Io:non fare domande,non fiatare e stai ferma.
Annuisce impaurita e mi stinge la mano,ci avviciniamo al capannone dove ci aspetta Fabio con le sue teste di culo che lui chiama "i suoi ragazzi"
F:ciao Alessandro!
Esclama con un cazzo di ghigno malefico
Io:che sta succedendo?
Rispondo seccato
F:sai è un bel pezzo che non mi faccio qualcuna,tua figlia sarebbe perfetta!
Conta fino a 10 poi scaglia la pietra!
Ha osato fare il suo passo falso,è morto. Sento la mano di Ale tremare
Io:non toccare mia figlia se non vuoi finire dritto all'inferno!
Mi avvicino a lui staccando il contatto con la mano di Ale,cerco di tenere il tono più calmo possibile ma è inutile,le afferra entrambi i polsi con una mano e con l'altra le prende la faccia
Io:ti ho detto lasciala!
Alzo il tono di voce. Ale era totalmente terrorizzata,continuava a piangere silenziosamente e non aveva intenzione di fermarsi.
F:ci farò un pensierino prima o poi...!
La lancia per terra e insieme a lei anche un secondo biglietto,raccolgo la ragazza che si rifugia subito nelle mie braccia
Io:sai che c'è? Un bel "la tua roba fa schifo" ti starebbe da dio!
Urlo prima di andarmene
F:abbiamo un conto in sospeso Alessandro,attento alla ragazza!
Urla in risposta,appena usciamo mi becco un pugno sulla spalla da parte di mia figlia
A:mi hai messo in mezzo anche nei tuoi casini!
Mi urla singhiozzando,ha ragione ora è dentro i miei problemi quando dovrebbe vivere una vita tranquilla. Ora per lei ogni cosa sarà una minaccia e basta. Farla uscire sarebbe stata una minaccia come lasciarla a casa da sola.
Io:non era mia intenzione metterti in mezzo...
La mia intenzione era quella di mettere Ale e Fabio nel bel mezzo del ciclone ovvero distruggerlo ma la cosa non sarebbe stata facile,per niente.
Entrambi abbiamo urlato nel tragitto e siamo andati anche pesanti "questa vita è troppo lunga per me!" Quello che disse lei,con quella frase mi aveva spento anzi mi venne ancora più voglia di rispondergli ed è quello che feci
Io:hai finito di dire cazzate?
A:dimmi una volta in cui sono stata felice negli ultimi mesi!
Non è mai stata felice,inizia a prendere quei cazzo di antidepressivi e calmanti
Io:brava impasticcati!
A:non sono io che ho deciso di essere una psicopatica sennò a quest'ora non sarei qua!
Saliamo a casa e va in camera sua sbattendo la porta
Io:e non sbattere la porta!
La sbatte di nuovo,ora mi sente! Poso il posacenere che avevo in mano e vado in camera sua pronto a farle la ramanzina e invece che vedo? Lei che fuma sdraiata sul letto e cerca di togliersi dalla mente tutta la merda che ha subito e che sta subendo. Si è perfettamente accorta che ero lì e non aveva intenzione di guardarmi neanche con la coda dell'occhio,ora lei era arrabbiata con me che ero arrabbiato con lei perché Fabio ha fatto incazzare me e Ale.
Non ricordo quanto tempo avevo usato per guardarla accendersi sigarette,una dietro l'altra senza fermarsi.
Io:hai finito?
La sua risposta è stata porgermi una sigaretta e un fiammifero. Amava accendere le sigaretta con i fiammiferi
Io:e va bene...
Mi sistemo vicino a lei accendendo la sigaretta
Io:ti vuoi proprio uccidere eh?
Mi fissa immune per qualche secondo e torna a guardare il soffitto bianco,a volte non la capisco proprio,sembra così innocua invece basta poco per distruggerla e rinascere in Satana. Sembra me da giovane; una giovane ribelle fiera di essere cresciuta così.
Io:che facciamo?
Spegne la sigaretta gettandola nella bottiglietta d'acqua e si gira verso la parete bianca senza degnarmi di una parola,mi giro dall'altra parte cercando di prendere sonno ma niente. È così difficile dormire dopo una litigata senza una canna...torno a sedere con i piedi per terra e la guardo dormire era così..testarda,ostinata,dolce,fragile,bella,innocua e distrutta. Mi alzo e prendo dal cassetto di camera mia le cartine e l'erba
A:poi sono io quella che si vuole uccidere...
Sobbalzo dallo spavento,mi faccio sta benedettissima canna e l'accendo.
A:passa vah!
Mi prende la canna di mano e fa qualche tiro,eravamo strafatti in una maniera incredibile Alessia penso sia caduta dal letto ma non ha fatto una piega anzi è pure rimasta lì,io invece cercavo di alzarmi ma non ci riuscivo così crollai. La notifica del telefono mi fece alzare dal mio letto super comodo e sul cuscino trovai un biglietto con scritto "ho preso in prestito una cosa spero che non ti dispiaccia!"
Io:Ale,Alessia!
La mia porta era chiusa a chiave e non potevo uscire Cristo,meno male che la mia porta finestra si collegava alla cucina così di fretta mi dirigo verso la cucina. Anch'essa chiusa a chiave.
Grida. Fanculo era un incubo,mi alzo sul serio e affianco a me non ci fosse nessun biglietto; inciampo in qualcosa che mi fa volare per terra,Alessia non si era mossa di lì
A:porco dio pà m'hai schiacciato!
Io:sei sul pavimento cazzo!
Si alza da terra stirandosi
Io:tu sei ancora fatta...
Barcollava per la cucina cercando l'acqua
Io:cazzo Ale in frigorifero!
Alza e un dito per parlare ma ci rinuncia e si siede in malo modo. Sono un coglione.
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||ciao papà||
Fanfiction-beh diciamocelo Alessandro, tua figlia è il diavolo reincarnato in un'ingenua sedicenne! Lo guardai negli occhi e abbassai lo sguardo,aveva Alessia. Rivoglio solo mia figlia nulla di più...la rabbia ribolliva dentro me e sinceramente la voglia di...