SASHA'S POV
Un'ennesima litigata, il caldo infernale di luglio invade la mia stanza tanto da dover accendere il ventilatore, le urla dei miei genitori mi fanno venire costantemente mal di testa... sento mia madre che urla a mio padre sul prezzo della scuola privata in cui dovrò finire le superiori, mi faccio una sigaretta ma quando l'accendo sento un piatto rompersi, sobbalzo dallo spavento così scendo ad ascoltare.
"Davvero la vuoi mandare in una scuola dove tutti la giudicheranno?"
"Oh avanti, non si impegna, non studia, rischia la bocciatura e di non essere ammessa alla maturità, se ne sta tutto il giorno in camera e quando esce torna a casa strafatta!"
Ora mi sentono.
"Basta, io non ci vado in quella scuola!"
Urlo con tutto il fiato che ho nei polmoni, in una frazione di secondo si fermano dove posso notare la barba di mio padre, lo rende sempre un uomo stupendo, e le occhiaie di mia mamma causate dai pesanti turni in ospedale.
"Sasha, hai visto la tua pagella? Non ti è bastato essere rimandata?!"
Dice sventolandomi il foglio bianco davanti agli occhi.
"Fattele due domande sul perché vado così male!"
Il moro inizia a scaldardi, lo noto perché ha i pugni chiusi. Rimedio subito.
"Prometto che studierò di più, diminuisco le uscite e mi faccio trovare pronta per l'anno nuovo!"
"Lo farai comunque perché andari in quella scuola e non uscirai finché non vedo miglioramenti signorina..."
Salgo le scale velocemente ignorando i richiami, il tempo è cambiato tanto che fa freddo, apro l'armadio e metto i miei pantaloncini di jeans, una maglia dei nirvana, il mil cardigan verde militare e prendo l'essenziale come tabacco, cartine, filtri, accendino, telefono e cuffiette. Infilo le vans ed esco di casa senza una meta, cammino e basta.
Salgo le scale e mi ritrovo il duomo difronte, che bello che è..
Nelle cuffie ho Dan Reynolds l'unico che riesce a calmarmi
Anche se c'è tanta gente piazza del duomo è il mio posto felice dopo casa del nonno, trovo la mia tranquillità, quella che a casa manca da mesi..
C'è tensione fra loro due, si vive male, non ce la faccio più, figurati se adesso mio padre deve anche decidere la mia scuola, ma non ci si comporta così..Messaggio da: Nonnetto.
Sasha dove sei? La mamma è preoccupataMessaggio a: Nonnetto.
Nonno... non ce la faccio più, non ci voglio più stare lì, litigano ogni santo giorno..Messaggio da: Nonnetto.
Vuoi venire a state un po' da me?Messaggio a: Nonnetto
Posso davvero?Messaggio da: Nonnetto.
Certo Sasha, qui puoi venire quando vuoi, dai ti aspetto, caramelle e GTA?Blocco il telefono e alzo la musica, mi accendo una sigaretta e guardo un punto fisso, canticchiando Beliver..
"I was choking in the crowd
Living my brain up in the cloud"Abbasso lo sguardo sul telefono e scorro le immagini del telefono, ho l'album «Famiglia» dove ci sono più di 1.200 foto, che bella questa, guarda papà come sorride e la mamma? Ha gli occhi felici..
Mi perdo nei ricordi e qualcosa mi viene addosso, il telefono finisce per terra e alzo lo sguardo, non è qualcosa è qualcuno..
"Ma che cazzo fai attenzione demente"
Si piega per prendermi il telefono e noto che guarda la foto
"Che cazzo ti guardi? Fatti i cazzi tuoi" dico strappandoli il telefono delle mani, lo giro nelle mani per vedere se c'è qualche graffio
"Wo wo wo, calmati Sasha.."
Il forte accento toscano arriva alle mie orecchie
Alzo lo guardo dal telefono e lo riconosco è Stefano, cioè Stepny...
"È rotto?" Dice indicando il cellulare
"È solo graffiato.."
"Mi spiace Sasha"
"Mi conosci?"
"Sei la figlia di Fedez dai"
"Eh te sei Stepny"
"Ecco ahaha, abbiamo saltato le presentazioni, è una cosa che odio"
Sorrido e dice
"Scusa sono di fretta, ti scrivo su Instagram magari"
Annuisco e si allontana ..
Ti scrivo su Instagram? Ma perché ahaha..
Mi riaccendo la sigaretta e fermo un taxi, devo andare dal nonno..Scendo e suono il citofono
Aspetto qualche secondo e la porta si apre
Elaina che bella che sei
"Hi love"
"Ciao Liane, come stai?"
Do uno sguardo in casa e c'è l'Aleotti sdraiato sul divano a giocare con le cuffie
È troppo concentrato per accorgersi di me
Entro e gli tolgo le cuffie
"SKIIAAAAAAA"
Urlo, si spaventa facendo un salto, in risposta mi urla di nuovo.
"SKIAAAA TI IMBECILLE"
"Oh sempre sul pezzo te"
"Ok ok sei proprio arrivata nanetta" Dice Elaina
Sorrido e o un bacio sulla guancia al nonno
"Le caramelle?"
"Nel mobile a sinistra" dice il nonno fissando lo schermo
Apro il mobile e prendo le Haribo alla coca cola e quelle alla liquirizia, mi siedo sul divano e inizio a giocare con luiMi alzo perché suona il telefono
Mamma
"Piccola sei da Ale?"
Alzo gli occhi al cielo e dico
"Si mamma rimango qui, papà è lì?"
"No è in studio ad aiutare un suo amico"
"Non torna neanche stasera a casa vero?"
Sento la mamma esitare per qualche secondo
"No"
Dice secca, ha la voce triste, si sente
"Mi spiace mamma"
"È tutto ok, dai vai a dormire adesso, ti chiamo domani"
Chiude il telefono e mi siedo sulla sedia
Papà non torna a dormire a casa da un mese, chissà dove passa le notti, con chi.
La mamma non merita tutta questa sofferenzaSento vibrare il telefono
@stefanolepri: Ehi son stato di parola alla fine ti ho scritto!
@lil.sasha: Ma onestamente hai fatto tutto te ahahah
@stefanolepri: Ma sei sempre così scontrosa?
@lil.sasha: Qualche problema?
@stefanolepri: Naaah, è tutto ok bellezza?Appena metto a fuoco quelle parole il mio stomaco si contrae, che succede?
@lil.sasha: Tutto ok, te?
@stefanolepri: Sicura piccola Sasha?
@lil.sasha: Tutto questo interesse è dovuto a cosa?
@stefanolepri: Nulla mi interessa solo sapere se va tutto bene
@lil.sasha: Non mi ha mai chiesto nessuno come stessi, quindi...
@stefanolepri: A me interessa
@lil.sasha: Sto bene, davvero.SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti, sono tornata e volevo ringraziarvi tantissimo per queste 36.9k, ma un grazie enorme va ad una persona importante che mi ha aiutata per scrivere questo capitolo.
Come state? Io bene, tornerò a scrivere e spaccheremo tutto.
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||ciao papà||
Fanfiction-beh diciamocelo Alessandro, tua figlia è il diavolo reincarnato in un'ingenua sedicenne! Lo guardai negli occhi e abbassai lo sguardo,aveva Alessia. Rivoglio solo mia figlia nulla di più...la rabbia ribolliva dentro me e sinceramente la voglia di...