Torni presto?

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Sta facendo le valige singhiozzando. Non può andarsene
Ogni cosa che mette dentro a quel maledetto trolley è un singhiozzo più forte dell'altro. La sento io che sono in cucina al primo piano.
Elaina mi guarda e sospira abbracciandomi a fondo scala.
Non può averlo fatto.
Salgo le scale più in fretta che posso con mia moglie che mi insegue dicendo di fermarmi,non mi fermo neanche morto.
Apro la porta  e le punto il dito.
Io:alza immediatamente le maniche!
Sbotto,non mi controllo più. Mi guarda fissa negli occhi,sono nero pece e fanno paura,mi incammino verso di lei e le alzo con forza la manica del maglione bianco.
Io:lo avevi promesso...
Sussurro,lascio andare il suo braccio. Esco  per farmi un giro e schiarirmi un momento le idee...aveva detto "papà te lo prometto,smetto...non mi farò più del male!"  mi ostino ancora a crederci dato che l'ha rifatto...lo so che dovrei fidarmi ma dopo questa non ci riesco più. È una pugnalata al cuore,mi ha tradito e non è la prima persona che mi tradisce,mi siedo su una banale panchina di un banale parco giochi,bambini che corrono con altri bambini e si sporcano di terra nonostante sia pieno Dicembre. Ah sono bambini,mi ricordo quando portai Alessia per la prima volta in giro,era così buffa! Toccava l'erba e poi scappava da me e Sabrina perché ne aveva una paura matta,bei tempi. Ora lei è grande,io sono vecchio e quei bei tempi non torneranno più. Non ci sarà più la favola della buonanotte,il "se non mangi la ciccia non ci sarà il gelato!",le giornate di pioggia dove saltava nelle pozzanghere senza stivali e impermeabile quindi per recuperarla dovevo bagnarmi da testa a piedi,perché me ne sono andato?
Che cazzata ho fatto...

Rientro in casa,ormai è tardissimo e Elaina appena metterò piede in casa mi bombarderà sia di domande che di botte. Cerco le chiavi nelle tasche del giubbotto e dei pantaloni ma nulla,suono il campanello aspettando risposta...la porta si apre mostrando mia moglie preoccupata.
Io:scusa,avevo bisogno di farmi un giro!
Le lascio un casto bacio sulle labbra e salgo in camera,la porta di Ale è semiaperta così ci butto l'occhio...è tranquilla nel suo letto che legge con le sue cuffiette e una tazza di caffè tanto a lei non fa effetto la caffeina.
Oh al diavolo,entro in camera con la speranza che Morfeo mi abbracci.

La sveglia suona,un altro giorno in Italia e sono ancora vivo,cerco di non svegliare la mia dolce metà e mi infilo velocemente una semplice tuta,scendo rapido le scale e mi preparo un tè caldo...
A:buongiorno...
La sua voce,con la coda dell'occhio la guardo: oggi è più pallida del solito,le sue labbra sono rosee quasi disegnate,i suoi occhi sono struccanti quindi molto più piccoli in confronto a quando hanno su il trucco. Il naso arrossato probabilmente per il freddo.
An:giorno...
Io:oh buongiorno!
Ricevo un occhiataccia,ops.
A:io esco.
Dice acida,sale le scale e sbatte la porta di camera sua...la solita bambina. Dopo una decina di minuti riscende sbattendo di nuovo la porta di ingresso,oh ora mi sente. Esco dalla porta ma di lei nessuna traccia.
E:lasciala stare!
Io:no che non la lascio stare...!
Mi fissa cagnesco tirandomi uno scappellotto.
Ti sta bene,idiota.
Oh mio dio che palle che siete,per ogni cosa dovete sempre ribattere o da discutere...si comporta da immatura. 
E:sei proprio un immaturo...
Si sede sul divano con la sua tazza di latte caldo e fa zapping con il telecomando della tv,mi preparo per andare in sala registrazione 

Messaggio da: Space
Sei un idiota,non ti merita. L'ho vista camminare piangendo così l'ho fermata e mi ha raccontato tutto. 

Messaggio da: Weedino :)
Bravo,mi complimento per avermela distrutta per l'ennesima volta! È qui da me. Coglione.

Avere una figlia è una cosa impegnativa,ci vuole tempo e...affetto. Ho sempre cercato di dare affetto ad Alessia in questo arco di tempo,tre fottuti anni di amore e litigi che ci hanno tenuti uniti. Un piccolo filo nero collega i nostri cuori,quel filo nonostante sia sottile e piccolo non si è ancora spezzato.

Messaggio da: Babe :)
Vengo a prendere la valigia,ho il treno tra pochi minuti.

Detto fatto,manco mi ha salutato,mi ha guardato con...odio e rabbia,tanta e tantissima rabbia. La guardavo mente prendeva la valigia e si metteva la felpa.
Alla stazione ci siamo guardati e infine io sono scoppiato a piangere come un bambino che attende la mamma di ritorno.
Io ho una paura che lei non ritorni affatto,e,la cosa mi preoccupa al quanto...

||ciao papà||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora