Siamo uguali,no?

686 41 0
                                    

Oh dio,oggi è una delle giornate più piovose così mamma e Ale hanno deciso di farmi divertire facendomi tornare bambina ovvero: abbiamo giocato a scala quaranta,pranzato insieme,parlato di cose di quando ero piccola e della caduta sui gradini di Alessandro,infine ho finito i compiti di domani tra la quale io scienze e papà e mamma due materie differenti come matematica e italiano.
Pa:che facciamo?
Dice mentre guarda l'ora dal telefono,mi alzo e apro il frigorifero. È vuoto...che fame!
Ma:tu non lo sai ma tua figlia sa fare certi dolci!
Divento peperone e prendo un succo alla mela,amo le mele quando ero piccola ero convinta che mangiare le mele facesse bene poi quando sono andata in dissenteria ho capito che non facessero benissimo.
Prendo il telefono che ha appena trillato e guardo la notifica,oh cazzo.
Io:mamma....
Ma:cosa c'è?
Risponde passiva,mi avvicino a lei e inizio ad urlare come una pazza "E' COMINCIATO IL TUOR DI FEDEZ!",il suo sguardo spaesato mi dice che me lo dovrò pagare da sola. Cosa me ne frega sono troppo felice incontrerò Federico di nuovo!
Inizio a saltare come una pazza da manicomio sotto li sguardi "confusi" dei miei genitori.
Pa:quali problemi mentali ti affliggono?
Io:VADO AL CONCERTO DI FEDERICO E NON ME NE FREGA SE LA DONNA NON MI PRENDE IL BIGLIETTO,IO CI VADO!
Mi guarda con occhi a fessura come per dirmi che sto seriamente male ma che me frega,ora vedrò la persona più importante della mia vita...quella che mi ha sempre fatto sorridere dopo ogni pianto,quella che con una sola foto mi faceva battere il cuore a mille,con un video dove faceva lo stupido ridevo sincera e quando era felice lui lo ero anche io. Adoro Federico.

Ci siamo rimessi giù due minuto sul letto,perché ci siamo rincorsi per tutta casa ma qualcosa mi dice che ci siamo addormentati! Mi stringe di più a sè come se avesse paura che me ne vado...sono felice di avere mio padre al mio fianco,finalmente,posso essere felice e nessuno potrà più dire che mio padre mi detesta o robe del genere.

SABRINA'S POV
Tutte le volte che Alessandro viene si addormenta con sua figlia e sono carinissimi. Però...loro hanno qualcosa che io non ho mai avuto,un rapporto perfetto e questa cosa non è giusta! Si amano,escono insieme,la accompagna a scuola,pranzano insieme,se uno ha dei problemi ne parla con l'altro,insomma io non ho questo rapporto con mia figlia. Mi urla sempre addosso,ogni cosa non le va bene,piange sempre,si lamenta ogni volta,mi detesta dicendo che ..se lei non ha un rapporto così con me non lo avrà neanche con Alessandro.
Prendo il telefono e nella rubrica cerco il nome di Fabio; mi sarà molto utile.
F:Sabrina? Quale onore!
Oh si,quale onore.
Io:fai poco il cretino e ascoltami!
Dico stufa della situazione.
F:dal tuo tono sembri seria,cos'hai da propormi?
Finalmente...!
Io:ho da chiederti un piccolo favore da chiederti.
Chiudo la porta di Alessia,in caso mi sentissero e prendo un respiro sicura di quello che sto per dire.
Io:devi dividere mia figlia da Alessandro.
F:posso tenerla io,giusto? Lo sai qual'è il mio problema!
Lo sento lievemente triste,peccato sei sterile.
Io:fai quello che vuoi,ma sappi che non voglio avere notizie!
Attacco,poso il telefono in borsa e mi preparo una tisana calda cercando di rilassarmi il più possibile,ho appena messo in pericolo mia figlia,la creaturina che ho messo al mondo quattordici anni fà con amore e dolore,la bambina a cui ho insegnato a dire "mamma" e a cui ho insegnato a scrivere. Non ci posso credere! Ma cosa diamine sto facendo. Mi sento stupida e non me lo perdonerò più,cosa mi prende? Fino a poco fa mi volevo sbarazzare di lei e ora me ne pento!

ALESSANDRO'S POV
La stringo di più a me,non può andarsene di nuovo. Almeno non ora,ne ho davvero bisogno.
Ho aspettato tanto questo momento e ora me la voglio godere,è una farfalla all'inferno. Basta un suo sguardo per percepire il suo dolore e la sua tristezza...ha solo bisogno d'affetto e di amore nulla di più.
A:papà,alzati ho scuola!
Papà...mi ha chiamato papà,mi stiro un attimo capendo dove sono,me la spupazzo due minuti con qualche coccola.
A:dai papà,faccio tardi!
Uff...
Io:eddai,per una volta che stiamo tranquilli! Guastafeste.
Ci alziamo e facciamo colazione,mi sono innamorato di mia figlia,è troppo bella. Ha il viso ovale con la carnagione più scura della mia, i suoi occhi sono neri pece, labbra carnose in confronto alle mie, le dita delle sue mani sono così piccole!
A:andiamo ho la verifica di scienze!
Dice mettendosi gli occhiali,oddio no io me la porto via. La accompagno fin dentro e già che ci sono parlo due minuti con i professori,la sua classe è davanti all'aula professori. Fa per entrare ma si ferma e torna indietro
A:ti voglio bene...
Mi da un bacio sulla guancia destra e se va in classe. Tocco la guancia baciata con la mano sorridendo come un ebete,manco fosse la mia prima cotta...
Io:ci..vediamo oggi!
Entra di corsa e si mette a suo posto. La professoressa di scienze non poteva stare fuori perché aveva il compito così mi ha invitato in classe,è all'ultimo banco che scrive la sua verifica.
P:sua figlia è un asso in questa materia,vero Aleotti?
Alza la testa e sorride,ohw che carina. Sono fiero di lei,mi ha detto cose positive,per ora ha nove in pagella...se la cava la piccoletta!
P:tu alzati e vai al posto di Aleotti e Alessia viene qui!
Urla questa povera donna,il ragazzo si sposta all'ultimo banco mentre Alessia viene al banco e lo attacca alla cattedra sotto ordine della Prof. Scrive e non si ferma,dopo una decina di minuti prende il foglio e lo consegna...ammazza!
Io:è un fulmine!
P:no è sua figlia.
Alza la mano,la sua piccola mano.
A:prof posso ripassare storia?
P:certo,vede sua figlia si impegna non si nega,sono glia altri professori che si accaniscono contro di lei!
La manda alla lavagna per recuperare un'interrogazione saltata.
P:ti metto nove e mezzo. Mi faccia un attimo da bidello!
Esce dalla classe.

ALESSIA'S POV
Mc:oh sfigata la otto?
Ma io sono un genio.
Io:false tutte tranne la due e la cinque!
Faccio la verifica sbagliata della classe e me la rido a mio posto.
Pa:ma brava la mia secchiona!
Lo guardo male e torno a ripassare storia,non mi piace essere chiamata secchione. Sono solo brava a studiare...niente di più. Vado al mio banco per prendere i libri ma come sempre c'è il coglione di turno che:mi prende gli occhiali,poi il telefono e le cuffiette...non ne posso davvero più! Ora gli occhiali per terra rotti di nuovo. Perfetto non ci vedo una cippa! Una mano mi prende la mia,è mio padre credo...si è lui lo riconoscerei ovunque.
Pa:sono qui vieni!
Piano piano riesco a raggiungere il banco,vedo solo sfocato proprio come quando piango.
Pa:chiunque sia stato ripagherà gli occhiali!
F:oh Alessia si fa difendere dal suo idolo,che poverina!
Io:è mio padre,cretina!
Penso siano rimasti tutti a bocca aperta,mi sistemo sulla sedia.
Pa:ale,ci sei?
Annuisco asciugando le lacrime,mi fanno male gli occhi!
Io:mi bruciano gli occhi!
Mi alza il viso con le mani e nonostante non veda del tutto la sua faccia allarmata la noto benissimo.
Pa:io ti porto al pronto soccorso...!
La professoressa entra,dio non ragiono più. Vedo solo nero.

Mi hanno detto che è entrata una scheggia di vetro,ora vedo di nuovo e purtroppo Marco mi ripagherà gli occhiali. Non ci sono altre vie di scampo.
La mamma mi ha detto che devo stare per un pò da papà  e

||ciao papà||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora